   
Pier Paolo Garofalo (garo)
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| Inviato il mercoledì 18 gennaio 2006 - 20:28: |
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Accludo una notizia dell'agenzia Ansa, non credo sia proprio OT poichè si tratta del progenitore del "cuore" di tutte o quasi le nostre auto. Ciao a tutti! AUTO: IN PENSIONE A 70 ANNI IL MOTORE DEL MAGGIOLINO/ANSA PORTÒ I TEDESCHI ALLA CONQUISTA TURISTICA D'EUROPA (ANSA) - BERLINO, 18 GEN - Il motore del Maggiolino, dopo avere girato per 70 anni, va ora in pensione: chiuse nel 1978 in Europa e nel 2003 in Messico le catene di montaggio della mitica automobile della Volkswagen a forma di uovo, l'affidabilissimo propulsore ideato da Ferdinand Porsche per Adolf Hitler a metà degli anni '30 ha continuato ad equipaggiare fino a dicembre scorso una serie speciale di nostalgici furgoni Vw, venduti in Messico con il nome T2 Prata. La carriera del motore a quattro cilindri raffreddati ad aria è cominciata il 5 febbraio 1936, con la realizzazione di un prototipo da mettere in vendita nel 1938 con una potenza di 22,5 cavalli. Ma con l'arrivo della guerra il motore fu «arruolato» nella Wehrmacht, la sua cilindrata fu aumentata dagli iniziali 985 cc a 1131 cc e trovò posto in una carrozzeria da fuoristrada galleggiante. Persa la guerra e fallita la conquista militare, dal 1945 i tedeschi si rimboccarono le maniche e rimisero in produzione civile il motore che ottenne un nuovo aumento di cilindrata a 1192 cc e 34 cavalli, sufficienti per trainare la rinascita economica della Germania. E per permettere ai suoi abitanti la conquista turistica dell'Europa. La nascita del 'maggiolinò in realtà risale al giugno 1934 quando Hitler incaricò il costruttore di automobili Ferdinand Porsche - per una somma di 20 mila Reichsmark - di realizzare in un periodo di dieci mesi un prototipo di «macchina del popolo», in tedesco appunto una 'Volkswagen'. Nel 1937 il «Kaefer» («scarafaggio», in tedesco) acquistò la sua forma a uovo, inconfondibile, che sino alla fine della produzione in Germania ed Europa nel 1978 e in Messico a luglio 2003, fu replicata in oltre 21,5 milioni di esemplari, moltissimi dei quali ancora in circolazione sulle strade di tutto il mondo. I pregi di questo eccezionale motore sono la sua forma squadrata come uno scatolone (o boxer), il suo raffreddamento ad aria che in tutte le condizioni climatiche, ma soprattutto nei freddi inverni dell'Europa settentrionale, assicura una partenza pronta e sicura. Ma anche la semplicità costruttiva e la sua posizione sul retro della famosa carrozzeria, da dove un qualsiasi meccanico dilettante era in grado di smontarlo senza bisogno di argani o buche da officina. Staccati i fili elettrici, i tubi della benzina ed i cavi della frizione, svitate quattro grosse viti, con l'aiuto di un crick era possibile avere il motore fuori dal suo vano, in modo da poter compiere qualsiasi riparazione senza necessariamente essere un contorsionista da circo. Ora, a 70 anni, le sue bielle hanno compiuto gli ultimi giri e, con la vendita degli ultimi furgoni T2, il motore ideato da Ferdinand Porsche va a raggiungere nel paradiso delle automobili, insieme con la vecchia Topolino Fiat, la R4 della Renault o la 2Cv della Citroen, l' indimenticato «Maggiolino» al quale di strada ne ha fatta fare proprio tanta. |