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Massimo (boxmax)
Utente registrato Username: boxmax
Messaggio numero: 459 Registrato: 11-2002

| Inviato il venerdì 18 giugno 2004 - 15:51: |     |
Mario Taraborrelli direttore generale divisione raffinazione e vendita Agip presenta alla stampa Blu Super (disponibile da domani in 500 impianti), la nuova benzina ad alto numero di ottani (98 contro i 95) senza zolfo. Ottima iniziativa! è la terza dopo Ip e Shell |
   
Stefano G. (duecento)
Utente registrato Username: duecento
Messaggio numero: 195 Registrato: 04-2003

| Inviato il venerdì 18 giugno 2004 - 17:09: |     |
Ooooohhhh ma che braviiiiiiiiiii!!!! E pensare che in tutta europa è da sempre disponibile la benzina verde a 98 ottani, in Germania c'è anche la 91 ottani adatta a motori poco compressi che non sono poi pochi esempio: il conosciutissimo 1781 cc. della wv che equipaggia migliaia di Passat, di Golf e di Audi a partire dalla fine degli anni 80. Si sa che noi in Italia siamo sempre al passo con i tempi. Credo per giunta che la IP e ora l'Agip abbiano introdotto la benza a 98 ottani solo per andare in concorrenza con la Shell e non di certo per adeguarsi al resto dell'Europa. Beh io per sfregio continuerò ad utilizzare la V-Power anche se costa di più così ci pensavano poi prima..... Ciao Stefano Porsche aircooled è un modo di pensare. E' sempre meglio non avere nessuno davanti.
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andrea fiorini (andfio)
Utente registrato Username: andfio
Messaggio numero: 377 Registrato: 12-2002

| Inviato il venerdì 18 giugno 2004 - 17:44: |     |
L'assurdità sta nel fatto che in paesi come la Francia, dove tutti i distributori posseggono la 98, la Agip vende anche lei la 98. In Italia fino ad oggi non era disponibile. Socio del Porsche Club Capre |
   
Dano (dano)
Utente registrato Username: dano
Messaggio numero: 146 Registrato: 04-2004

| Inviato il venerdì 18 giugno 2004 - 17:45: |     |
...ostia...mi si è "alterato" lo Stefano!!! Dano ...e le Porsche sono come le ciliege: una tira l'altra! |
   
Massimo Rumore (maximumnoise)
Utente esperto Username: maximumnoise
Messaggio numero: 562 Registrato: 06-2003

| Inviato il venerdì 18 giugno 2004 - 19:08: |     |
nel 1993 (NOVANTATRE, non duemila3) IN GRECIA (paese del terzo mondo in quanto a strade e macchine, ma non è certo colpa loro... hanno avuto il regime dei "colonnelli" che imponeva un dazio del 100% sulle auto di importazione - cioè tutte) oltre alla Super, c'era GIA' la benzina VERDE anche dal "nonno" del paesino più sperduto (in Italia invece corcaz) e c'era anche - praticamente dappertutto - la VERDE SUPER a 98 ottani. In germania c'è anche la Verde a 101 ottani... E per finire, i benzinai (intesi non come gestori, ma come produttori) sono tutti dei ladri! Tant'è vero che, lo sapete perfettamente che le raffinerie in Italia sono pochissime e producono la benzina per tutti... il resto è marketing. WIWA LA BIRRA Man's got to know his limitations - (dirty Harry)
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stefano s. (stefano1500)
Utente registrato Username: stefano1500
Messaggio numero: 375 Registrato: 02-2004
| Inviato il venerdì 18 giugno 2004 - 21:26: |     |
Capisco E CONDIVIDO i vostri motivi di arrabbiatura, ma se siamo rimasti indietro in confronto all'Europa ci sono anche delle ragioni che esulano dalla normale gestione delle aziende petrolifere. In particolare mi riferisco alle condizioni del mercato Italiano, dove le scelte dell'Agip, ex compagnia parastatale, sono sempre state condizionate dai politici e dall'industria automobilistica locale. Come esempio nella stessa Grecia nel 1986 la Fiat vendeva la Tipo 1400 catalizzata e con impianto di iniezione; in Italia per risparmiare sui costi industriali fino all'ultimo giorno la stessa industria spacciava i cosidetti retrofit. Ne consegue che anche chi vendeva benzina, in un mercato dove il produttore nazionale aveva oltre il 50% di vendite, non trovava remunerativo investire sulla senza piombo. In seguito, grazie alle normative Europee, anche il nostro Paese si e' adeguato. Ma forse dimenticate anche un passaggio piu' importante, l'introduzione della benzina senza piombo e' coincisa anche con una liberalizzazione dei prezzi alla pompa, che prima erano imposti dal governo; questo ha portato ad una revisione dell'intero sistema di raffinazione e distribuzione. Come per magia in Italia ci si e' resi conto che il margine di manovra, escluse le tasse, a disposizione delle industrie petrolifere per attuare una reale concorrenza sui prezzi era composto da poche lire. Ovvero decadeva quel margine garantito che consentiva alle compagnie di mantenere delle strutture ridondanti sia per la raffinazione che per la logistica e distribuzione, che negli anni avevano creato tanti posti di lavoro utili ai politici in tante zone d'Italia. Tale ristrutturazione e' ancora in atto ed ha portato dei benefici, anche se il pubblico non sembra beneficiarne, e su questo ci sarebbe molto da protestare e sono D'ACCORDO con voi. Le raffinerie ed i depositi che operano in alcune zone alle volte sono proprieta' di piu' compagnie, comunque lo scambio e lo stoccaggio di prodotti per conto terzi sono pratiche normali in tutto il mondo, vengono stipulati accordi in tal senso per razionalizzare i costi di logistica e gli investimenti. In senso piu' ampio le attuali quotazioni dei prodotti finiti nel mondo, piu' che il carogreggio, sono elevatissime e sono la maggior causa degli alti prezzi dei carburanti alla pompa, perche' sembra che gli USA abbiano tagliato la loro capacita' di raffinazione in maniera tale che oggi non riescono a sopperire alla domanda interna, di contro la Cina ha aumentato il suo fabbisogno di prodotti finiti oltre le previsioni....... Per tornare a casa nostra e' chiaro che l'Agip se e' presente in un mercato estero deve mettere a disposizione del pubblico gli stessi prodotti della concorrenza; una menzione di merito va' alla Shell che per prima in Italia ha distribuito la benzina ad alto numero di ottani, ma i costi aggiuntivi sono molto elevati e si rispecchiano sui prezzi. Per tale prodotto i costi di distribuzione sono elevati anche per evitare contaminazione con altri, oltre alla speranza che i soliti approfittatori non frodino il pubblico. L'Agip, come tutti sanno, controlla la Ip e quindi detiene una quota del mercato che deve essere ridotta, probabilmente in vista della cessione di parte delle stazioni Ip, i responsabili hanno pensato che per il marchio di bandiera fosse opportuno avere sulle stazioni un prodotto pregiato. Comunque sul nostro mercato sono in atto dei cambiamenti importanti, per capire come si evolvera' la situazione basta considerare la Francia, le catene di ipermercati si accingono ad entrare in concorrenza, e non sara' la normativa ingessante a fermarle, anche per questo le compagnie petrolifere, comprese quelle straniere, dovranno adottare i modelli di distribuzione gia' applicati su altri mercati. Mi rendo conto che nel nostro Paese tanto malcontento sui prezzi elevati, in gran parte a causa delle imposte IN PERCENTUALE sui costi, e sulla distribuzione e' motivato, ma non prendetevela con me che sono piu' esperto di mercati Africani. Ciao Stefano Flat six sound addicted. |
   
Valerio Mareschi (s8vale)
Utente registrato Username: s8vale
Messaggio numero: 189 Registrato: 11-2002
| Inviato il venerdì 18 giugno 2004 - 16:28: |     |
Molto bene... finalmente! Gli impianti Shell ed Ip sono poco diffusi nelle zone che bazzico quando viaggio. Con Agip la situazione dovrebbe migliorare. |
   
stefano s. (stefano1500)
Utente registrato Username: stefano1500
Messaggio numero: 373 Registrato: 02-2004
| Inviato il venerdì 18 giugno 2004 - 20:21: |     |
Ragazzi, mi fa' piacere che mi aiuterete a finanziare il prossimo acquisto..... Un saluto fiammante a tutti!!!! Stefano Flat six sound addicted. |