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Pier Paolo Garofalo (garo)
Utente registrato Username: garo
Messaggio numero: 450 Registrato: 12-2002
| Inviato il mercoledì 08 febbraio 2006 - 19:01: |
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Cari amici, di seguito un annuncio d'agenzia sul ddl Magnalbò, comunemente noto come "legge salva 500". Già il titolo è deviante, poichè dietro le norme per far circolare le "under 1.000" (trovo il fatto odiosamente antidemocratico alla rovescia e senza troppe valide motivazioni tecniche). Ma dietro si cela un complesso di norme destinato a incidere profondamente sulla vita e la gestione delel auto storiche in genere. Scusandomi coi Guru se ho postato in questa area (scegliete voi se è meglio spostare il 3d) prego chi è informato di fare una brevissima disamina degli effetti della suddetta legge. Grazie e saluti! AUTO STORICHE: SALVA LA «FIAT 500» DISCO VERDE DA SENATO A DDL = (AGI) - Roma, 8 feb. - La mitica Fiat 500, chi non ne ha avuta una, con almeno 25 anni di età, potrà non finire la sua onorata carriera allo «sfascio» ma continuare a circolare liberamente anche nelle aree riservate alla «sorelle» contemporanee, le auto catalitiche. La Commissione Trasporti del Senato oggi ha votato, con larga maggioranza il ddl S 2575 sul riassetto dell'automobilismo storico italiano, noto come 'legge salva 500'. Lo annuncia il sen. Luciano Magnalbò, vicepresidente del gruppo di Alleanza Nazionale e primo firmatario del ddl. «Esprimo soddisfazione per questo voto che riconosce le auto storiche. Si tratta di un passo importante poichè con il voto di oggi tutto il lavoro svolto non andrà perduto, nella prossima legislatura, con la ripresa dei lavori parlamentari il ddl, che ha riscontrato un'ampia convergenza da parte di quasi tutte le forze politiche, potrà seguire un iter abbreviato e divenire legge in tempi brevissimi. La norma -continua- consente alle auto storiche di cilindrata inferiore ai mille cc, come la mitica Fiat 500, con almeno 25 anni di età, la possibilità di evitare la rottamazione e di circolare nelle aree riservate alle vetture catalitiche. Ulteriori vantaggi riguardano l'esenzione dalla tassa di proprietà e le riduzioni di prezzo nelle compravendite. Credo -conclude Magnalbò- che il voto di oggi rappresenti un segnale importante di attenzione nei confronti del mondo degli amatori e collezionisti e una forma di riconoscimento e di tutela verso il settore dell'automobilismo storico che è parte fondamentale del nostro patrimonio culturale. |
   
Enrico (erry)
Utente registrato Username: erry
Messaggio numero: 243 Registrato: 01-2005

| Inviato il mercoledì 08 febbraio 2006 - 19:11: |
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Scusa ma non ho capito: se possiedo una vettura con cilindrata superiore a 1000cm3, tutto rimane come adesso?Non cambia niente? ciao Enrico Quando uno corre vive e tutto quello che fa prima o dopo, è solo attesa.
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giorgio.de (giorgiomiura)
Utente registrato Username: giorgiomiura
Messaggio numero: 85 Registrato: 12-2005

| Inviato il mercoledì 08 febbraio 2006 - 19:49: |
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Esatto, questa legge (se passerà) creerà ancora piu confusione e scontenti di prima. Cosi almeno la vedo io!!!
..giorgio.de "Circolo domatori 3.3 Turbo - Socio 773"
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Claudio Tax53 (tax53)
Utente registrato Username: tax53
Messaggio numero: 194 Registrato: 09-2003

| Inviato il mercoledì 08 febbraio 2006 - 20:02: |
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Pensate che intelligenza, qualificare una vettura storica dalla cilindrata..........pazzesco La Porsche è uno stile non una moda.
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Roberto P (robinson)
Utente registrato Username: robinson
Messaggio numero: 108 Registrato: 09-2003

| Inviato il mercoledì 08 febbraio 2006 - 20:59: |
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Magnalbò, complimenti per la trasmissione! 911: like your own portable amusement park
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Massimo Rumore (maximumnoise)
Porschista attivo Username: maximumnoise
Messaggio numero: 1621 Registrato: 06-2003

| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 10:15: |
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e tutto questo, ricordate, per "togliere la sedia" all'ASI... e così si arriverà anche ad avere sicuramente dei "club finti", con potestà di certificazione, che faranno circolare rottami indegni per far un po' di cassa... e come sempre: "si stava meglio quando si stava peggio"
 "Era nuova di zecca, aveva l'odore delle macchine nuove. Che e' poi il miglior profumo del mondo, a parte quello di donna". George LeBay in Christine - La macchina infernale
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Lorenzo (lorenzo)
PorscheManiaco vero !! Username: lorenzo
Messaggio numero: 1383 Registrato: 04-2002

| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 12:23: |
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Beh, aspettiamo di leggere il testo integrale del provvedimento prima di battezzarne la bontà o il fallimento. Ricordo che il disegno di legge riguardava TUTTE le auto storiche mentre la questione della cilindrata era limitata alla possibilità circolazione nei centri storici in deroga alle limitazioni al traffico. Lorenzo "Drive it like You stole it"
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Patac-Cappe (dj_cappe)
Porschista attivo Username: dj_cappe
Messaggio numero: 1648 Registrato: 01-2003

| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 15:26: |
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Anch'io ero tentato di rispondere a botta calda con un "mavaff..", tuttavia penso come Lorenzo, bisogna leggere tutto fino in fondo, discuterlo, e poi giudicare. Adesso non ho elementi per formulare un giudizio o pensiero, per cui mi metto buono buono in attesa di interventi più qualificati dei miei. Certo è che più passa il tempo, e più diventa dura andare avanti.. The Prince of Patacca© Porsche 924 2000cc GrunViper MY76 - "The Frog" Dominator - Tessera PiMania n. xxx
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Pier Paolo Garofalo (garo)
Utente registrato Username: garo
Messaggio numero: 452 Registrato: 12-2002
| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 19:01: |
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Ragazzi, non vorrei dire baggianate ma è alle porte una vera svolta nel mondo delle autostoriche, o meglio in come lo Stato considera le auto storiche (es: anni per l'anzianità, controlli, iscrizione Asi o quel che è, etc). La filosofia dovrebbe essere: controlli più severi e quindi scrematura, ma maggiori agevolazioni o comunque almeno più certezza nelle stesse, il tutto salvo la spada di Damocle dell'inquinamento). Giuliano, che me accennava, ne dovrebbe sapere di più ma non vorrei essermi confuso. Ciao a tutti! |
   
giorgio.de (giorgiomiura)
Utente registrato Username: giorgiomiura
Messaggio numero: 92 Registrato: 12-2005

| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 19:24: |
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Mah...io la vedo moooolto nera anche perchè tutti adesso ci vogliono mangiare sopra. Prima era perfetto, ti iscrivevi al tuo club, pagavi la tassa d'iscrizione e se volevi in aggiunta anche quella dell'ASI, che costava poche decine di migliaia di Lire, ti veniva recapitato la rivista "La Manovella" che poi non è nemmeno tanto male...se volevi richiedevi la tua targa e tutto andava "quasi" alla perfezione. L'unica cosa per certo è che ora hanno immesso , e continuano farlo, un sacco di rottami per strada. Non voglio nemmeno dire: grazie Magnalbò perchè sono convinto che gli è sfuggita la situazione dalle mani!!! "Circolo domatori 3.3 Turbo - Socio 773"
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Giuliano T. (giuliano)
Moderatore Username: giuliano
Messaggio numero: 6273 Registrato: 04-2002

| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 20:43: |
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Credo che la "Magnalbò" sia invece veramente ancora in alto mare. Anzi non esiste proprio più in quanto con la nuova legislatura sarà ripresentata da capo e, verosimilmente, prenderaà il nome da un diverso parlamentare... La commissione ha approvato, ma il provvedimento è decaduto... come dire "operazione riuscita, malato deceduto !". Ecco il contenuto di un comunicato stampa di AAVS, che leggeremo tra qualche giorno sulle riviste del nostro settore: LEGGE MAGNALBO’: PER FORTUNA, NULLA DI FATTO ! Lo scorso 11 febbraio, con lo scioglimento delle Camere, si è conclusa la XIV Legislatura. Due giorni prima ha chiuso i suoi lavori la Commissione VIII del Senato, approvando in sede referente quella che per semplicità, ma impropriamente, è stata chiamata Legge Magnalbò. Non si è giunti in tempo per l’esame dell’aula e per il passaggio alla Camera dei Deputati, impedendo così l’emanazione del provvedimento. Si consuma così, per la seconda volta, una beffa ai danni degli appassionati di veicoli storici. Di tutti gli appassionati, si badi bene, anche di quelli – peraltro in numero sempre minore – che concordano con il giudizio di chi ha definito questa legge “disdicevole”. Per comprendere perché si può parlare di beffa ai danni di tutti, e non solo dei promotori, è opportuno fare un’attenta analisi dei contenuti della proposta di legge e delle responsabilità che hanno portato a questo stop non preventivato. Con grande lungimiranza, ancora nel lontano 1998, i fondatori dell’Associazione Amatori Veicoli Storici A.A.V.S. si erano allarmati per l’impatto che le Direttive della Commissione Europea sulla qualità dell’aria avrebbero inevitabilmente avuto sulla libertà di circolazione dei veicoli non catalizzati, e quindi dei veicoli storici. Constatata la totale indifferenza degli enti istituzionalmente preposti alla difesa del movimento, A.A.V.S. decideva di prendere autonomamente l’iniziativa. Si è studiata così una serie di proposte di modifica al Codice della Strada che sono state illustrate, peraltro senza seguito, al Ministro dei Trasporti in persona. Ulteriori contatti con membri del Parlamento hanno convinto i responsabili dell’Associazione a seguire la strada maestra, predisporre cioè un Disegno di Legge di modifica al Codice della Strada. Quali sono i principali risultati che ci si attendeva dall’approvazione di questo Ddl e degli altri ad esso correlati ? Il primo, irrinunciabile, la regolamentazione della libertà di circolazione in deroga ai divieti per i veicoli non catalizzati. Il secondo, una corretta definizione di veicolo storico, fatta in base a criteri oggettivi (vetustà) e che non contempli l’obbligo di associazione ad alcun ente privato. Il terzo, l’identificazione dei veicoli beneficiari di deroghe ai divieti di circolazione attraverso l’applicazione di una targa “H” Il quarto, la revisione periodica ogni quattro anni, in considerazione dell’esigua percorrenza annua di tale tipo di veicoli. Infine, come corollario, alcune agevolazioni di carattere fiscale, legate esclusivamente alla vetustà del veicolo e non correlate alle sue eventuali caratteristiche di storicità o, peggio ancora, all’appartenenza del proprietario a Club o associazioni private. Come si vede è difficile non concordare con gli obiettivi di questo progetto. Prova ne sia che, con il passare del tempo, è aumentato il numero di persone che hanno tentato di attribuirsene la paternità. Cerchiamo ora di identificare le cause del mancato raggiungimento di questi obiettivi. La causa prima va fatta risalire ai tempi lunghi della politica. Questi sono stati ulteriormente dilatati da una serie di interventi da parte di alcune associazioni e perfino di singoli privati malati di protagonismo, non tanto attenti al problema generale quanto alla difesa di piccoli interessi particolari e hanno fatto sì che l’iter parlamentare non venisse completato prima della fine della Legislatura. Non conoscendo a fondo la materia, tanto il Presentatore, Senatore Magnalbò, quanto il Relatore, Senatore Pedrazzini, sono stati evidentemente convinti da questi postulanti a presentare decine di emendamenti scoordinati, che hanno stravolto l’impostazione semplice e lineare del progetto iniziale, tanto da dover considerare a questo punto una vera fortuna che il provvedimento, così come è stato approvato dalla Commissione VIII, sia decaduto. Un esempio per tutti, la decisione di considerare veicoli storici quelli di età superiore a 20 anni solo se di potenza superiore a 50 KW !!!!! Questo significa, per essere chiari, che una Ford Fiesta del 1986 verrebbe considerata storica se munita di motore di 1.392 c.c. e non storica se con motore di 957 c.c. !! Oppure, altra perla, aver lasciato alla competenza esclusiva dei Comuni la circolazione dei veicoli storici all’interno dei centri abitati !! Non si può inoltre trascurare, tra le cause dei ritardi dell’iter parlamentare, l’atteggiamento tenuto dagli enti e associazioni citati nell’Art. 60 del Codice della Strada. Se il presidente ASI, nel timore di una possibile riduzione del numero dei tesserati, non ha mai nascosto la sua avversione al progetto, i registri Alfa Romeo e Lancia se ne sono disinteressati totalmente. Il Registro Fiat Italiano ha invece prodotto a sua volta uno studio di proposta di modifica al Codice della Strada i cui contenuti non si discostano sensibilmente dal progetto di A.A.V.S. ma che non è stato mai sottoposto ufficialmente all’esame del Legislatore. Premesso che la convinzione della necessità di salvaguardare la libertà di circolazione spinge i responsabili di A.A.V.S. a non mollare e a riprendere dall’inizio il lavoro nella prossima Legislatura, due sono gli auspici: il primo è che quanto sta avvenendo di questi tempi in Toscana abbia convinto i responsabili di ASI e dei Registri dell’opportunità di mettere da parte rivalità ed incomprensioni per presentarsi tutti uniti di fronte al Legislatore per difendere gli interessi di tutti gli appassionati. Sarebbe infatti illusoria la presunzione di sentirsi sufficientemente tutelati per la loro citazione nell’Art. 60 del Codice della Strada, in quanto sulla formulazione di detto articolo gravano forti sospetti di incostituzionalità. Il secondo, e più importante, auspicio è che quanti, nella prossima Legislatura, saranno chiamati a discutere il progetto, siano meno auto-referenziali e più disponibili di quanto non lo siano stati i loro predecessori a chiedere la collaborazione ed ascoltare i suggerimenti di chi ha per unico scopo la salvaguardia dei veicoli storici.
BUONA PORSCHE DA GIULIANO !
Visita il mio sito web!
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Nicola P. (jack911)
Utente registrato Username: jack911
Messaggio numero: 159 Registrato: 08-2005

| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 22:27: |
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Per fortuna non è giunta ad essere legge. Era diventata un mostro a sette teste, ognuna aggiunta per compiacere questo o quell'altro amico, il tutto nel perfetto stile italiota che sempre distingue questo paese sempre meno serio. VERGOGNA! Un sogno nel cassetto... e un progetto per realizzarlo!
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giorgio.de (giorgiomiura)
Utente registrato Username: giorgiomiura
Messaggio numero: 93 Registrato: 12-2005

| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 22:42: |
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Vergogna! Concordo..giorgio.de "Circolo domatori 3.3 Turbo - Socio 773"
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Pier Paolo Garofalo (garo)
Utente registrato Username: garo
Messaggio numero: 453 Registrato: 12-2002
| Inviato il giovedì 09 febbraio 2006 - 22:45: |
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Vergogna sì! Grazie Giuliano, ancora una volta. |
   
Sergio Tinè (tine)
Utente registrato Username: tine
Messaggio numero: 276 Registrato: 12-2003

| Inviato il mercoledì 08 marzo 2006 - 15:45: |
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Da ruoteclassiche: UN ALTRO PASSO AVANTI La legge Magnalbò-Salvi è passata al Senato durante le ultime battute di questa legislatura. Certo ora il “pacchetto” dovrà essere approvato dalla Camera nella prossima legislatura, ma comunque è un passo avanti importante nel lungo iter parlamentare. La discussione in Senato ha portato all'introduzione di alcuni emendamenti importanti. Una prima novità riguarda l’ampliamento del numero delle associazioni riconosciute per la certificazione dei veicoli di interesse storico. Queste sono ora: l’Asi, il Registro Storico Lancia, il Registro Italiano Fiat, il Registro Italiano Alfa Romeo, la Federazione Motociclistica Italiana, l’Automobile Club Italiano e le stesse case costruttrici italiane o straniere iscritte all’Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autovecoli Esteri). In secondo luogo viene stabilito che sono da intendersi veicoli di interesse storico quelli di costruzione superiore a 25 anni di età, o con età superiore a 20 anni, ma con potenza maggiore di 50 KW e che siano stati dichiarati e certificati dalle associazioni di cui sopra. Possono altresì essere considerati veicoli di interesse storico quelli da 20 a 25 anni con potenza inferiore purchè inseriti in un apposito registro-elenco istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ne disciplina la tenuta e il funzionamento. Come si vede cade uno degli elementi costitutivi dell’originario disegno di legge subito ribattezzato “Decreto salva 500”, ossia l’esenzione dalle restrizioni alla circolazione per i veicoli di oltre 25 anni con cilindrata inferiore ai 1000 cm³ e per i veicoli certificati come storici con motore a quattro tempi fino a 1300 cm³. Confermate invece le disposizioni che fissano la revisione ogni quattro anni e l’esenzione dai controlli dei gas di scarico. Sono ancora molti i punti da definire e molto dipenderà dalle associazioni chiamate in causa dalla legge stessa; saranno queste a consentire la corretta ed effettiva messa in pratica della nuova normativa. Sergio Tinè http://www.tine.it
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Patac-Cappe (dj_cappe)
Porschista attivo Username: dj_cappe
Messaggio numero: 1676 Registrato: 01-2003

| Inviato il mercoledì 08 marzo 2006 - 15:57: |
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Se tutte le auto riconosciute "storiche" ed iscritte regolarmente ad uno dei registri preposti, fossero esentate IN TUTTA ITALIA dai blocchi alla circolazione per le no cat, sarebbe - credo - una sonora vittoria. Per quanto posso essere ignorante, il testo di cui sopra mi pare molto migliore del precedente, aprendo la via anche al RIP911, RIT9xx e ad altri delle rispettive marche, rompendo il famoso magna magna delle solite 3/4 realtà finora autorizzate quali ASI, Alfa, Fiat, Lancia, FMI etc. The Prince of Patacca© Porsche 924 2000cc GrunViper MY76 - "The Frog" Dominator - Tessera PiMania n. xxx
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Domenico (domenicot)
Porschista attivo Username: domenicot
Messaggio numero: 2336 Registrato: 04-2002

| Inviato il mercoledì 08 marzo 2006 - 17:41: |
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Attenzione: un Registro di marca non è un Registro di modello. La via è ancora lunga. dom Tessera P.mania n. 36 http://www.porschemania.it/myweb/soci/domenicot/
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Andrés (principino)
Utente registrato Username: principino
Messaggio numero: 78 Registrato: 02-2006

| Inviato il mercoledì 08 marzo 2006 - 21:27: |
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Non ho parole..davvero non ho parole se non uno sguardo ed un sentimento di INDIGNAZIONE PROFONDA!! Addirittura si parla di ROTTAMARE,ma ci rendiamo conto??? La storia,il patrimonio CULTURALE E STORICO di molti paesi,orgoglio e vanto di tante nazioni in diverse epoche in questo campo..........ROTTAMATO!!! Veramente io credo che il mondo stia dando fuori di matto...... ma cosìè,una nuova moda questa????? pr come stanno le cose adesso direi che forse era meglio se sta ridicola legge magnalbò non fosse mai stata neanche pensata..... è un'insulto non che una declassazione verso tutte quelle auto superiori ai 1000cc di cilindrata....davvero,non so che pensare....aiutatemi voi perchè sono nello sconforto ed indignazione più totale!!!
Power is nothing without......Porsche!!
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Bruno (bruno300hp)
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Messaggio numero: 2224 Registrato: 01-2001

| Inviato il mercoledì 08 marzo 2006 - 22:30: |
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prova con una tanica di camomilla. Domatori di 3.3
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Andrés (principino)
Utente registrato Username: principino
Messaggio numero: 91 Registrato: 02-2006

| Inviato il mercoledì 08 marzo 2006 - 23:13: |
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Magari fosse tutto così semplice Bruno.....se oltre al sarcasmo nei tuoi consigli ci fosse anche una soluzione al problema berrei vagonate intere di camomilla,credimi.....ma purtroppo invece.....
Power is nothing without......Porsche!!
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Omino Bianco (andrea_71)
Utente esperto Username: andrea_71
Messaggio numero: 519 Registrato: 01-2005

| Inviato il giovedì 09 marzo 2006 - 16:40: |
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Principino, temo che tu abbia frainteso...
citazione da altro messaggio:Come si vede cade uno degli elementi costitutivi dell’originario disegno di legge
è collegato a:
citazione da altro messaggio:ossia l’esenzione dalle restrizioni alla circolazione per i veicoli di oltre 25 anni con cilindrata inferiore ai 1000 cm³ e per i veicoli certificati come storici con motore a quattro tempi fino a 1300 cm³.
se non ho capito male quindi ora questa distinzione cessa, quindi non c'è più nessuna disparità di trattamento... PS: invece della camomilla, non si potrebbe utilizzare il Jack Daniel's? Chi sa, ci illumini... La Porsche è come il Natale, quando arriva arriva!
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