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911 Carrera 4x4 (Parigi-Dakar 1984)


Verso la fine degli anni '80 fu evidente, ai dirigenti Porsche, l'improrogabile necessità di un nuovo modello 911, per cercare di riportare nei propri autosaloni i vecchi clienti e per conquistare l'interesse di nuovi potenziali acquirenti.

In quegli anni di forte recessione dell'economia mondiale, la Porsche lottava per la propria sopravvivenza, come marchio di costruttore indipendente, e per molto tempo ventilarono voci della messa in vendita della ditta.
Al momento del crollo della borsa di New York, nell'ottobre del 1987, il 62% della produzione Porsche veniva esportata negli Stati Uniti, e questo portò alla conseguenza che gli 'yuppies' americani cominciarono a svendere le proprie costose automobili tedesche per rivolgersi ai più economici modelli giapponesi, facendo crollare la produzione della 3.2 Carrera ai 7.000 esemplari del 1989.
Nel 1988 venne celebrato il 25º anniversario del modello 911 ed in quell'occasione venne presentata la nuova 911 Carrera 4 (tipo 964) ove 4 sta per trazione integrale.
Alla Porsche ci si occupava di trazione integrale da molto tempo (vedi il progetto Cisitalia) e, per quanto concerne la storia della 911, già nel 1981 venne presentato uno studio per una 4 ruote motrici all'esposizione internazionale di Francoforte, sulla base della 911 cabriolet.
Nel 1984 venne impiegata vittoriosamente una Carrera integrale, pilotata da Renè Metge, nel famoso Rally Parigi-Dakar.
Sempre nel 1984, al Rally dei Faraoni in Egitto, seguì il primo successo della Porsche 959 con trazione integrale regolabile.
Nel 1986 le tre 959 che parteciparono alla Parigi-Dakar si piazzarono al primo, al secondo ed al sesto posto.
Nel 1987 fu avviata la produzione di una serie limitata di 959 in versione stradale alla quale seguì un prototipo della 964 Carrera 4 con un sistema di trazione integrale perfezionato.
La Carrera 4 non possiede quindi tutta la complicata meccanica della 959, ma è comunque il risultato di otto anni di lavoro e di collaudi in campo sportivo.