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Mario (limited)
Porschista attivo Username: limited
Messaggio numero: 2242 Registrato: 09-2006

| Inviato il lunedì 07 aprile 2008 - 15:39: |
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Ieri mi sono visto "Il caso Thomas Crawford", veramente un bel film che consiglio a tutti la visione. La cosa che più mi ha colpito è la presenza di vari modelli Porsche compresa la mitica GT, secondo me, qualche contributo lo devono aver dato http://it.youtube.com/watch?v=HKPOna0JSZ0 No Limited...No Gain! (Tessera 946)
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Andrea D. (dobermann)
Utente esperto Username: dobermann
Messaggio numero: 513 Registrato: 02-2007

| Inviato il lunedì 07 aprile 2008 - 15:45: |
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Mario se posso consigliarti guarda anche la versione originale con Steve McQueen. Bye "Scuoti e cuoci!" Tessera Pmania numero 1164
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Mario (limited)
Porschista attivo Username: limited
Messaggio numero: 2243 Registrato: 09-2006

| Inviato il lunedì 07 aprile 2008 - 16:04: |
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non sapevo che esisteva una versione originale, ma anche in quel caso era presente Porsche dell'epoca? No Limited...No Gain! (Tessera 946)
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Massimo Rumore (maximumnoise)
PorscheManiaco vero !! Username: maximumnoise
Messaggio numero: 3723 Registrato: 06-2003

| Inviato il lunedì 07 aprile 2008 - 16:26: |
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citazione da altro messaggio:Mario se posso consigliarti guarda anche la versione originale con Steve McQueen.
che si chiamava "Il caso Thomas Crown" e che non c'entra nulla!
citazione da altro messaggio:da http://www.filmscoop.it/cgi-bin/recensioni/ilcasothomascrawford.asp ...Quindi se il titolo originale del film è Frattura e se il suo protagonista si chiama Theodor, perché in Italia questa pellicola è stata intitolata "Il Caso Thomas Crawford"? Ora si deve ammettere che non è sempre cosa facile andare ad esaminare gli insidiosi meandri cerebrali (non troppo dissimili a semplici gangli nervosi) delle eminenze grigie che amministrano la Distribuzione cinematografica italiana, tuttavia in questo caso non sembra così difficile risalire alle cause di questa scelta. Il titolo imposto dalla Distribuzione ha un'assonanza evidente con celeberrimo film della fine degli anni sessanta: "Il Caso Thomas Crown" ("The Thomas Crown Affair", 1968). Si tratta di una pellicola ormai datata e da molti dimenticata, ma è anche un film che all'epoca riscosse un enorme successo e che poco meno di dieci anni fa ha avuto un remake: "Gioco a due" ("The Thomas Crown Affair", 1999), cui paradossalmente ed inspiegabilmente, ancora una volta fu cambiato il titolo. Appare evidente che la Distribuzione, probabilmente poco fiduciosa nelle sorti del film, ha preferito affibbiargli un titolo che fosse di maggior richiamo anche se solo sotto un profilo evocativo della memoria. E questo si sposerebbe anche bene con il fatto che l'uscita del film nelle sale italiane è stata posticipata di vari mesi. Se vi fossero altre ragioni latenti per questo cambiamento di titolo, in questa sede non ne siamo a conoscenza, ma, anche se vi fossero, si reputa che sarebbe stato opportuno mantenere il titolo originale. Infatti il titolo "Il Caso Thomas Crawford" e il conseguente mutamento del nome del protagonista, ha in un certo senso denaturato quest'opera, spogliandola della propria coerenza intrinseca, che è anche la sua caratteristica principale e più pregevole. Perché ci si offende tanto per un cambiamento di nome? Per il semplice fatto che, quando un autore costruisce la propria opera curandone anche i dettagli più insignificanti, si reca torto ed offesa tanto a questi quanto al pubblico, che non ha l'occasione di cogliere il gioco cui l'autore lo ha invitato. Forse è inutile dire che tutti i nome che compaiono durante le scene del film, come ad esempio i nomi sui fascicoli di alcuni procedimenti, o quelli di alcuni giudici sono in realtà i nomi di varie persone del cast tecnico del film...O forse non è inutile dirlo...Chissà? Fatto sta che questo film è costruito come un gioco, con quella stessa meticolosa precisione di quegli affascinanti marchingegni che il protagonista si diletta a costruire (e che nella realtà sono opere "cinetiche" dall'artista tedesco Mark Bischof). Trattandosi anche di un film appartenete al cosiddetto genere del Legal Thriller, ma anche di un'opera densissima di citazioni letterarie quasi mai spiegate, in questa sede si reputa assai grave andare a denaturarne lo script alterando senza giusta causa le parole che la compongono e che sono state scelte con evidente cura dagli autori.
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Andrea D. (dobermann)
Utente esperto Username: dobermann
Messaggio numero: 514 Registrato: 02-2007

| Inviato il lunedì 07 aprile 2008 - 16:48: |
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Chiedo venia per la svista. Bravo Max, la prossima volta starò più attento, ma il Caso Thomas Crown è davvero bello... "Scuoti e cuoci!" Tessera Pmania numero 1164
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Andrea A (andrew)
Utente registrato Username: andrew
Messaggio numero: 480 Registrato: 05-2005
| Inviato il lunedì 07 aprile 2008 - 17:04: |
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Belli entrambi i film. Ne "Il caso Thomas Crawford", direi fedele il boato del V10 all'interno dell'hangar, nonchè il fatto che salga di giri in un attimo. |
   
Tim (959)
Utente registrato Username: 959
Messaggio numero: 459 Registrato: 06-2005

| Inviato il lunedì 07 aprile 2008 - 19:11: |
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Frugando qua e la' ho trovato un film, The last Chase", la cui trama e' decisamente banale la fattura a dir poco oscena ma che Porscheisticamente parlando credo sia meritevole. Trattasi infatti della fuga di una 917/10 attraverso gli stati uniti http://www.youtube.com/watch?v=qZPrmf-5tmA Qualcuno lo ha visto, sa come procurarselo ? "Porsche - nient'altro" Tom Cruise in "Risky Business"
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