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Beppe S. (toivonen)
Ciucciami gli scarichi ! Username: toivonen
Messaggio numero: 2146 Registrato: 01-2004

| Inviato il lunedì 12 febbraio 2007 - 01:33: |    |
Qui il testo completo Non so se già se ne sia parlato, ma mi è saltato all'occhio questo passaggio verso il finale:
citazione da altro messaggio:L’Ente Federale si era reso disponibile, come per il passato, a svolgere il compito di discriminare in funzione delle situazioni concrete che le venivano sottoposte Il Legislatore ha fatto capire che ciò non gli era gradito e, pertanto, in applicazione di principi giuridici universalmente riconosciuti, ha ribadito, per una maturazione di pensiero protrattasi per oltre 40 anni, che un veicolo è di particolare interesse storico e collezionistico se rispetta i propri regolamenti cui ha rinviato per la valutazione dell’applicabilità del beneficio dell’esenzione. Quindi tutti i cittadini possono possedere un veicolo di particolare interesse storico, però a fronte di precise condizioni minime, riconducibili all’autenticità e all’originalità del veicolo stesso nelle parti essenziali che lo compongono: carrozzeria e/o telaistica conforme all’originale; motore del tipo montato in origine dal costruttore o compatibile; interni/selleria decorosi (intendendosi per tali quelli conservati da un proprietario che ha usato il veicolo per 20 anni con la cura media necessaria nella gestione di un tale bene destinato al trasporto di persone). Ai tesserati, proprietari di tali veicoli, l’A.S.I. rilascia un “attestato di storicità”, in quanto il veicolo è iscritto nei propri Registri come veicolo storico degno di beneficiare dei vantaggi che nel tempo si sono sommati: fiscali (tassa di circolazione e doganale), assicurativi e circolatori (certificato delle caratteristiche tecniche). Tale attestato svolge una funzione per ciò che concerne l’art. 63 Legge in oggetto, “ad probationem” e non costitutiva di un diritto. Il cittadino, non tesserato A.S.I., se il proprio veicolo rispetta tali condizioni minime, potrà usufruire dei servizi tecnici dell’ASI per ottenere i benefici fiscali in oggetto. Nulla di più e nulla di meno l’A.S.I. ha potuto-dovuto fare in materia: ha tutelato ancora una volta i propri tesserati e non ha impedito agli altri cittadini di usufruire di un beneficio da cui non possono essere esclusi.
Quindi non è più necessaria l'iscrizione a Club federato ASI per ottenere (o mantenere) l'attestato di storicità ed i connessi sgravi fiscali?
"It's a funny thing about a Porsche: there's the moment you know you want one, there's the moment you first own one and, for the truly afflicted, there's the decade or two that passes in between."
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Francesco L. (francoelle)
Utente registrato Username: francoelle
Messaggio numero: 190 Registrato: 01-2003
| Inviato il lunedì 12 febbraio 2007 - 05:51: |    |
Per l'attestato di storicità e sgravi fiscaliOK.Per quelli assicurativi non scordiamoci le convenzioni che l'ASI ha fatto con quasi tutte le compagnie,bisogna cercare quelle che non sono quasi,Umberto ci spiegherà!Ciao. |
   
g b (gianni365)
Utente registrato Username: gianni365
Messaggio numero: 46 Registrato: 11-2006
| Inviato il lunedì 12 febbraio 2007 - 07:54: |    |
La mia 356 l'ho inserita in una polizza con l'Helvetia già in mio possesso che assicura moto ed autostoriche.Io sono tesserato ASI la macchina non è iscritta.Hanno voluto vedere solamente la mia tessera e ovvio il libretto dell'auto. |
   
Elvezio P. (epico)
Ciucciami gli scarichi ! Username: epico
Messaggio numero: 1567 Registrato: 09-2002

| Inviato il lunedì 12 febbraio 2007 - 08:05: |    |
citazione da altro messaggio:Il cittadino, non tesserato A.S.I., se il proprio veicolo rispetta tali condizioni minime, potrà usufruire dei servizi tecnici dell’ASI per ottenere i benefici fiscali in oggetto.
non c'e' scritto " A PAGAMENTO " . Costa di meno iscriversi ad un club federato : l'attestato di storicita' per i soci e' gratuito. epico P.A.P. & R.I.911/912 member
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Massimo Rumore (maximumnoise)
Ciucciami gli scarichi ! Username: maximumnoise
Messaggio numero: 2419 Registrato: 06-2003

| Inviato il lunedì 12 febbraio 2007 - 08:40: |    |
Beppe ci avevo fatto caso anch'io! L'articolo è sull'ultimo numero della Manovella. Il concetto è a mio avviso importante perchè fino a ieri l'Asi sosteneva che per esser sicuri che il veicolo "attestato" continuasse a rimanere con le caratteristiche per le quali era stato iscritto, il proprietario avrebbe dovuto continuare ad esser socio asi, pena appunto la decadenza dell'attestato di storicità e quindi dei benefici ad essso correlati. Letta invece così, farebbe pensare che questa tesi non sia più obbligatioriamente valida: dato che chiunque non socio può far certificare l'auto è palese che la relazione iscrizione auto-socio decada. Sbaglio? PEr quanto riguarda il "a pagamento", è ovvio (e giusto), ma quanto costa? 120-150 euro? Farsi soci di un club + l'asi costa come minimo un'ottantina di euro l'anno.... a questo punto si fa solo il primo anno?  "Era nuova di zecca, aveva l'odore delle macchine nuove. Che e' poi il miglior profumo del mondo, a parte quello di donna". George LeBay in Christine - La macchina infernale |
   
Beppe S. (toivonen)
Ciucciami gli scarichi ! Username: toivonen
Messaggio numero: 2147 Registrato: 01-2004

| Inviato il lunedì 12 febbraio 2007 - 12:32: |    |
Credo che tra le righe ammettano che lo Stato li ritiene realtà in grado di periziare la storicità dei mezzi, ma non può subordinare il trattamento fiscale (anche se non è un DIRITTO ma una opportunità che va dimostrata dall'attestato) all'associazione a quella che rimane una federazione privata di clubs. Che la certificazione sia a titolo oneroso è ovvio, ci mancherebbe, ma molti vivevano come un peso l'obbligo associativo, e non certo per la somma richiesta, ma per l'obbligo stesso (gente che ha storiche per centinaia di migliaia di euro e della quota se ne stropiccia). Fatti i propri conti, ognuno deciderà, anche in base al feeling col club federato a lui più comodo. Per le assicurazioni, moltissime sono le convenzioni, con le più diverse associazioni e club di marca, basta informarsi. IMHO
"It's a funny thing about a Porsche: there's the moment you know you want one, there's the moment you first own one and, for the truly afflicted, there's the decade or two that passes in between."
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Gianfranco C. (giacorbe)
Utente registrato Username: giacorbe
Messaggio numero: 118 Registrato: 12-2005

| Inviato il lunedì 12 febbraio 2007 - 21:27: |    |
Non credo sia molto chiaro,comunque posso dire che la mia vetture e' iscritta ASI, ma la Helvetia ha voluto, al rinnovo,anche la iscrizione mia ad un club federato. Guardare ma non toccare. |
   
Beppe S. (toivonen)
Ciucciami gli scarichi ! Username: toivonen
Messaggio numero: 2149 Registrato: 01-2004

| Inviato il martedì 13 febbraio 2007 - 01:46: |    |
Qui si parlava del discorso fiscale. Se una compagnia di convenziona con l'ASI o col circolo del bridge può a buon diritto pretenderne l'iscrizione in corso di validità.
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GIANCARLO ROSIN (puffo911)
Nuovo utente (in prova) Username: puffo911
Messaggio numero: 27 Registrato: 12-2006
| Inviato il venerdì 23 marzo 2007 - 21:55: |    |
Noi come VOLKSWAGEN CLUB 53 siamo convenzionati con assicurazioni storiche dove l'asi non conta... (anzi faccio notare che come club stiamo aspettando ancora l'affiliazione da 1 anno e mezzo).... inoltre siamo affiliati R.I.V.A. che ci permette di usufruire di polizze assicurative a prezzi stracciati per vetture dai 10 ai 20 anni di età!!! come vedete sasso schiaccia sasso. Salutoni |