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Fabio L. (lambe87)
Utente registrato Username: lambe87
Messaggio numero: 56 Registrato: 06-2013

| Inviato il lunedì 27 gennaio 2014 - 22:44: |
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Sto per acquistare un auto radiata d'ufficio per non aver pagato i bolli (purtroppo non è una porsche ma ha comunque il motore a sbalzo) per un restauro e successiva reimmatricolaziome. Ho bisogno del vostro aiuto per chiarire tutta la confusione che tra ACI , PRA e letture varie ho in testa. So che trattandosi di veicolo storico esiste la possibilità di reimatricolare l'auto pagando 3 di anni di bollo arretrati maggiorati del 50% e iscrivendo il veicolo a un registro di auto storiche (asi) . Specifico che il proprietario è in possesso di libretto,foglio complementare e targhe . Ora, qui nasce il mio dubbio, vorrei capire che tipo di atto di vendita tramite scrittura privata è meglio sottoscrivere con l attuale propietario per certificare l'effettivo passaggio di proprietà da lui a me e se, sopratutto è necessario. Infatti,sentito un club di auto storiche, ACI e PRA sembrerebbeche non occorra nessun atto di vendita ma che io possa reimatricolare l'auto semplicemente presentando la documentazione scritta poco sopra. Facendo però qualche ricerca su internet sembra che invece sia necessario un atto di compravendita o tramite scrittura privata in duplice copia originale bollata o tramite il modello NP-2B in una sola copia bollata. Ovviamente prima di metterci mano e spendere soldi in un inutile restauro vorrei avere la certezza di riuscire poi a reiscrivere il veicolo al PRA . Qualcuno ha conoscenze in merito o ci è già passato?? Grazie mille |
   
Carlo B. (colombo)
Utente esperto Username: colombo
Messaggio numero: 694 Registrato: 11-2011

| Inviato il martedì 28 gennaio 2014 - 02:05: |
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Fabio L.io ho una moto con documenti targa e complementare del 1986.mi è stata regalata dal fratello del proprietario che è morto diversi anni fa.premetto che non è stata ancora radiata anche se l ultimo bollo è del 2006.per intestarmela basta un conoscente che dichiari che l aveva in consegna e firmi il passaggio a mio favore. c è una maggiorazione da pagare rispetto al passaggio normale ma non esagerata.è una legge che esiste da tempo ,infatti sono riuscito ad intestarmi una decina di anni orsono la fiat 600 del nonno di mia mogli senza passare attraverso la trafila degl eredi(vedi figli).il passaggio l ho fatto direttamente all ACI. |
   
fgmec (fgmec)
Nuovo utente (in prova) Username: fgmec
Messaggio numero: 29 Registrato: 09-2012
| Inviato il martedì 28 gennaio 2014 - 11:45: |
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Non ho svolto la pratica ma mi sono interessato tempo fà e credo che vada interpretata così: la radiazione d'ufficio senza il ritiro di targhe e documenti è una "Italianata" ed è da considerarsi una pratica incompleta e qualcuno dice anche illegittima. Quindi avendo in mano targhe e documenti si può richiedere la reiscrizione al PRA indipententemente dalla storicità o meno del veicolo. L'essere veicolo storico consente però di mantenere targhe e documenti originali, mentre il non storico viene reiscritto con nuova targa e nuovi documenti. L'iscrizione può essere richiesta da chiunque abbia in mano i documenti perchè il veicolo radiato non è più un bene mobile registrato e per il trasferimento della proprietà non è necessario nessun atto. In termini di costi incide il fatto che il veicolo sia storico o no, intendendo per storico non un veicolo ultratrentennale ma un veicolo certificato ( ASI o registro Fiat ecc.). Il veicolo storico ha diritto al trattamento di cui all' art. 18 della L 289/2002: " Per i veicoli storici e d'epoca nonche' per i veicoli storici-d'epoca in deroga alla normativa vigente, e' consentita la reiscrizione nei rispettivi registri pubblici previo pagamento delle tasse arretrate maggiorate del 50 per cento. Le predette tasse non possono superare la retroattivita' triennale. La reiscrizione consente il mantenimento delle targhe e dei documenti originari del veicolo." Se il veicolo non è storico probabilmente verrà richiesto il pagamento di tutti i bolli non pagati (più sanzioni e interessi) fino al compimento del trentesimo anno. Inoltre per il veicolo storico la tariffa di immatricolazione è agevolata mentre il non storico paga come una prima immatricolazione in base ai kw. Questo fa diventare quasi obbligata la scelta di iscrivere il veicolo ad un registro storico prima della reimmatricolazione. Saluti |
   
Fabio L. (lambe87)
Utente registrato Username: lambe87
Messaggio numero: 57 Registrato: 06-2013

| Inviato il martedì 28 gennaio 2014 - 23:00: |
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Pratica fatta e auto mia..ora viene la parte più bella..il restauro!! Mi sono fatto una cultura su questo argomento. Tutto giusto ciò che dici fgmec tranne che per l'atto di vendita che invece è necessario. Infatti dal sito ACI questa è la documentazione necessaria : -attestazioni del pagamento delle tasse automobilistiche arretrate per i tre anni precedenti a quello della reiscrizione del veicolo, con una maggiorazione del cinquanta per cento -carta di circolazione e foglio complementare Nel caso in cui il foglio complementare o la carta di circolazione non siano più disponibili, dovrà essere presentata la denuncia fatta alla polizia o ai carabinieri di smarrimento, furto oppure una dichiarazione sostitutiva di resa denuncia). A seguito della reiscrizione al PRA viene rilasciato il certificato di proprietà (CdP). L'interessato, presentando apposita dichiarazione, potrà trattenere il foglio complementare originale considerato il suo valore storico. In tal caso il PRA tratterrà la copia conforme del foglio complementare e restituirà l'originale. Il foglio complementare originario trattenuto dall'interessato non potrà essere utilizzato per successive richieste al PRA. -copia del certificato d'iscrizione a uno dei registri indicati dall'art. 60 del Codice della Strada (Asi, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico Fmi) -titolo di proprietà redatto in una delle seguenti forme: - se la reiscrizione avviene a nome del soggetto già intestatario al PRA di un veicolo radiato d'ufficio: dichiarazione di proprietà in bollo redatta nella forma della scrittura privata con firma autenticata - se la reiscrizione avviene a nome di un acquirente: dichiarazione unilaterale di vendita, in bollo, con firma autenticata del venditore. In sostanza per riscrivere al PRA un veicolo radiato d'ufficio si dovrà procedere con la dichiarazione di vendita autenticata e in bollo firmata dal venditore che potrebbe anche non essere l intestatario del veicolo ma il possessore (se si è sicuri della lecita provenienza del veicolo potrebbe firmarla anche un parente o conoscente rientrando nell'ambito della "scrittura privata di compravendita fittizzia") o in alternativa dichiarazione di proprietà se la reiscrizione viene richiesta dall'intestatario al PRA. Iscrizione del veicolo all'ASI o altro registro se il veicolo è già in ottime condizioni, diversamente andrà ovviamente prima restaurato. E infine reiscrizione al PRA presentando la documentazione di cui sopra con possibilità di mantenere targhe e documenti originali. Per l'atto di vendita autenticato ho preferito rivolgermi all'ACI piuttosto che risparmiare qualcosa con l'autentica in comune per evitare inutili problemi dovuti all' "ignoranza" sull'argomento da parte degli impiegati comunali come testimoniato da qualcuno.. Spero che possa essere utile e grazie a chi è intervenuto. |
   
Carlo B. (colombo)
Utente esperto Username: colombo
Messaggio numero: 695 Registrato: 11-2011

| Inviato il martedì 28 gennaio 2014 - 23:45: |
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GRAZIE a te Fabio.molto esauriente ed utilissima la tua spiegazione.personalmente sapevo del fatto che anche un parente o un conoscente poteva firmare per il passaggio. |
   
Geno (ge911)
PorscheManiaco vero !! Username: ge911
Messaggio numero: 9779 Registrato: 01-2008

| Inviato il sabato 15 marzo 2014 - 07:46: |
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Grazie Fabio, sei stato esaustivo. Qualunque purchè sia una PORSCHE, perchè se un'auto potesse sognare, sognerebbe di essere una PORSCHE.
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