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daniel (danielterry)
Porschista attivo Username: danielterry
Messaggio numero: 1263 Registrato: 03-2008

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 13:14: |
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smanettando su internet ho trovato questi signori della modifica.......http://9ff.de/en/company/index.php magari fossi io quello della foto!( quello è HERMANN MAIER!!!) purtroppo si è ritirato!!!.......tessera Pmania 1466
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3cinque6 (guido)
Utente registrato Username: guido
Messaggio numero: 457 Registrato: 10-2003

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 13:52: |
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ma no dai!!  flat-4ever! http://www.porsche356.tk
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Flavio C. (flavio)
Porschista attivo Username: flavio
Messaggio numero: 2622 Registrato: 04-2002

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 16:04: |
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Bell'apirapolvere... |
   
Emanuele (emadelta86)
Porschista attivo Username: emadelta86
Messaggio numero: 1183 Registrato: 04-2008

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 18:56: |
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Non so se qualcuno ha un aspirapolvere da 400km/h e che è piu veloce della veyron da 100 a 300kmh...ahah.. Però è vero, da dietro non è un gran che.. Allora guardate questo.. http://www.youtube.com/watch?v=-ffYokJgg5s
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pippo (kinnunen)
Porschista attivo Username: kinnunen
Messaggio numero: 2840 Registrato: 04-2008

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 19:09: |
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Vista da dietro mi ricorda la Chaparral....
 Proportio hominis ad hominem
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Flavio C. (flavio)
Porschista attivo Username: flavio
Messaggio numero: 2624 Registrato: 04-2002

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 21:11: |
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Pippo quella era un'idea geniale di Jim Hall, questa mi da l'idea di un non sapere dove mettere i radiatori. Anche la Brabham montò una ventola, sembava un frullino ma funzionò, la chapparal aveva addirittura due motoridi cui uno, da fuoribordo marino , per succhiare l'aria e garantire deportanza ad ogni velocità. (si, volevo tirarmela come esperto ) |
   
pippo (kinnunen)
Porschista attivo Username: kinnunen
Messaggio numero: 2842 Registrato: 04-2008

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 21:39: |
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Flavio,a proposito di effetto suolo si deve ad una intuizione geniale di Colin Chapman l’introduzione delle vetture ala e delle minigonne in F1. Anche se, dal punto di vista pratico, il tecnico che mise a punto in galleria del vento la determinante relazione fra profili alari nelle fiancate e minigonne per creare una sorta di effetto Venturi fu un collaboratore di Chapman: Peter Wright (lo stesso che introdusse le sospensioni attive in F1). Eravamo nell’estate del 1976 e Chapman in quel momento in vacanza ricevette un telex con uno strano messaggio «Mosquito flies», cioè «la zanzara vola» che voleva significare che l’esperimento fatto in galleria del vento sigillando con delle minigonne la zona fra le fiancate e suolo aveva creato un buone valore di deportanza da rendere decisamente molto efficienti i profili alari ricavati all’intemo delle fiancate stesse. In pratica veniva dato il, via alla progettazione della prima vettura ad effetto suolo la Lotus 78 (del 1977) progettata materialmente da Tony South gate. Le minigonne erano bande in materiale rigido montate verticalmente nelle fiancate; esse scorrevano nelle paratie chiudendo lo spazio fra fiancata e asfalto impedendo così all’aria che passava nella parte inferiore della vettura di venire espulsa ai lati. In questo modo si creava una sorta di Tubo Venturi (dal nome di un famoso fisico che per primo studiò il fenomeno) dove il flusso veniva accelerato nel punto di maggiore vicinanza al suolo per poi rallentare nella zona che si espandeva all’interno delle ruote posteriori che verrà poi, chiamata dei profili estrattori. Questa differenza di velocità e di pressione dell’aria creava una notevole spinta verso il basso; in poche parole un forte carico deportante che permetteva di ridurre notevolmente l’incidenza degli alettoni tradizionali. I vantaggi erano enormi perché le superfici alari creano deportanza in rapporto al quadrato della velocità e, soprattutto, con l’aumentare dell’incidenza originano anche resistenze all’avanzamento sempre più alte; mentre nelle vetture ad effetto suolo il valore del carico non è penalizzato da resistenze nocive. La successiva Lotus 79 (1978) disegnata da Maurice Philippe decretò il successo dell’intuizione di Chapman con la conquista del titolo mondiale di Mario Andretti nel 1978. Dalla stagione successiva, a poco a poco tutte le squadre avversarie adottarono le ali nelle fiancate ed il sigillo al suolo garantito dalle minigonne laterali. Brabham e Williams puntarono su monoposto che erano una versione rivista e corretta della Lotus 79. Chapman nel frattempo aveva cercato la carta dell’esasperazione del concetto di vettura-ala con la poco competitiva 80 che aveva minigonne sia sotto il muso che lungo tutte le fiancate. La complicazione dell’andamento sinuoso delle fiancate stesse compromise l’efficacia del sigillo al suolo delle minigonne. La Lotus 80 però risulta interessante perché è priva anche di alettoni anteriori. (Messaggio modificato da kinnunen il 05 gennaio 2010) Proportio hominis ad hominem
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pippo (kinnunen)
Porschista attivo Username: kinnunen
Messaggio numero: 2843 Registrato: 04-2008

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 21:44: |
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Trovata............
 Proportio hominis ad hominem
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Cesare (ce32)
Utente esperto Username: ce32
Messaggio numero: 509 Registrato: 01-2007

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 22:18: |
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wow www.youtube.com/watch?v=G-2ob6kZPcc
  
Le passioni non si spiegano, si condividono
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Emanuele (emadelta86)
Porschista attivo Username: emadelta86
Messaggio numero: 1185 Registrato: 04-2008

| Inviato il martedì 05 gennaio 2010 - 22:22: |
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Si divertono alla grande quelli alla 9FF!! |
   
Flavio C. (flavio)
Porschista attivo Username: flavio
Messaggio numero: 2625 Registrato: 04-2002

| Inviato il mercoledì 06 gennaio 2010 - 00:00: |
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la lotus sfruttava un discorso aerodinamico quindi variabile in funzione della velocità per cui nelle curve , dove sarebbe servita una grande deportanza, questa era inferiore. Nella chaparal l'aspirazione era costante. La particolarità della lotus 80 è che aveva due telai, uno meccanico ovvero che aveva attaccate le sopensioni e il motore. L'altra, sostanzialmente la carrozzeria, era deputata allo sfruttamento aerodinamico, era collegato al primo telaio con piccoli ammortizzatori. L'idea, geniale come tutte le idee di ACBC, si rivelò di difficile messa a punto e venne abbandonata.
p.s. Adoro parlare di queste cose! |
   
andrea r. (cangrande)
Utente registrato Username: cangrande
Messaggio numero: 35 Registrato: 08-2009

| Inviato il mercoledì 06 gennaio 2010 - 10:23: |
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Scusate l'intromissione ma vorrei far notare che la lotus 80 aveva in origine i due telai, che vennero proibiti dalla Fia e da ciò ne derivò un insuccesso, tant'è che il progetto naufragò per inefficacia. |
   
Flavio C. (flavio)
Porschista attivo Username: flavio
Messaggio numero: 2628 Registrato: 04-2002

| Inviato il mercoledì 06 gennaio 2010 - 13:05: |
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esatto Andrea, diciamo che per ACBC fu un buon motivo per ritirarla, o meglio farla tornare un auto 'normale' neanche vincente. |