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Alex968 (alex968)
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| Inviato il giovedì 04 settembre 2008 - 23:13: |
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Rovistando tra la mia collezione de "Le Grandi Automobili", pubblicazione trimestrale edita da Automobilia, nel no. 27 primavera 1989 ho beccato questa prova su strada firmata da Stefano Pasini, che senza forse è il mio scrittore di 'cose d'auto' preferito! (So pure che è iscritto al nostro Club!). Ho deciso così di postare questa testimonianza scritta da un grande appassionato e dedicarla ai nuovi possessori di questo leggendario modello.
Per chi non ha tempo e/o voglia di leggere tutto l'articolo, un breve riassunto: questa macchina è un missile, punto. Se poi volete qualche dettaglio supplementare, e capire un poco di più di questa intrigante Turbina di Zuffenhausen, bene, proseguiamo. Come tutti sanno, la 944 Turbo edizione 1989 è 1'ultima (anche in senso di "estrema", "definitiva") evoluzione della 924, la piccola Porsche che nacque all'inizio degli anni Settanta come erede della 914; era un progetto congiunto Volkswagen e Porsche, fino a quando, nel 1973, la VW non decise unilateralmente di arrogarsi tutti i diritti sul progetto EA425 per farla diventare una prestigiosa Volkswagen sportiva (?). La crisi petrolifera del 1974 fece tornare precipitosamente sui loro incauti passi i dirigenti della fabbrica di Wolfsburg, che offrirono progetti ed impianti a poco prezzo alla famiglia Porsche/Piéch perché mettesse in produzione la macchina; con la quale terminò dunque la stirpe, molto breve in verità, delle controverse Volkswagen-Porsche. La nuova vettura, basata su di un progetto di Paul Hensler con motore derivato da un progetto Audi (ahi, ahi) anteriore (eresia) a quattro cilindri (bestemmia) raffreddato ad acqua (anatema), aveva il cambio al retrotreno ed una carrozzeria pulita fino all'asetticità, disegnata dal gran capo degli stilisti Porsche, Lapine. Alla fine del 1975 le prime 924 iniziarono ad uscire dagli impianti che la Porsche aveva approntato in collaborazione con 1'Audi/NSU nelle fabbriche sottoutilizzate di quest'ultima, a Neckarsulm. Nonostante le grida di terrore dei puristi, la 924 si affermò subito in maniera piuttosto notevole, conquistando la clientela se non con la potenza del motore (sempre piuttosto scarsina), con qualità stradali squisite, una grande versatilità ed un basso prezzo d'acquisto, notevole tentazione per chi desiderava avvicinarsi alla Porsche senza affrontare la ben più costosa 911. Con la 944, presentata nel 1982, la Porsche rispose alle critiche rivolte all'estetica troppo blanda ed al motore poco sofisticato della 924: con passaruota allargati, motore 2,5 litri in alluminio da 160 cavalli (in sostanza, mezzo blocco della 928) con controalberi di equilibratura e svariate altre modifiche al telaio, la 944 era davvero un'automobile molto migliore, anche se sfortunatamente parecchio più costosa. Infine, per dimostrare di avere recepito come sempre correttamente i suggerimenti dei suoi clienti e degli addetti ai lavori (che avevano tributato lodi sperticate alle eccellenti qualità stradali del telaio della 944, lamentandone però la relati¬va carenza di cavalli), nel 1985 la Porsche mise in commercio la versione Turbo della stessa; motore 2479 cc (alesaggio/corsa mm 100 x 78,9), 220 CV a 5800 giri/min. In questa versione la 944 diventava finalmente una grande piccola Porsche, accolta con calore ed entusiastiche recensioni in tutto il mondo (in particolare nella nostra derelitta ma sofisticatissima Europa). Per aggiungere oro allo splendore, la Porsche iniziò nel 1987 a produrre una piccola serie di 944 Turbo S, con motore potenziato (250 CV a 6000 giri) e telaio modificato sulla linea delle macchine iscritte allo speciale Campionato Monomarca "Turbo Cup". Il successo della 944 Turbo S fu tale che a partire dal model year 89 il modello da 220 cavalli è stato soppresso, e tutte le Turbo hanno ora le specifiche della S, con i freni della 928 montati come bonus aggiuntivo. Peccato che il successo di critica non sia stato seguito da un'adeguata riuscita commerciale; la Turbo, nel model year 1988 (agosto 87/agosto 88) è stata prodotta in 3316 esemplari, contro i 5040 delle 944 normalmente aspirate; in Italia, nello stesso periodo, sono state vendute 51 Turbo a fronte di 85 aspirate. Sembra quasi che il porschista continui a trattare anche questa astronautica Turbo col distacco che riservava, non del tutto ingiustamente, alle prime modeste 924. Bene, noi riteniamo che questo distacco sia completamente fuori posto. Qualche cifra? Scegliamo una pattuglia di arbitri fuori dalla mischia, tanto per non essere tacciati di becero porschismo a tutti i costi. "Road and Track" ha provato qualche tempo fa una Turbo (da 220 cavalli) a confronto con una 911 Carrera, ed è risultato che la "piccola" di famiglia non concedeva un millimetro all'immortale Carrera, permettendosi anzi di bagnarle il naso in velocità massima (153 miglia orarie contro 151), con un tempo da 0 a 100 km/h di 6,3 secondi che non ha bisogno di commenti ed una capacità frenante definita "assolutamente eccezionale". Alla Porsche, però, queste cifre non debbono essere sembrate completamente soddisfacenti, dato che, come si è visto, ultimamente hanno dato un altro giro di manetta al Kompressor (di dimensioni maggiorate, per inciso) e hanno così portato la potenza a più di 250 cavalli, con una velocità massima di 260 km/h ed un tempo da 0 a 100 ridotto a 5, 7 secondi. Niente male, eh? Stiamo parlando di tempi nella regione Ferrari/Lamborghini! E c'è ancora chi dice che queste sono le "piccole" Porsche... In effetti, il problema di questa ultima 944 Turbo è essenzialmente d'immagine. Se non ci fossero alle sue spalle progenitrici scomode e povere quali le migliaia di brutte 924 che infestano il mercato dell'usato di bassa lega, con le quali la famiglia 944 ha una innegabile rassomiglianza esteriore, questa Turbo avrebbe una sua molto superiore dignità e desiderabilità. In effetti non si può onestamente criticare chi, spendendo quei famosi cento milioni, desidera non solo un attrezzo da prestazioni, ma anche un oggetto dotato di una sua esclusività da mostrare agli amici e con il quale, perché no, fare bella figura parcheggiando al proprio circolo. Cosa che, appunto, viene resa improbabile dalla parentela con le 924; il profano può ammirare come oggetto di grande lusso una scintillante Jaguar XJ40 0 una Ferrari 328 GTB, mentre ben difficilmente attribuirà il giusto valore, anche monetario, alla 944 Turbo. Questo può essere motivo di stizza per chi spende quasi cento milioni di lire nell'acquisto di questa automobile e ne vuole ricavare, oltre a elevate prestazioni, anche la certificazione di uno status sociale cui lo scudetto Porsche viene chiamato a fare da sigillo. Per interessarsi seriamente a questa Turbo ci vuole invece un vero, serio patito dell'automobile e della guida veloce; idealmente un ex pilota da corsa diventato in qualche anno un agiato manager di successo, o professionista d'alto rango, che ancora si dedica a velocissimi viaggi su percorrenze medio-lunghe e tiene un taccuino dei suoi tempi sulla Bologna-Cortina. Per un simile gentleman driver d'alta classe, desideroso di acquistare un'automobile superveloce e capace di assecondarlo nelle sue voglie velocistiche con un'adeguata struttura meccanica (e che non vuole spendere 200 milioni per una Testarossa), la 944 Turbo è scelta elettiva se non addirittura d'obbligo. Le scelte alternative per un simile tipo di personaggio sono poche; vediamole. Lancia Delta HF Integrale 16V? Un missile stabile, potente e sicuro, per di più poco costoso e con discreta abitabilità. Ma al Nostro, che è programmaticamente single o tutt'al più maritato senza prole, 1'abitabilità non serve; e l'Integrale è troppo utilitaria di linea e cheap di rifiniture interne, montare il condizionatore è un dramma, e poi in fondo la trazione posteriore rimane sempre più divertente per i veri piloti. Per le stesse ragioni scartiamo anche 1'Audi Quattro, che è per di più inutilmente boriosa, costosa e terribilmente brutta. Lotus? La Elite è bella ma troppo bassa, scomoda ed irrivendibile. Inoltre le Lotus non hanno mai brillato per affidabilità meccanica; e, come diceva Ferry Porsche, "per arrivare primi bisogna per prima cosa arrivare". Parole sante; non serve a molto avere una macchina che può essere condotta dal centro di Bologna al Posta di Cortina in due ore e un quarto se poi a Pieve di Cadore si arresta in un disastroso lago d'olio. Maserati 222? Veloce, bella e (finalmente) abbastanza affidabile, ma con un'immagine legata ancora alle prime terribili Biturbo e quindi se possibile ancora più disastrosa di quella delle 924. Molto "out", in questo periodo. Alfa Romeo ES 30? Bella davanti, agghiacciante dietro, troppo vistosa per un professionista che con la sua macchina sportiva ci vuole anche andare al lavoro; stesso problema che hanno anche Ferrari 328 e Lamborghini Jalpa, che in fondo costano solo una manciata di milioni in più della 944 Turbo ed hanno prestazioni molto simili (sottolineiamo: molto simili). TVR 420 SAEC? Bellissima, velocissima, ma terrorizza i vicini con il suo look da roadster transilvanico. Alpine-Renault, per carità di Dio neanche parlarne. BMW 320is, mancano i cavalli; M3, manca il pudore. Ford Sierra Cosworth? Buona forse per correre, ma non da farcisi vedere sopra in centro. "King of the Hill" Corvette? Americanate vistose ed ingombranti, buone per i ragazzini. Giapponesi, nessuna. E così va a finire che quel famoso gentleman ha in pratica una sola alternativa alla 944 Turbo, ed è la sempiterna 911 Carrera. La quale però, con tutto il suo carisma, rimane un'automobile vecchia ormai di trent'anni, e con maniere stradali che, pur con tutto 1'immenso lavoro d'affinamento intercorso, sono sempre piuttosto sgarbate quando si arriva al limite. E questo lascia la 944 Turbo nella posizione della scelta praticamente d'obbligo. È fortemente probabile che il nostro gentleman ordini la sua Turbo con specifiche leggermente diverse da quella che vedete fotografata in queste pagine. Per prima cosa, la più importante, le gomme; su questo eccellente telaio, e su di un'automobile così modernamente aggressiva, sono d'obbligo le straordinarie Bridgestone RE 71, che la Porsche offre cortesemente come no-cost optional al posto delle orribili gomme Goodyear Eagle di serie, tanto pubblicizzate ma disastrose sul bagnato e poco piacevoli sull'asciutto, soprattutto quando si scaldano (sulla neve, detto per inciso, hanno la stessa aderenza di un paio di sci da libera; non che questo sia importante, ma tant'è). Le Bridgestone RE 71 sono i pneumatici che la Porsche ha scelto come primo equipaggiamento della sua ammiraglia, la 959; non vanno male neppure le Michelin MXX e le Pirelli P700Z, se ne trovate le misure adatte ai magnifici cerchi in lega 7 x 16 (davanti) e 9 x 16 (dietro); schivare Goodyear e Dunlop, principalmente, se si vuole estrarre il massimo dalla 944 Turbo (e rimanere vivi, che non guasta). L'interno in stoffa non è brutto, ma quello in pelle, nera naturalmente, è un must, sia perché è più bello sia perché la pelle Porsche emana un profumo esclusivo, inconfondibile, che è una gioia avere attorno a sé quando si guida. Poi il colore: questa è una piccola "Silberpfeil" da strada, quindi la 944 Turbo vuole argento, punto e basta. Una vettura corsaiola tedesca come questa non può realmente essere d'altro colore. Accessori? Ricordiamo che la Porsche produce e commercializza una propria linea di accessori originali, fatti apposta per combattere la pletora di aggeggi di qualità scadente prodotta da varie ditte per i più diversi scopi. Noi però diffideremmo di chi ordina supporti per canoe, portabiciclette, gancio traino, portapacchi ed altri orpelli del genere sulla sua 944 Turbo. Solo tollerabile, a patto che il suo uso sia limitato allo strettissimo indispensabile, il portasci; non male 1'idea di un volante un po' più sportivo a tre razze, anche se quello originale è già eccellente, mentre sono da censurare con massima energia grembiulini, sottoporta, spoiler aggiuntivi, interni in radica. Stereo? Ma sì, che diamine, e come sulle Lamborghini ci vanno i grossi Alpine e sulle Ferrari i migliori Pioneer, naturalmente su una Por¬sche ci vuole un Blaupunkt: un Bremen SQR 46, che ha un nome abbastanza tedesco per lo spirito della Porsche (ed è ottimo). Posizione di guida: ottima, come da universalmente apprezzata tradizione Porsche. Il sedile ha una conformazione perfetta, tiene benissimo, tutti i comandi cadono sotto le dita con grande naturalezza e sono ben visibili; solo la spia dei fari di profondità viene nascosta dalla corona del volante (peccato venialissimo). Il motore si avvia con la tranquilla sicurezza di un eccellente propulsore teutonico e si stabilizza ad un minimo quasi perfettamente regolare già da subito, cosa che non ci si attende da un aggeggio capace di produrre 250 cavalli. È anche silenzioso, in omaggio ad una coscienza ecologica che la Porsche ha sempre avuto (anche in tempi meno sospetti di ora, quando tutti diventano "ecologi" per guadagnarsi la simpatia delle frange estreme del khomeinismo verde). Il servosterzo aiuta moltissimo a prendere una immediata familiarità con la 944 Turbo, che ha fra l'altro una frizione di dolcezza e progressività senza pari; fatti cento metri, su questa macchina sembra di esserci nati. Visibilità: ottima. Comfort: buono, solo un poco compromesso dalla necessaria durezza delle sospensioni, il che, combinato con il fianco rigido di quelle maledette Eagle, porta ad una notevole trasmissione delle asperità del terreno al corpo del guidatore (fondoschiena, mani e orecchie). Altro problema, ma questo è senza dubbio da ricondurre alla qualità dei pneumatici,l'eccessiva sensibilità dello sterzo alle strade con solchi ed avvallamenti; come la ruota incontra un solco sull'asfalto, e si trova quindi a modificare la sua inclinazione rispetto al piano stradale, si avvertono reazioni allo sterzo che, ad elevate velocità, fanno utilizzare più strada di quanto non sarebbe consigliabile e desiderabile. Ma non crediamo che sia un difetto della macchina; con quattro belle RE71 tutto migliorerebbe. Così il nostro ideale gentiluomo, impeccabilmente vestito in giacca di cachemire e cravatta di Hermes, può senz'altro utilizzare la sua Turbo argento sin dal lunedì alle otto per andare in studio, infilandosi senza complessi nella mandria di utilitarie maleducate che bloccano le metropoli alla mattina, sicuro che, nonostante i suoi 250 cavalli, il motore non farà capricci e la Turbo gli permetterà di arrivare a destinazione senza problemi. Per tutta la settimana la 944 Turbo può fornire un sano ed onesto servizio di commuting, con discrezione, senza creare disturbo e senza sporcare le candele. Poi, il venerdì sera tardi, chiuso lo studio, un rapido salto a casa, qualche pantalone di flanella grigia e due Ballantyne di cachemire in una sacca, guanti di pelle traforata e mocassini Tod's da guida, una giacca Husky sulle spalle per buona misura, e via verso Cortina (o Gstaad, o Courmayeur, St. Anton, Wengen, a seconda di dove si trovi fidanzata, moglie e/o amici di turno). In questa condizione, con la strada che di notte è di solito relativamente sgombra, la Turbo può mostrare le zanne e fare sfoggio delle sue molte qualità. Innanzitutto, con 260 km/h di velocità massima, i noiosi tratti autostradali vengono divorati in breve tempo e nella massima sicurezza (parliamo sempre di Germania, signor Ministro); la Turbo è di una stabilità assoluta in velocità, non mostra variazione d'assetto alcuna e anche nei curvoni veloci rimane sempre piatta, composta, grazie alla rigidezza della scocca ed alle sospensioni estremamente sportive (che però trasmettono colpi e asperità stradali in quantità sin troppo avvertibile). I1 tutto in un silenzio complessivamente notevole, quasi innaturale per chi è abituato al tuonare degli 8 e 12 cilindri italiani dietro alla schiena, e che permette di apprezzare tutte le sfumature del finale della Seconda Sinfonia di Brahms, un accompagnamento sonoro perfetto per questi veloci viaggi notturni. Su per le rampe alpine, se si vuole davvero andare svelti, è necessaria una guida d'assalto, cioè motore sempre oltre i 4000 giri ed uso generoso del cambio. Questo perché il 2,5 litri della 944 tutti i suoi cavalli li ha stivati in alto, proprio da vero turbo sportivo (una conseguenza in parte dell'adozione di un turbocompressore di maggiori dimensioni di quello montato sul modello da 220 cavalli), e attorno ai 3000 ha un buco di potenza che sembra la fossa delle Marianne. Se maldestramente vi ci trovate dentro all'uscita di una curva e non scalate subito una marcia, a venirne fuori col solo acceleratore ci mettete il tempo di essere sorpassati dai furgoncini Fiat 850. Invece, tenendo sempre in coppia il motore, col contagiri fra 4000 e 6000 e la lancetta della pressione di sovralimentazione fra 1.2 e 1.8, la progressione della Turbo è entusiasmante; anche perché lo sterzo è preciso, leggero e diretto nella migliore tradizione della Porsche, con un servosterzo realmente da favola tanto è ben calibrato, e la ripartizione dei pesi ideale (cambio al retrotreno, non dimentichiamolo) dà al telaio un bilanciamento strabiliante, molto vicino alla perfezione. È anche un telaio di ottimo carattere, non scontroso, che si lascia conoscere volentieri ed accetta le provocazioni incassando con souplesse, perdonando gli eccessi ed avvisando con cura quando si arriva davvero al limite. I freni, ereditati come si è detto dalla 928 S4, sono straordinari: potenti, con molta modulabilità e nessun cenno di affaticamento (questo non è essenziale per il gentiluomo che sta salendo da Milano a Gstaad, ma ha la sua importanza per quello che sta scendendo da Cortina verso Vittorio Veneto); inoltre, sono controllati da un eccellente impianto ABS dell'ultima generazione che, a nostro giudizio, non fa mai male su di un'automobile destinata all'uso stradale. I1 tratto più importante della 944 Turbo risiede proprio nella padronanza della strada che essa, con le sue molte qualità, porta in dote al guidatore esperto. Il fatto di non essere nella categoria delle sportive "estreme" (Countach, Testarossa), se fa perdere una manciata di chilometri orari in autostrada, si accompagna però ad una compattezza che dà molti e notevoli vantaggi sul fronte dell'agilità, della comodità d'uso, della versatilità. Potente, agile e compatta: una ricetta perfetta per questo efficientissimo attrezzo da velocisti, permeato dentro e fuori da una professionalità tutta Porsche che non fa rimpiangere più tanto le più spettacolari GT italiane. È un po' come paragonare la USS Harry Truman ad un incrociatore lanciamissili della classe "Ticonderoga"; la prima è più impressionante, grande, costosa, imponente ed ha un carico bellico mostruoso, con potenzialità militari infinite. Ma il secondo, più agile, veloce e sofisticato, è il vero padrone del teatro quando dai compiti di difesa si passa all'azione militare classica. (cioè alla veloce guerra d'aggressione). A noi piace di più il Ticonderoga della Truman; dev'essere per questo che ci piace tanto la 944 Turbo. Dopo aver provato molto a lungo questa definitiva evoluzione della 944, ci siamo sorpresi a desiderarla molto fortemente. Essa è tutto quello che deve essere un'automobile sportiva di razza: potente, veloce, stabile, ben educata ed ancor meglio frenata, con un pedigree impeccabile ed un marchio prestigioso. Se il suo attuale prezzo è più elevato di quello di una 911, e questo ne penalizza indubbiamente le vendite, noi però crediamo che in termini prestazionali essa giustifichi questa spesa aggiuntiva; il fatto che le sue vendite siano tanto inferiori a quelle delle 911 non può evitare di farci baluginare, in un angolo del cervello, un sospetto di snobismo da parte del cliente Porsche, che ormai trova sin troppo confortevole la scelta classica dell'immortale modello a motore posteriore e nemmeno si cura di approfondire le sue conoscenze di questo formidabile missile tascabile a motore anteriore. Noi, che pure abbiamo da sempre una dichiarata propensione per le GT italiane a motore posteriore, la troviamo una vera chicca. E, tutto sommato, la compreremmo molto volentieri. Se solo si trovasse la maniera di abbattere quella maledetta IVA del 38%, quanto sarebbe più ragionevole parlare di questa automobile... Stefano Pasini Non essere di moda significa non passare mai di moda! Tessera PiMania n° 1334.
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Corrado (kitt)
Utente registrato Username: kitt
Messaggio numero: 208 Registrato: 10-2007

| Inviato il venerdì 05 settembre 2008 - 01:34: |
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E' bello leggere queste cose sembrava Renzo Barbieri nel Manuale del Playboy o ne Il Paninaro. E come sarebbe ancora tutto più bello se potesse essere ancora tutto così... |
   
Fabio C. (joker944ts)
Nuovo utente (in prova) Username: joker944ts
Messaggio numero: 5 Registrato: 09-2008
| Inviato il venerdì 05 settembre 2008 - 08:42: |
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Fantastico!!  |
   
Francesco R (bebbo)
Utente registrato Username: bebbo
Messaggio numero: 63 Registrato: 03-2008
| Inviato il venerdì 05 settembre 2008 - 13:21: |
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me lo sono letto ieri sera alle 2 e non avevo la fantasia di rispondere! Che bell'articolo, leggerlo fa sentire ulteriormente fieri di essere dei felici possessori di queste magnifiche automobili! ( troppi aggettivi vero :P) |
   
Stefano S. (bissoboa)
Utente registrato Username: bissoboa
Messaggio numero: 40 Registrato: 05-2008

| Inviato il venerdì 05 settembre 2008 - 23:16: |
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Eccezionale questa recensione, Alessandro!! Pensa che in certi punti ritrovo praticamente gli stessi pensieri che avevo maturato anche io appassionandomi e cercando di immaginarla... Grazie!  |
   
Alessio Rosati (direttoreskinner)
Utente registrato Username: direttoreskinner
Messaggio numero: 45 Registrato: 06-2007

| Inviato il sabato 06 settembre 2008 - 02:04: |
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Che spettacolo questo articolo, complimenti enormi a chi l'ha scritto e a chi l'ha trascritto! Basta voglio la TURBO anche io!! (ovviamente da affiancare alla già aspirata)  La mia Porsche preferita? Ovvio, tutte quelle che iniziano con "3" con "9" e con "C"!
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massimo (max944)
Utente registrato Username: max944
Messaggio numero: 112 Registrato: 03-2005
| Inviato il sabato 06 settembre 2008 - 14:44: |
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io trasformo la mia 2.5 aspirata in turbo.. |
   
ANDREA LUDO (ludo924)
Utente esperto Username: ludo924
Messaggio numero: 893 Registrato: 10-2007

| Inviato il sabato 06 settembre 2008 - 15:06: |
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Mitico!!! Si vede che erano gli anni 80/90! Che bella la 944 turbo! Porsche auto di grande libidine!
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Stefano S. (bissoboa)
Utente registrato Username: bissoboa
Messaggio numero: 43 Registrato: 05-2008

| Inviato il domenica 07 settembre 2008 - 17:21: |
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citazione da altro messaggio:Poi, il venerdì sera tardi, chiuso lo studio, un rapido salto a casa, qualche pantalone di flanella grigia e due Ballantyne di cachemire in una sacca, guanti di pelle traforata e ...
Qualcuno di voi ce li ha i guantini? Figo... |
   
mario f. (thedoc)
Utente registrato Username: thedoc
Messaggio numero: 255 Registrato: 03-2008

| Inviato il lunedì 08 settembre 2008 - 17:41: |
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citazione da altro messaggio:Qualcuno di voi ce li ha i guantini?
non ancora, ....ma li sto cercando. E tra breve sarà il mio compleanno... tessera PiMania 1311
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ANDREA LUDO (ludo924)
Utente esperto Username: ludo924
Messaggio numero: 898 Registrato: 10-2007

| Inviato il lunedì 08 settembre 2008 - 17:52: |
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citazione da altro messaggio:Così il nostro ideale gentiluomo, impeccabilmente vestito in giacca di cachemire e cravatta di Hermes, può senz'altro utilizzare la sua Turbo argento sin dal lunedì alle otto per andare in studio, infilandosi senza complessi nella mandria di utilitarie maleducate che bloccano le metropoli alla mattina, sicuro che, nonostante i suoi 250 cavalli, il motore non farà capricci e la Turbo gli permetterà di arrivare a destinazione senza problemi. Per tutta la settimana la 944 Turbo può fornire un sano ed onesto servizio di commuting, con discrezione, senza creare disturbo e senza sporcare le candele. Poi, il venerdì sera tardi, chiuso lo studio, un rapido salto a casa, qualche pantalone di flanella grigia e due Ballantyne di cachemire in una sacca, guanti di pelle traforata e mocassini Tod's da guida, una giacca Husky sulle spalle per buona misura, e via verso Cortina (o Gstaad, o Courmayeur, St. Anton, Wengen, a seconda di dove si trovi fidanzata, moglie e/o amici di turno). In questa condizione, con la strada che di notte è di solito relativamente sgombra, la Turbo può mostrare le zanne e fare sfoggio delle sue molte qualità. Innanzitutto, con 260 km/h di velocità massima, i noiosi tratti autostradali vengono divorati in breve tempo e nella massima sicurezza
Questa parte mi da una libidine pazzesca! Porsche auto di grande libidine!
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Riccardo V. (fidia)
Moderatore Username: fidia
Messaggio numero: 3090 Registrato: 11-2006

| Inviato il lunedì 08 settembre 2008 - 18:31: |
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Grazie Alex, bel contributo. Ho però ravvisato la presenza di alcuni passaggi davvero ingenerosi nei riguardi della 924... ad esempio:
citazione da altro messaggio:E c'è ancora chi dice che queste sono le "piccole" Porsche... In effetti, il problema di questa ultima 944 Turbo è essenzialmente d'immagine. Se non ci fossero alle sue spalle progenitrici scomode e povere quali le migliaia di brutte 924 che infestano il mercato dell'usato di bassa lega, con le quali la famiglia 944 ha una innegabile rassomiglianza esteriore, questa Turbo avrebbe una sua molto superiore dignità e desiderabilità.
Tessera N° 1031
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Ric968 (ric968)
Porschista attivo Username: ric968
Messaggio numero: 2796 Registrato: 11-2006

| Inviato il lunedì 08 settembre 2008 - 19:12: |
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ben rientrato Riccardo! (p.s.: sono perfettamente d'accordo con te..)
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Patrizio G. (obiwanwrc)
Moderatore Username: obiwanwrc
Messaggio numero: 5004 Registrato: 06-2006

| Inviato il lunedì 08 settembre 2008 - 20:24: |
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Quella di Pasini è un'opinione, come tante altre. Inutile esaltarsi quando parla bene del proprio mezzo, così com'è ancora più inutile appuntare quando ne parla male. IMHO (e sono d'accordo con Ric [Fidia]) Socio PiMania n° 609 - Capo Patacca© "Ringrazia che l'ignoranza non è un reato, ma se vado al governo io..." (bagnino del Bagno Roma, Milano Marittima, 2008)
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Alex968 (alex968)
Utente registrato Username: alex968
Messaggio numero: 60 Registrato: 11-2007

| Inviato il lunedì 08 settembre 2008 - 20:24: |
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Riccardo, in effetti il buon Pasini ha inquadrato senza mezzi termini la sua poca considerazione per la 924, ma non dobbiamo dimenticare che la Porsche ha sfruttato quella linea per vent'anni. Edizione dopo edizione ne ha rivisto e rifinito i particolari, cosa che peraltro ha fatto in maniera esemplare pure con la 911, ma la somiglianza con quella che era definita la Porsche dei poveri c'è eccome. Nell'immaginario collettivo (e quindi escludo i sentimenti di noi possessori appassionati di queste auto), le 924 hanno sempre significato il vorrei ma non posso, la versione economica e bruttina della Porsche se paragonata alla 911. Quindi non biasimo Pasini quando dice che una persona che spende 100 milioni per una Porsche vuole pure lo status che il marchio rappresenta. Questo è stato il grandissimo difetto delle transaxle 4 cilindri, e non lo dico io, lo dicono i numeri. Il flop di vendite soprattutto degli ultimi modelli mica è da imputare alla meccanica scadente o alla poca affidabilita o alle scarse prestazioni... Il motivo è l'immagine che queste auto hanno sempre avuto. Se per esempio nel 1981 la 944 fosse nata con una linea del tutto nuova non staremmo neanche qua a discutere. Purtroppo l'apparenza ha la sua importanza, soprattutto quando si parla di auto sportive e costose, dove l'acquisto di simili oggetti è per molti il trofeo per "essere arrivati". E sul proverbio: -CHI HA IL PANE NON HA I DENTI- potremmo scrivere una enciclopedia! Detto questo, il telaio ventennale derivato dalla 924 è micidiale, lo schema meccanico pure, ma vallo a spiegare a chi non se ne intende. Questo ora come ora è il pregio maggiore di queste auto. Solo noi le conosciamo fino in fondo, l'acquisto è una scelta di understatement e ci godiamo tra le migliori Porsche di tutti i tempi quando quasi nessuno lo immagina. Ma in fin dei conti è meglio così, mica dobbiamo scriverlo sui muri che la nostra donna è brava a letto! Non essere di moda significa non passare mai di moda! Tessera PiMania n° 1334.
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Riccardo V. (fidia)
Moderatore Username: fidia
Messaggio numero: 3096 Registrato: 11-2006

| Inviato il lunedì 08 settembre 2008 - 20:57: |
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Si tratta indubbiamente di opinioni personali (tutte rispettabili), dissento solo su alcune considerazioni (inutile specificare che si tratta di un mio parere soggettivo). Non concordo affatto nel definire la linea della 924 "pulita fino all'asetticità" o più semplicemente "brutta" (parliamo di un progetto di metà anni '70), inoltre mi sembra un tantino esagerato considerare le 924 (nel 1989, anno della pubblicazione) delle vetture che "infestano il mercato dell'usato di bassa lega". Tutto qui. P.S. Non avendo mai posseduto una 924 non credo che il mio parere possa considerarsi di parte. Tessera N° 1031
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David B. (benedix)
Utente registrato Username: benedix
Messaggio numero: 373 Registrato: 05-2005

| Inviato il lunedì 08 settembre 2008 - 23:35: |
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citazione da altro messaggio:È un po' come paragonare la USS Harry Truman ad un incrociatore lanciamissili della classe "Ticonderoga"; la prima è più impressionante, grande, costosa, imponente ed ha un carico bellico mostruoso, con potenzialità militari infinite. Ma il secondo, più agile, veloce e sofisticato, è il vero padrone del teatro quando dai compiti di difesa si passa all'azione militare classica. (cioè alla veloce guerra d'aggressione). A noi piace di più il Ticonderoga della Truman; dev'essere per questo che ci piace tanto la 944 Turbo.
QUOOTOOOO!!!! So cosa vuol dire e condivido perche' e' davvero cosi'!! Benedix "Design follows function." (F.A. Porsche)
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Rob1lyn (rob1lynporsche)
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Messaggio numero: 44 Registrato: 09-2006

| Inviato il martedì 09 settembre 2008 - 21:49: |
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Leggendo l'articolo,non posso fare altro che confermare le emozioni messe per iscritto.ovviamente quando si scrive un'alrticolo si tende sempre a gonfiare ed andare oltre l'essenziale,ma in fondo a noi possessori della 944,si specchia molto quell'articolo al nostro sentimento per la 944.lavorando da poco in un officina di restauro e rinfresco interni auto,ho avuto l'enorme piacere di mettere mani e smantellare molte auto,tra cui:una ROLLS ROYCE,VARIE JAGUAR,una MASERATI BITURBO,UNA FERRARI MONDIAL ECC.per quest'ultime posso confermare che non hanno la stessa accortezza costruttiva e raffinatezza nella costruzione ed i materiali a mio parere non dello stesso livello,un pò meno peggio per la biturbo i materiali non sono male,ma è troppo squadrata e poco particolare.ma resta comunque una macchina che mi attrae.ovviamente non ho potuto resistere alla tentazione di guidarle entrambe,ed essendo che l'officina si trova in una strada che porta dal paese al borgo,ho avuto il piacere di provarle a strada libera.la mondial ti fà capire subito che è una estrema,molto rumorosa reattiva e cattiva in accelerazione....mi dava però la senzazione che il bilanciamento del peso non raggiunge la perfezione,leggera in accelerazione sull'anteriore(ma non mi sembra strano....)e la troppo reattività se non ben controllata diventa pericolosa,il motore è grintosissimo,"sculetta" anche in quarta.nel complesso non si può fare una passeggata tranquilla con quella macchina,ne esci con le orecchie che fisciano,con la schiena e mani braccie stanche,il calore che fuori usciva dal motore mi dava l'immaginazione che potesse fondersi da un momento all'altro(ma ovviamente è stata solo un'immagianazione...). La BITURBO cabrio,l'ho guidata in maniera meno aggrssiva,il motore mi ha dato qualche emozione in meno del previsto,poca coppia ai bassi,non ti permette l'eccezzione di fare qualche fanatico testacoda in accelerazione,ma allunga tanto quando le turbine entrano in funzione.scomoda,e con poca emozione alla guida.nulla da aggiungere la 944 è la mia preferita,anche se possiedo una semplice 16 ventler...ho avuto il piacere di salire in una turbo s,ma era stata megalomanemente manomessa in meccanica e motore,con quasi 500 cavalli ed una velocità al rullo di 287 km/h.su strada era semplicemente un proiettile che partiva di colpo in modo devastante,ci ho capito ben poco....esagerata.vorrei avere il piacere di provare la 944 turbo s,guidandola con le mie mani,e magari tra qualche tempo,acquistarne un'esemplare.spero di restaurare presto gli interni di una 944 turbo s  Spero che ritorni presto l'era del cinghiale bianco senza rinunciare alle transaxle senza elettronica!
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Corrado (kitt)
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Messaggio numero: 215 Registrato: 10-2007

| Inviato il mercoledì 10 settembre 2008 - 13:07: |
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Azz una 944 con 500 CV? Direi quasi da record e mi sembrano persino pochi 287 km (forse non hanno cambiato i rapporti, ma con 500 CV credo sarebbe un suicidio non cambiare interamente la trasmissione che andrebbe in briciole). Dicci qualcosa in più della tua S (emplice) come va? Io sinceramente non sono tanto dell'idea che la S sia Semplice così come sono ingenerose le impressioni di strada date dai giornali e commenti dell'epoca. Su quattroruote la provavano assieme ad una turbo (come se fosse possibile accomunare le prestazioni di un sovralimentato ad un 16V di uguale cubatura). L'unico dato negativo della S è l'accelerazione da 0 a 100 che per via di una combinazione particolare necessita l'inserimento della 3 ° marcia per arrivare ai 100 mentre la turbo ci arriva agevolmente in 2°. Infatti prove simili condotte da 0-60 mph (96kmh) dove non è necessario inserire la 3 non danno distacchi così pesanti come nella 100kmh (sarà che in inghilterra la sapevano tirare meglio la S questo non lo so, però effettivamente dal grafico a 96 devi passare in terza ed un cambio non lo fai in millisecondi). Anche per quanto riguarda la velocità di punta parliamo di una decina di km di differenza (abbastanza ma non un abisso.) Se dovessi dire la mia la S non è per niente semplice. Ho un'impressione completamente opposta a quello che si dice sulla pigrizia del motore ai bassi. Io la trovo buona invece proprio sotto coppia, basta accelerare un pò e senti già una buona ripresa. Un pò liscia prima di arrivare in coppia e poi la differenza la senti solo se la vuoi tirare, ma molto in alto, meglio così la usi tutti i giorni e consumi di meno. Quindi buona ai bassi, neutra ai medi, buona sugli alti. Ovviamente il turbo è insostituibile se si vuole il massimo. |
   
ANDREA LUDO (ludo924)
Utente esperto Username: ludo924
Messaggio numero: 900 Registrato: 10-2007

| Inviato il mercoledì 10 settembre 2008 - 13:27: |
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Credo che in automobili del genere ci siano così tanti fattori così tante sfumature che sia impossibile per un tester (che è sicuramente influenzato da gusti personali)decretare quale sia migliore o la più godibile. Porsche auto di grande libidine!
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Rob1lyn (rob1lynporsche)
Utente registrato Username: rob1lynporsche
Messaggio numero: 47 Registrato: 09-2006

| Inviato il mercoledì 10 settembre 2008 - 21:34: |
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Ho la 944 da quasi 2 anni,ed ho avuto il triste periodo di quasi un anno e mezzo di ferma.postai parecchie volte sul problema elettrico che mi dava.sospettavo schiocchezze,mentre in realta mi ha completamente ricablato l'impianto elettrico,saldato il circuito allarme fuso,cambiato il sensore asse a camme e sostituito la centralina motronic.l'ho uscita si e nò un mese fà del meccanico,ed adesso è ferma dal carrozziere per farla riverniciare completamente,per questo non ho avuto il piacere di testarla per bene.le sospensioni mi sembrano un tantino stradali e morbide,il motore,forse dovuto al fatto che è collegato il servo sterzo,è poco cattivo ed un pò troppo morbido,la terza mi piace,alluga un casino.sono prove che devo ritestare,appena faccio la messa a punta e tolgo quello stupido filtro diretto che ho inserito(forse è proprio lui che la strozza).la mia ex 8 valvole mi sembrava più cattiva,più corta,ed aveva una prograssione in quinta davvero notevole,al contrario della 16v che in quinta non mi ha dato soddisfazioni.sono prove fatte a casaccio visto che non l'ho ancora guidata carburata a dovere. Spero che ritorni presto l'era del cinghiale bianco senza rinunciare alle transaxle senza elettronica!
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