   
Lucio D Z (dazzalu)
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| Inviato il lunedì 30 agosto 2004 - 16:06: |    |
29-08-04, pag. 18, Udine Stampa questo articolo Monologo di De Zanche UDINE. Correva il suo primo Alpi orientali, non essendo un “abbonato” alle gare. Nonostante ciò, si è imposto subito sul lotto dei 34 gentlemen alla guida delle stupende storiche, vincendo alla grande la 9ª edizione dell’Alpi orientali historic, alla guida della Porsche 911 della Penta Car di Colico, facendo registrare tempi che gli avrebbero consentito di piazzarsi entro i primi 20 anche tra le moderne. Il personaggio in questione è Lucio De Zanche, montanaro doc della Valtellina, uno che la presa non la molla mai. E i suoi avversari hanno visto letteralmente i sorci verdi, dovendo impegnarsi fin dall’inizio, chi con qualche successo, chi meno, in una rincorsa rivelatasi improponibile. Ci ha provato subito il tris d’assi “tutto Friuli”, Pasutti, Muner e Muradore, bravissimo nel riuscire a mantenere ancora viva la corsa fin che ha potuto. Ma poi, uno alla volta, i tre hanno dovuto alzare bandiera bianca. Il primo è stato Edo Muner, appiedato fin dal primo giorno dalla rottura della frizione nella sua Porsche; il secondo è stato Rino Muradore, terzo al momento dell’abbandono, costretto a scendere dalla sua nuovissima Ford Escort nella quarta prova, per la rottura di un semiasse. Ultimo a salutare la compagnia, Paolo Pasutti, che stava insidiando, in seconda posizione, la leadership di De Zanche, arresosi nella penultima speciale, dopo una “toccata”. E il pilota di Bormio ha trovato così la strada spianata per il suo primo successo friulano. «La corsa è stata bellissima – ha dichiarato alla fine –, su un percorso stupendo e con un’organizzazione pefetta. Ma francamente pensavo di dover soffrire di più». Alle sue spalle, Muccioli e Domenicali, con Sandro Sinuello della Red White, 9º e primo dei friulani sulla Fulvia Hf 1.6, soddisfattissimo del brillante risultato conseguito: «Ci siamo perfino permessi di lasciarci alle spalle qualche Porsche – ha detto –. È andato tutto benissimo: non speravo certo di essere il primo dei friulani, ma ora ne sono orgoglioso». (Pim) le cose piu' belle della vita non sono cose, Carrera rs a parte. |