E’ un dato di fatto che ci siano due categorie di amanti delle automobili. Quelli che prediligono il vintage e quelli che vogliono sempre l’ultimo modello.
Ci sono poi quelli a cui piacciono entrambi i mondi, ma anche costoro quasi sempre pendono più da una delle due parti rispetto all’altra: difficile trovare chi ami entrambe le categorie in egual misura.
Ora mi (e vi) chiedo: cosa ci fa propendere da una parte o da quell’altra?
Qual’è il motivo (anzi, i motivi) per cui chi ama il classico guarda con sufficienza la nuova “lavatrice” a quattro ruote dal design omologato, con qualche inutile gadget e kw in più rispetto al modello vecchio?
E quali le ragioni per cui quelli che guidano l’ultimo modello in piena sicurezza e comfort ecologico scuotono la testa al pensiero di quei pazzi che girano su ferri arrugginiti che manco frenano e ad ogni metro rischi pure di rimanere a piedi?
Me lo chiedo perché anche qui tra queste mura virtuali convivono le due anime.
Tutti noi qui siamo amanti del motorismo in generale, quindi teoricamente dovremmo tutti pensarla alla stessa maniera. Eppure questo argomento continua a dividerci.
Chi è impegnato a configurare il proprio nuovo Macan diesel non capisce perché uno debba spendere migliaia di euro solo per i pezzi di ricambio per il restauro della sua 356 che a mala pena raggiungerà i 170 all’ora (ammesso che uno abbia il fegato di portarcela), mentre chi passa ore in garage a guardare le curve del suo rottame anni ’70 (pagato il doppio di quanto confessato alla moglie) sognando come diventerà dopo le amorevoli cure rispettose degli albori sportivi, ancora non si spiega come abbiano potuto mettere lo scudetto della Porsche a certi furgoni o balenotteri.
Io pendo clamorosamente dal lato dei rigattieri e non solo perché ad oggi non ho mai comprato un auto nuova a me intestata, ma per mille e più motivi che mi sembrano più che buoni. Così buoni che non capisco come non possano essere condivisi da tutti gli amanti delle belle auto.
Se volete, nella prossima puntata ve li racconto. Oggi vi ho già annoiato abbastanza.
E voi? Da che parte state? E soprattutto… PERCHE’?"Da piu' di cent'anni le auto rendono indipendenti. Una la dipendenza la crea."
Quello che dici in parte é vero , anche tra amici c e chi prediligie il " vecchio" e chi il nuovo senza grossi punti di incontro se non il rispetto per lo scudetto sul cofano . Io mi sento della categoria , rara , che ama entrambe nello stesso modo . ( non mi riferisco ai suv o berlinoni pur non disdegnandoli) . Mi ritengo uno sportivo non un tifoso , come nello sport amo il gesto atletico senza denigrare l avversario o chi la pensa diversamente da me . Cosi nelle auto , da possessore di 356 non posso che essere attratto dalle sue forme dalla sua storia dal suo odore di benzina nell abitacolo dal suo quattro cilindri con pochi cavalli , dal cambio imperfetto e da tante altre cose che la rendono irresistibile . Poi pero ' guardo all ultimo modello e ne sono altrettanto attratto . La continua evoluzione , la ricerca delle soluzioni per spremere altri cavalli sempre piu in sicurezza , l evoluzione delle linee , l elettronica , tutto quanto fa dell auto la miglior auto prodotta ( o quasi ...) . Non posso tifare per una o per l altra , un tifoso non é mai obbiettivo , lo si riscontra anche qui in tanti 3d dove spesso il nuovo modello ha sempre una griglia che dovrebbe essere diversa ed sempre peggio di quello appena superato ( e spesso posseduto ). oppure non abbastanza interessante forse perché non nelle nostre possibilità . Come gia detto mi ritengo uno sportivo e in quanto tale colgo " il gesto atletico " di ogni auto apprezzandola per quella che é . Certo ho delle preferenze sia tra le vecchie che le nuove mi piacciono e voglio averle entrambe . Ps il problema dello sportivo é quando questo concetto lo trasla su tutto il resto ...
Faccio Fatica a scegliere una parte a discapito dell'altra nel mio caso seguo sia il mercato delle vintage modelli che hanno fatto storia ma anche attuali nuovi con nuovi contenuti piccoli numeri e auto che trasmettano emozioni robbiTessera N.993 l'iodiozia come l'invidia è il male di questi tempi -il tempo è galantuomo-speriamo
Da possessore di 924 preferisco il classico..mi ha sempre emozionato vedere mezzi di 30,40 o 50 anni che girano alla perfezione, come fossero usciti dalla fabbrica da pochi giorni..Presidente del comitato per l'uguaglianza dei diritti delle Transaxle - Tessera 1919
Riguardo le sportive ho occhi solo per le auto storiche, ma se il discorso si sposta sulle auto con cui spostarsi comodamente, preferisco di gran lunga le moderne.
Insomma, non mi dispiacerebbe aggiungere alla vecchia 2.4 una moderna Macan."Una 911 di 1000 kg x 130 cv ti regala sensazioni che in una 911 di 1600 kg x 500 cv sono ormai perse nella notte dei tempi" (Alois Ruf) - "Porsche 911: la forma E' contenuto" (Anonimo "Magna" Greco Napoletano del XXI sec.).
Fino a non troppi anni fa seguivo il mercato, leggevo impressioni e prove, partecipavo a presentazioni e test e cambiavo le auto moderne ogni paio d'anni. Ora mi sono rotto, sono rinsavito forse. Le vecchiette soprattutto porsche hanno il sopravvento. Frequentando un poco i CP e vedendo i compratori del nuovo, mi sono fatto l'idea che in troppi casi, Il Porsche ultimissimo modello si compra solo con il portafoglio per mostrarsi. La cavallina d'epoca, invece, richiede o richiederebbe studio, cultura, attenzione a certi dettagli. Per forma mentale, sono molto più attratto da queste ultime caratteristiche.
Mi piacciono le nuove, ma non mi stupiscono più e non mi scaldano.
Tu quoque Paulus.....dalla Saab ricca di storia alla Macan...concepita in provetta con il seme Dell Audi....piuttosto una Q5 almeno non è da provetta oltretutto costa meno il diesel e ha più potenza Scusami Paolo ma non ho potuto esimermi
La risposta potrebbe essere: avete mai provato quando alla guida della vostra Porsche storica incrociate una Porsche moderna a salutare con i fari? Il guidatore della moderna immediatamente frena pensando che gli stiate segnalando una pattuglia della polizia nei paraggi.
Quindi si tratta di due utenze diverse: io poi che non amo affatto apparire, avrei grosse difficoltà psicologiche a viaggiare con una Porsche moderna, per quanto non disdegni alcuni modelli (su tutte la 997 coupè prima serie).
Un mio conoscente, che ha sempre l'ultimo modello di cabrio Porsche, quando gli dico che io e mia moglie andiamo a fare un viaggio con la storica non si dà pace di come possiamo fare senza aria condizionata, ed ancora non crede che andiamo in autostrada, perché pensa che con una storica si debba andare a 40 all'ora. MauroVisita il mio sito web: www.mauroargenti.it
Grazie Paolo per aver aperto questo 3d interessante.
Il mio contributo, dal basso della limitata esperienza Porsche.
Premesso che limito il discorso ad un utilizzo stradale e turistico, le mie uniche esperienze.
Il fattore, ritengo, determinante per discriminare tra storiche e moderne è il diverso livello di prestazioni assolute al quale si situa il limite fisico della vettura.
In sostanza per le storiche il limite fisico di tenuta, frenata, ecc... è posizionato in corrispondenza a velocità di percorrenza non multiple degli attuali limiti di velocità e ancora nell'intervallo costituito dai tempi medi di reazione di un guidatore standard. Questo rende la guida della vettura storica "divertente" e "coinvolgente" anche ad andature non totalmente incompatibili con la circolazione stradale e lo stato delle nostre strade.
Quando passo da una 930 ad una 993 e poi alla 991 debbo innalzare la velocità di percorrenza di una data curva di svariati km/h a ciascuno step solamente per divertirmi allo stesso modo (o magari meno) ... il risultato è che alla stanchezza fisica (positiva) dovuta all'oggettivo sforzo di condurre veicoli relativamente arcaici si sostituisce la stanchezza psicologica (stress) per aver tenuto andature oggettivamente al limite dei propri riflessi.
Tra le storiche e le moderne cambia il tipo di impegno richiesto e la soddisfazione è minore con le moderne, se come giusto non si guardano i tempi e le velocità di percorrenza (cosa che sarebbe assurdo guardare su strada).
Rimane il vantaggio indiscusso delle moderne in fatto di sicurezza e comfort: per un viaggio di 1000 e piu' km farei fatica a scegliere la storica, specie se con passeggero al seguito.
Certo, guidando le storiche (specia anni '70) si comprende come fossero pensate per condizioni di traffico completamente diverse da quelle attuali: le code e il traffico "stazionario" non erano considerati nel progetto complessivo: oggi anche una RS con PDK e A/C è perfettamente vivibile in code chilometriche ... che purtroppo troviamo ad ogni W-E ...
Da quando sono nate le famose piattaforme le auto moderne sono diventate molto spesso figlie di provetta. La fantasia dei nuovi designer (perché ci sono nuovi designer) hanno raggiunto il massimo splendore dopo la pantografia di Maggiolino, Mini,500..... E la Renegade.....avente presente cosa era la Renegade motorizzata V8.... E le Jaguar voi le riconoscete ? E lo stile BMW ? la X6 per esempio dove la collochiamo....idem la sua concorrente Mercedes...e pure la Cayenne (clone della Tuareg) avra' il suo coupe.....e la Range Sport Cabrio..che e'....un lando' Putroppo le moderne sono piu' efficienti...ma che fatica a digerirle... Le vecchiette con i loro effluvi le loro magagne il loro traballare sono oggetti magnifici e se debbo divertirmi a guidare un mezzo meccanico scelgo sempre loro.
Non saprei, Fabrizio: io trovo alcune auto attuali bellissime. Della Macan ho già detto, ma potrei continuare con le audi - molto più belle di quelle degli anni '80 - o con le Range Rover e ancora con le recenti serie 3 e 4 di BMW.
Insomma, cercherei di separare il lato emotivo che ci porta ad apprezzare ciò che da giovani o da ragazzi desideravamo e apprezzavamo - e che oggi magari compriamo con soddisfazione - da quello che tacciamo di essere "oggettivamente" bello o brutto.
Sulla mia strada verso il mare a Positano passavo dinanzi all'hotel Le Sirenuse e ricordo ancora il tripudio si auto di lusso che lì vi ammiravo. Conservo ancora un debole per le Mercedes SEC che vedevo allora e oggi, guarda caso, comprerei una di quelle, magari 560, anziché una moderna CL. Ma lo farei solo per motivi emotivi e non certo razionali!"Una 911 di 1000 kg x 130 cv ti regala sensazioni che in una 911 di 1600 kg x 500 cv sono ormai perse nella notte dei tempi" (Alois Ruf) - "Porsche 911: la forma E' contenuto" (Anonimo "Magna" Greco Napoletano del XXI sec.).
Probabilmente tra i due poli (nuovo e vintage) ci sono mille collocazioni diverse. Ognuno ha la propria e tutte sono giuste.
Una cosa che personalmente penso ogni volta che avvicino la classica è che tutti i sensi sono stimolati molto di più che sulle auto moderne.
Olfatto: non c'è bisognodi dirlo, chi ha una classica sa benissimo cosa intenda
Vista: linee uniche e inconfondibili innanzi tutto. Ma poi anche la possibilità di vedere! Candele, iniettori, debimetri, collettori,...
Udito: De gustibus, ma i suoni prodotti da motori e scarichi di qualche anno fa hanno più fascino. Da ragazzo giocavo a riconoscere le auto ad occhi chiusi (e non sbagliavo). Oggi impossibile
Tatto: con la classica senti tutto sotto il sedere. Non ho esperienza del nuovo, ma ho girato al Mugello con una Ferrari moderna e sentivo tutto "ovattato"
Gusto: ok, ok.. Non mettiamoci a leccare i volanti per controllare
Amo le auto d'epoca per il fascino dovuto al "vissuto" che riassumono, per il pensiero romantico e quindi pragmaticamente inutile che ti accompagna mentre le osservi, le guidi,in un'illusione di aver sconfitto il tempo cristallizzando un passato in cui inconsciamente cerchi rifugio. L'uscita deve essere dunque affrontata senza vincoli di orario,con l'unico obiettivo di raggiungere posti ameni, da soli o in compagnia di persona che condivida il tutto stesso piacere senza lamentarsi di scomodità, rumore,rischi rotture ecc. Per la quotidianità,per me che lavoro ed ho famiglia, la "lavatrice" moderna è essenziale, ne apprezzo la utile funzionalità e ne ho comunque cura. I due contesti rimangono quindi completamente separati e mai mi sognerei di usare una storica tutti i giorni!!! Da che parte sto? Dalla parte di chi ama i motori! Punto! Corrado
Ogni periodo storico è caratterizzato da determinate eccellenze, quasi delle mode, poi superate per mutate contingenze.
Sono dunque attratto dagli OGGETTI DI VALORE STORICO, quelli cioè che meglio hanno incarnato lo spirito di un'epoca.
Con buona pace dei produttori di automobili oggi non viviamo nell'epoca delle auto sportive. Oggi cavalchiamo l'onda della green economy, dell'elettronica intelligente, delle energie rinnovabili, dei frigoriferi con le ruote, ecc...
Per lavoro e per la mia mobilitá quotidiana ho bisogno di un'auto sicura, confortevole e parsimoniosa: una moderna in questo è fantastica, a confronto una storica è un bidone!
Ma se desidero guidare una sportiva la vado a cercare tra quelle prodotte nell'epoca d'oro dei motori e dei gentleman driver! Negli anni 60 e fino alla crisi petrolifera del '73 il genio di grandi uomini si è profuso nella creazione di quelle che rimarranno le sportive più emozionanti di tutti i tempi.
Pertanto sono molto attratto dalle moderne che rispondono egregiamente alle esigenze odierne ma se mi si chiede di confrontare le sportive di oggi con quelle degli anni 60 rispondo che oggi produciamo auto più veloci, non più sportive.
Quoto Roberto ( Gnoppo).... io sono forse un caso un po' a parte: dopo avere sognato per decenni la Porsche, seguìto le sue gesta sportive, voltandomi dietro quando ne vedevo una come si fa in genere con una bella donna...beh, ho raggiunto il nirvana con la mia giallona, che a ben guardare non è vintage nel vero senso della parola, ma nemmeno moderna: diciamo si pone in mezzo ai due generi. Le auto moderne le trovo tutte eguali, non le riconosco più se non guardando il marchio, salvo poche eccezioni. Direi di avere una certa preferenza per il "vecchio", pur riconoscendo ovviamente al "nuovo" i vantaggi che il progresso tecnologico ha apportato in questi ultimi anni. Franco.Chiave a sinistra,contagiri al centro e via andare...! Sempre in testa a tutti... ma con le mutande di latta!!!
Nel daily drive specie lavorativo è ovvio che la moderna è indispensabile. Ma qui parliamo della scelta per l'eventuale seconda o terza auto. Per sognare con una moderna devi IMHO mettere sul tavolo cifre dai 100mila euro in sù (e comunque è un sogno con una data di scadenza), per sognare col Vintage ne bastano poche migliaia (non parlo solo di P. ovviamente).
Detto questo non volevo parlare di soldi o quotazioni, ma di una scelta di fondo a prescindere.
Per spiegarvi il mio pensiero devo fare una piccola premessa.
Io mi affeziono alle cose in genere. Sono uno di quelli che non butterebbe mai via niente, che un domani non si sa potrebbe sempre servire. Tanto che quando guardo i documentari made in USA sugli accumulatori seriali che vengono minacciati dagli assistenti sociali sono anche un po’ preoccupato.
E mi piacciono le auto, da sempre. Da bambino ho trascorso ore a giocare con i modellini, facendo rumore con la bocca mentre li facevo derapare in curva durante le mie gare immaginarie.
Ecco perchè fu tremendamente facile per me scegliere di comprare come prima auto una macchina d’epoca. Era già vecchia, non avevi bisogno di invidiare l’ultimo modello e poi era molto affascinante e, senza timore di bolli o allucinanti svalutazioni, si poteva tenere all’infinito, magari anche passare ai propri figli. Perfetta.
Poi però arriva l’altro lato della medaglia: le cose vecchie hanno spesso problemi, soprattutto se chi le aveva prima non le ha tenute come meritavano. E quindi ecco spuntare i problemi, le piccole e grandi magagne e le grandissime delusioni, unite ad un senso di sconforto per il fatto di non avere mai finito e per giunta di essere sempre preda di meccanici e carrozzieri senza scrupoli e incapaci.
Ma chi me lo fa fare di prendermi tutta questa rabbia? Pensa alla salute, mi dico, e occupati dei VERI problemi: che poi, con una frazione di tutti i soldi spesi avrei avuto un auto nuova ogni due anni.
Già. Un auto nuova. Vediamole.
Compro Quattroruote una volta ogni due cambi di stagione, nei periodi in cui sono più annoiato. Lo sfoglio, vedo i nuovi modelli che potrebbero rientrare nel mio budget e… non mi dicono niente. Oh, ma proprio niente.
E allora ripenso a quello che ho in garage (beh, non proprio in garage, dal meccanico e prima ancora era dal carrozziere… vabbè che novità). E’ proprio bella penso. Ha una linea stupenda, pulita, semplice, che oggi manco a pagarla un milione si trova.
E ora che è sistemata ed è quasi a posto (non finirò mai di fare i lavori, ormai l’ho preso come un dato di fatto) è un piacere guidarla, sentire quel suono d’altri tempi che esce da dietro i sedili.
So come fare ad accenderla e so quali sono i piccoli accorgimenti che devo prendere quando la spengo. So quali sono i suoi difetti e i suoi pregi, conosco il significato di tutti quei pomelli senza scritte che ci sono sul cruscotto. La retromarcia dietro la prima, il freno a mano a leva, la doppietta da fare in scalata terza-seconda, il rubinetto della benzina, l’antifurto sulle marce, l’azzeratore del contachilometri parziale invisibile dietro lo strumento, lo staccabatteria nel cofano bagagli, le porte che se si chiudono dall’interno si devono riaprire dall’interno.
E poi le lamiere risanateo, le scelte personali fatte durante il restauro, i ricordi di tutti i particolari sistemati e gli inconvenienti trovati. Come si fa ad abbandonare una storia così? O a darla via al primo venuto? Come si fa ad abbandonare il cane in autostrada?
Avrei la stessa cura e passione per un auto moderna? Impossibile, oltrechè sconveniente.
E quando la vecchietta ha qualche problema non ci sono spie ad avvisarti, sei tu che devi avere la sensibilità per capire che qualcosa non torna. E se non sei in grado di sistemarla da solo devi portarla da uno che la conosce, che sa cosa le serve, che ha esperienza e passione.
Poi penso alle persone a cui voglio bene.
Le apprezzo per quello che sono, con i loro pregi e i loro difetti. So quello che mi possono dare e soprattutto quello che io posso e devo dare a loro. Conosco ed accetto i loro punti deboli, i loro funzionamenti non scritti e loro conoscono ed accettano i miei. So cosa fare per far funzionare bene il rapporto e so che se le tratto bene come è giusto che sia verrò ripagato con la stessa moneta, con l’obiettivo comune di invecchiare felici tutti insieme. Sono parte di me, sono la mia famiglia e se loro escono senza di me o viceversa, c’è sempre chi chiede dove sia l’uno o l’altro.
Le analogie con la mia 356 sono imbarazzanti, quasi blasfeme.
L’auto d’epoca é (o può diventare) un membro della famiglia. L’auto moderna è il conoscente con cui abbiamo a che fare per un certo periodo e dopo ci si saluta.
Ecco la differenza, per me.
Ed ecco perché chi AMA veramente le auto DEVE capire che se vuole emozioni oltreché prestazioni, guardare solo al moderno significherebbe perdersi molto di tutto questo."Da piu' di cent'anni le auto rendono indipendenti. Una la dipendenza la crea."
Paolo, leggo il tuo ultimo post e quasi mi commuovo: occorre dire che ti straquoto?!?! Franco.Chiave a sinistra,contagiri al centro e via andare...! Sempre in testa a tutti... ma con le mutande di latta!!!
E' proprio così Paolo.............ogni tanto penso alla mia vecchia 2.4T Targa e nonostante dentro di me sia certo che il tipo di auto mi avesse stancato davvero, provo rimorso per averla data via dopo 20 anni che era con me.........
Comunque sottoscrivo al 100% quanto scritto da te.
io preferisco guidare le mie vecchiette piuttosto che non auto moderne per i seguenti motivi:
- guidarla vicino al limite sulle nostre strade è decisamente meno rischioso. Sfido chiunque a fare il "brillante" con un mezzo competitivo moderno senza rischiare una strage! - guidare nel traffico di oggi un mezzo competitivo moderno è frustrante! Code e traffico in generale con un mezzo come un GT3 sono decisamente una noia mortale / mortificante. Mezzi del genere danno grande utilità in pista, punto. - i costi di immatricolazione e assicurazione delle vecchiette sono irrisori (in Svizzera), specialmente se paragonate al top delle auto moderne. - a mio parere un mezzo competitivo moderno è meno esclusivo di una vecchietta di pari valore / pregio. La componente passione è percepibile da tutti gli amanti delle classiche e solo da taluni (verosimilmente dai pimaniaci) conducenti di mezzi moderni. - trovare la vecchietta "giusta", il pezzo raro costa caro ed è gratificante / rischioso. L'acquisto di una moderna, anche se solo in parte, è sì altrettanto caro, ma più agevole / sicuro e quindi meno gratificante. - l'idea che, nelle migliore delle ipotesi, possa finanziare la mia passione grazie ad una ipotetica rivalutazione delle vecchiette mi dà l'illusione che questa malattia possa essere in fondo considerata qualcosa di razionale e giustificabile. - piccole modifiche alle vecchiette sono digerite meglio dalle forze dell'ordine rispetto alle moderne
Poi magari fra 20 anni mi sarò stufato dei piccoli difetti e mancanza di confort delle vecchiette, ma per ora tengo duro! :-)
Concordo con tutti i vostri interventi, ma specialmente oggi, piuttosto che "tu da che parti stai" sarebbe meglio dire "tu da che parte vorresti stare". E' innegabile che, pur avendone la passione, avvicinarsi in questo periodo alle auto d'epoca, in special modo alle 911, è assai proibitivo per la maggior parte delle persone. Con questo non voglio certo ridurre il discorso ad un aspetto puramente economico, ma fino a pochi anni fa era più facile realizzare i propri sogni. Ciao. Tommaso
Se si giocasse a poker io direi...servito!...nel mio piccolo infatti mi sento di avere due auto che si completano...la BMW 530 f11 e la 997 mk2 pdk La prima è la macchina da cui non scenderesti mai stanco pure dopo 1000e 1000 km...comprata nuova come le sue tre precedenti sorelle serie 5 e le tre saab (due 9000 turbo e una 9.5 turbo) che l'hanno preceduta...mi piace ahimè avere l'auto che mi calza addosso e che sia l'ultimo modello...su questa 530 ho messo più di 20k euro di accessori...dalle ruote sterzanti posteriori alla TV e me li sono goduti in questi anni di possesso...è una delle auto che per prestazioni...finitura...bellezza mi ha soddisfatto di più nella mia vita Diverso il discorso per la porsche...poco più di un anno fa non avrei nemmeno immaginato di acquistarla e quando mi è montata la scimmia ho dovuto e voluto concludere la pratica in fretta come sono uso fare...non ho minimamente preso in considerazione il nuovo...sia per una questione di budget sia perché non mi interessava proprio l'ultimo modello...volevo una 997 che è un modello che ritengo molto riuscito...performante...moderna ma a mio parere ancora un po' compatta come intendevo una macchina così sportiva...l'ho cercata sufficientemente fresca...ben tenuta ma con la possibilità con una spesa minima di migliorarla per sentirla veramente mia è così ho fatto e ne sono pienamente soddisfatto...REGALARSI UN'EMOZIONE E' NECESSARIO! TERAPEUTICO! INDISPENSABILE! OBBLIGATORIO!!! SE POI E' UNA PORSCHE CARRERA E' MEGLIO!!!!!!!! tessera n°2413
Troppo facile quotare Paolo: le sue parole riguardo la bellezza, il fascino e "l'umanità" delle auto storiche potrebbero essere le mie - e credo di averle anche scritte, quasi integralmente, alcuni anni fa - il "limite" che le rende a noi vicine è paradigmatico di come possiamo accettare anche gli acciacchi che la vecchiaia ci impone.
Ma capisco anche quanto scrive Riccardo: un'auto contemporanea può emozionare allo stesso modo. dipende da come si sceglie e dall'uso che se ne fa. da quanti anni la si tiene. Fatta eccezione per le Porsche, ho sempre comprato auto nuove che sono invecchiate con me. Anche la moto aveva solo pochi anni e adesso ne conta 31, 85 mila chilometri solo con il secondo motore. La Saab ne conta 20 di anni e quasi 300 mila km. Va da sé che mi hanno accompagnato in modo fedele e generoso. La modernità di quando le comprai mi ha consentito di viaggiare come mi piace: molti km, spesso di notte, e mete stabilite di volta in volta. Il silenzio di marcia così come la compostezza alle alte velocità distinguono l'una come l'altra, rendendo possibile percorrenze anche di 2000 km in un giorno. Oggi sono affezionato a queste due vecchie carrette, che insieme non valgono i soli cerchi della 911, quanto alla 911 stessa. Anche loro "fanno parte della famiglia", come lo faceva la vecchia barca dalla quale dolorosamente mi sono separato e che ancora rimpiango."Una 911 di 1000 kg x 130 cv ti regala sensazioni che in una 911 di 1600 kg x 500 cv sono ormai perse nella notte dei tempi" (Alois Ruf) - "Porsche 911: la forma E' contenuto" (Anonimo "Magna" Greco Napoletano del XXI sec.).
Ieri sera cena con amici: serviva una signora di 64 anni, con il contributo della figlia e della nipote ventenne. Alla cassa ho salutato la nonna facendole i complimenti... amo ancora il bello ma non avrei scelto la nipotina ma nemmeno la figlia. Il fascino della nonna, non restaurata, superava di gran lunga quello della sciatta ragazzina, per di più piena di tatuaggi. Forse perchè la nonna è della mia leva. Però ho avuto anche dagli amici la conferma che avrei scelto bene.
A freddo ti dico auto d'epoca, coinvolgente, fascinosa, ti porta in una realta' lontana, in un altra dimensione, insomma ottima per staccare un po' la spina.
E qui spezzo una lancia anche a favore delle moderne, spesso ingiustamente viste come freddi robot. Ho comprato 5 anni fa una BMW serie 3 touring. Nuova, configurata come piaceva a me con pochi optional, ma giusti. Dopo anni di auto non-premium, e' stata anche lei il coronamento di una cosa che desideravo, un punto d'arrivo. Avendo bimbi piccoli ho viaggiato molto piu' con lei che con la 964, e ho con lei i migliori ricordi dei miei figli. Dunque anche una station dieselona (non certo il tipo di macchina che un sedicenne ha nei poster in camera) mi ha fatto affezionare ed e' diventata una di famiglia. Oggi appena 130mila km, e ancora con me. Nel quotidiano mi sa' regalare grandi soddisfazioni e piacere di guida e quando dovro' separamene (perche' non si puo' tenere tutto), credimi, mi dispiacera' un sacco.
Col passare degli anni mi accorgo di essere sempre più alla ricerca delle comodità che la moderna tecnologia può offrire. Dal 2005 giro con la signora degli anelli e ad oggi conto oltre 360.000 chilometri di piena soddisfazione, al punto che sto per dare una impegnativa rinfrescata int/est, giusto per vedere fino dove arriverà la sua formidabile meccanica. Nuovi acquisti a parte, se dovessi interessarmi ancora ad una vecchietta la vorrei di basso profilo, però pari al nuovo, giusto per sognare ad occhi e cielo aperto su un bel percorso nel verde accompagnato dal mio migliore amico airedale!
Mi ero dimenticato di elencare (e qualcuno l'ha fatto per me) anche il discorso prestazioni. Oggi sono superlative, domani forse lo saranno ancora di più (o forse saremo tutti autolimitati dal cervellone centrale, chissà), ma tra buon senso, autovelox e tutor, sappiamo bene che strada e pista sono due cose molto diverse.
La storica permette di portarla più vicina al suo (basso per gli standard di oggi) limite senza raggiungere velocità stratosferiche da criminali. Unico neo che le riconosco: se picchi, son dolori e non mi riferisco solo al portafoglio.
Vi ringrazio per i contributi e anche per avermi aperto un altro spazio di riflessione. La moderna può, in certi casi e per enne motivi, incorporare quelle emozioni e cure che vengono di solito dedicate alle storiche.
Ma questo non fà che rafforzare la mia tesi.
Possiamo instaurare un rapporto di amicizia anche profonda con il barista che ci fa il cappuccino al mattino. E chissà, un giorno potrebbe per qualche motivo anche entrare a far parte della nostra famiglia.
Noi ne sappiamo qualcosa (non per il barista...): questa è stata comprata nuova da mio nonno nel settembre del 1970, ed è cointestata a lui buonanima e ai suoi due figli. Ha fatto da auto per i viaggi di famiglia per le tre famiglie da allora sino al 1981, dopodiché anziché venderla, è stata riposta per ricordo in un angolo del garage. Dal 1989 la accendo e la faccio girare ogni 1 o 2 mesi, facendole fare la revisione biennale e i tagliandi.
Era stata comprata nuova. E' diventata usata, vecchia e ora è storica.
Ma la scintilla è scoccata subito; l'estraneo è diventato un membro della famiglia. "Da piu' di cent'anni le auto rendono indipendenti. Una la dipendenza la crea."
Concordo pienamente sul discorso emozionale e sul fatto del divertimento che ti da spremere le storiche dal punto di vista delle prestazioni. Io avevo iniziato a divertirmi con una R4 che quando la acquistati era solo "vecchia", poi è arrivato il Maggiolone cabrio e adesso la 931. Quando vai al massimo col cabrio aperto ti sembra di essere su un missile, poi quando guardi il tachimetro scoppi a ridere, però la sensazione di mettere alla frusta la meccanica e di impegnarti a guidare con partecipazione è unica. Quando poi devi "cercare" le marce quando cambi capisci che sei tornato in un altra epoca! Già la 931 questa sensazione la dà meno. Qui il diverimento massimo è tirare la seconda o la terza per sentire il turbo che ti molla il calcio nel sedere a 3500 giri. Tutto ciò con le moderne non esiste più, certo che poi quando devi spostarti per lavoro e spararti centinaia di chilometri in un solo giorno non hai alternativa. La storica è per emozionarsi e divertirsi godendosi il viaggio, la moderna è necessaria per andare da un punto A a un punto B in fretta e in sicurezzaTessera n°2287
Bah, avrò il deretano di pietra però questo famoso, mitizzato, "calcio nel sedere" non l'ho mai avvertito su macchine terrestri! Anni 80' www.ottofmitaly.com, Sursum Giandu
L’auto d’epoca é (o può diventare) un membro della famiglia. L’auto moderna è il conoscente con cui abbiamo a che fare per un certo periodo e dopo ci si saluta.
Non si può aggiungere altro...su questo punto!
Sulla guidabilità da "tutti i giorni" però...quanti salti avanti sono stati fatti!!!!!
Parlo bello fresco di esperienza in quanto per motivi familiari (la freelander2 quotidiana della moglie ha visto bene di andarsene in ferie per tutto agosto...Le stava stretta la cinghia di distribuzione e ha visto bene di strapparla) mi sono trovato a dover dare la mia auto moderna alla moglie per andare a lavoro e ad usare (compreso oggi e domani) la 944 per fare Prato-Firenze tutti i giorni.
Bhè...a parte il sorriso di ogni mattina quando mi accoglie all'interno...l'esperienza NON è affatto piacevole!
Pur avendo ABS, ARIA...tettino...interni in perlle...e tutte ste menate qua...pur essendo agosto con il conseguente basso traffico...
...c'è un aspetto che non mi sembra essere stato toccato e che a me soltanto con questo tipo di uso "cittadino" si è veramente palesato...
MA QUANTO SONO BASSO E PICCOLO RISPETTO A TUTTE LE ALTRE AUTO MODERNE?????
...comprese mini, 500 per non parlare dei SUV.
Ragazzi a me la situazione di aver, magari la 60enne, magari che si trucca e parla in vivavoce e magari su un RRsport...17 e simili...affianco a me sui viali di circonvallazione cittadina di Firenze mi fa tremare e non poco!
Detto questo: - per passione e uso sporadico\gogliardico\radunistico...Auto d'epoca (per me da 33enne...il termine epoca parte dalle auto ante 90 )
- per la quotidianetà...auto più nuova e "tecnologica" possibile (OT: guardando per la nuova aziendale...ma ci pensate che esiste un optional, non ricordo se VW\AUDI che se metto il cell nel cassettino si ricarica WIFI?TROPPO COMODO! )
- per il divertimento: real race car...STOPwww.xtremedrive.it --> Mettiti alla prova con i nostri corsi di guida! www.ring-speed-motorsport.com --> noleggio al Nurburgring devo aggiungere altro?
Io amo il vintage in tutto ( tranne le donne) pero amo anche la comodita e la sicurezza che puo dare una vettura nuova da usare tutti i giorniIl nostro tempo è limitato,per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro
Sono abbonato ad alcune riviste tra cui anche Auto Motor und Sport, a volte provo a leggere qualche test di auto moderne, impresa sempre piu difficile sopratutto quando lodano Audi noiose solo a vederle, come se comprare un auto equivalesse a comprare un frigorifero che deve durare 15 anni, quando gia dopo 2 anni il restyling le relega al ruolo di vecchie auto gia sorpassate. diverso il discorso sulle vecchiette, il fascino che emanano su di noi 50+ e' incomparabile, le sensazioni, emozioni non possono descriversi su due righe, bisogna provarle sulla pelle. La nuova Mustang V8 con cambio manuale per quando ricalca un vecchio progetto e' pur sempre un auto moderna, ma tra le moderne e' la meno noiosa
(Messaggio modificato da mausone46 il 26 agosto 2016)Porsche 993 TT, the last Turbo with an air-cooled engine!
A 18 anni la mia prima macchina fu una MG A, già allora auto quasi d'epoca (dopo 46 anni ancora nel mio garage). Periodo romantico, fuori dagli schemi, ma anche dalle risorse economiche limitate.
Poi oltre 30 anni di attività lavorativa : Fiat , Lancia , Audi ...automobili moderne, comode, efficienti, sicure, per fare più di due milioni di km erano indispensabili e le ho apprezzate ed apprezzo ancora la mia Golf che traina il carrello portamoto.
Però... oggi che sono "fuori dal ciclo produttivo" ...auto d'epoca più che mai ! quando ripongo in garage una delle vecchiette dopo magari 500 km ed oltre e sono un po stanchetto ...la soddisfazione è impagabile ! ...che noia fare 500 km con una moderna !!
e chissenefrega se ho la schiena un pò indolenzita oppure la gamba sinistra è affaticata , tanto mica devo campare in eterno... e nonostante tutte le attenzioni che si possono avere, quando meno te lo aspetti qualcosa del tuo fisico smette di funzionare oppure un animalino dalla grandezza infinitesimale ti frega ...
Ho dato una interpretazione "funzionale" della preferenza, ogni età ha i suoi frutti. madmaxAffetto da turbite cabriolata
Adoro il vintage perché mi consente di "entrare" nella meccanica degli anni 60 anche se non sono meccanico ,ma con applicazione e studio si capisce cosa occorre e come intervenire ,diversamente dalle auto moderne ,comodissime ma con le quali non riesco ad entrare in sintonia ,naturalmente per miei limiti.
Nell'outing di ieri col Mercedes mi sono dimenticato anche di citare un altro caso analogo in famiglia, forse perchè moto e forse perchè ancora (per i miei parametri) recente. Mi riferisco all'HD comprata nuova "solo" 26 anni fa da mio padre. Presa come traguardo dei 50 anni, per essere tenuta senza limiti. Oggi anche lei è ancora tra noi, a volte un po' trascurata ma tutto sommato ancora in forma.
Anche in questo caso la vendita non è un opzione.
Christian, le vintage sono piccole per gli standard di oggi, è vero. Ma che noia andare in giro tutti omologati! Tu guarderai gli altri dal basso verso l'alto con la 944, ma strapperai molti sorrisi agli appassionati, sorrisi che si uniranno al tuo.
Perchè l'oldtimer (come mi ha fatto notare ieri sera una persona speciale) è anche questo: elimina le barriere sociali e permette di conoscere nuove persone (quante volte vi fermate al parcheggio a condividere opinioni con estranei perché avete lo stesso modello di Toyota Yaris?...).
Fabio, qui non si tratta di dire cose nuove, ma ognuno deve dire "da che parte sta". Perché, procedendo con la mia analogia, vorrei capire una cosa. Chi oggi appassionato di auto ama prevalentemente il moderno, perchè non apprezza le auto storiche?
Secondo il mio analogismo, è come se uno amasse l'umanità intera ma fosse indifferente al destino dei suoi familiari.
Sicuramente qualcosa mi sfugge. Ma cosa?
In attesa di delucidazioni da qualcuno che non apprezza le storiche e ne spieghi il motivo, vi informo che giusto ieri, la persona speciale a cui accennavo prima, mi ha fatto una confessione sulla sua auto moderna che usa tutti i giorni, che sposa perfettamente la mia blasfema tesi.
Christian, le vintage sono piccole per gli standard di oggi, è vero. Ma che noia andare in giro tutti omologati! Tu guarderai gli altri dal basso verso l'alto con la 944, ma strapperai molti sorrisi agli appassionati, sorrisi che si uniranno al tuo.
Su quello hai perfettamente ragione...e giusto stamani...poco dopo averla parcheggiata sotto l'ufficio...vedo arrivare un furgone enel che si mette dietro e dal quale escono tre operatori.
Nel dubbio vado a chiedere se dava fastidio per i lavori e che avrei spostato più avanti la Porz...e uno di loro con il sorriso a 32 denti..."macchè fastidio!!!" sono anni che non ne vedevo una...continuando per una decina di minuti con domande tecniche e complimenti!
Sicuramente il giusto modo di inizare un venerdi lavorativo di agosto :=)www.xtremedrive.it --> Mettiti alla prova con i nostri corsi di guida! www.ring-speed-motorsport.com --> noleggio al Nurburgring devo aggiungere altro?
Chissà, magari tra 20 o 30 anni andermo in giro(come i Pronipoti) con piccole auto volanti e guardando una 991 GT3RS faremo "Hoooo!"
Ma al momento a me dice pochissimo sul piano emozionale(a differenza della 997 di soli 6 anni fa) per cui al momento senza dubbio Vintage.
In più non sono mai stato uno di quelli che cambiava spesso le auto e pertanto ne ho avute relativamente poche perchè una volta acquistate poi le tenevo sempre più di 10 anni tanto che l'auto più recente che ho al momento si uso quotidiano è del 2008.Non mi piaccio neanche un po' figurati agli altri.
996 4S: è una quattordicenne in splendida forma. Vintage? Non credo. Nuova? Nemmeno. Moderna? Boooo...
Non offre optional modaioli e utili quali, ad esempio, telecamera posteriore et similia. Tuttavia la ritengo una vettura assolutamente attuale ed emozionale.
Quello che per alcuni è il bello delle vintage, odore di benza mista olio bruciato, il passare più tempo con meccanici e carrozzieri che con la propria moglie, passare ore a cercare il pezzettino mancante in qualche mercatino, manco fossi un cercatore d'oro del klondike, sudare le famose 7 camice in estate ecc ecc ..... per me sono solo grandissime rotture di p...
Per cui dovrei amare solo l'ultimissimo modello ?!?
Eppure dal 97 e fino a qualche mese fa, ho posseduto una 964 del 92. Ancora oggi ho una Bmw del 94, ricordo di mio Padre. Mi piacerebbe poter avere in box tutte le auto che sono passate tra le mie mani o in famiglia. Forse il concetto di vintage è variabile e molto relativo. Forse, per me, il concetto di auto vintage è strettamente collegato ai ricordi che "QUELLE" auto e non altre, mi hanno lasciato. Ma una generica vettura di 40/50/60 anni fa, benché ne apprezzi le linee, la storia, l'ingegno profuso dai progettisti, il trascorso sportivo ( ove presente) non mi scalda il cuore. Non riesco a esaltarmi per quanto non frenino, per quanto non tengano la strada, per quanto siano scomode ecc ecc. Se poi penso che per avere tutto ciò, da qualche anno a questa parte, mi tocca pure pagare più che la pari versione nuova ......... follia pura !!
Dall'altra parte non mi esalta l'avere l'auto dal design omologato, prodotta in milioni di esemplari, iper connessa, che parcheggia da sola, con schermi del navi grandi come la Tv che ho in salotto, che se devi cambiare l'olio .... o chiami un ingegnere aerospaziale o non se ne fa niente ecc ecc.
Dite che sono un pochetto confuso ? può essere. Per quel che mi riguarda il compromesso migliore tra i due mondi sono le auto anni 80/inizi90 che poi guarda caso coincidono con gli anni della gioventù, della prima macchina, dei tanti sogni ecc eccPORSCHE ERGO SUM
Per quel che mi riguarda il compromesso migliore tra i due mondi sono le auto anni 80/inizi90 che poi guarda caso coincidono con gli anni della gioventù, della prima macchina, dei tanti sogni ecc ecc
CONDIVISO AL 100%!
STEFANO LA TUA 4S E' SPLENDIDA E L'EMBLEMA DELLA PUREZZA. COSTANO ANCORA POCO, MA SALIRANNO LE 996 4S A BREVE. SONO SICURO.
Ciao SimoLa vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita