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PorscheMania Forum * Omologazione ASI, bollo e trapasso ridotti etc * Ecco perche' io sostengo l'A.A.V.S. < Precedente Seguente >

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Luca 914 (luca914)
Moderatore (GURU)
Username: luca914

Messaggio numero: 3429
Registrato: 01-2001


Inviato il giovedì 28 luglio 2005 - 08:36:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

A proposito dell'iter della proposta di legge "Magnalbo'-Salvi" ricevo e riporto integralmente:


citazione da altro messaggio:

UNO, DUE PASSI INDIETRO.

“LEGGE MAGNALBO’”: RIFLESSIONI DI CHI L’HA FATTA NASCERE

Tutto ha inizio quando, nel 1999, l’Associazione Amatori Veicoli Storici A.A.V.S. si rende conto che le leggi allora e tuttora in vigore, non tutelano in maniera adeguata il futuro dei veicoli storici, anche in funzione delle sempre più stringenti Direttive Europee in materia di libertà di circolazione, e si accorge che gli enti preposti nulla fanno per correre ai ripari.

Per colmare queste lacune i responsabili di A.A.V.S., dopo aver predisposto una proposta di modifica del Codice della Strada, la sottopongono al senatore Giancarlo Pasquini che, apportati i necessari aggiustamenti formali - concordati con A.A.V.S. - in data 28 febbraio 2001 la presenta al Senato, che le assegna il progressivo S 5019.

Dopo la conclusione della XIII Legislatura, il Sen. Pasquini, sempre in accordo con A.A.V.S., ripresenta lo stesso testo in data 23 gennaio 2002, atto S 826.

Trascorso un certo lasso di tempo senza che la Commissione VIII – Lavori pubblici, Comunicazioni, cui era stato assegnato l’esame del DdL 826, lo inserisca all’Ordine del Giorno, A.A.V.S., per cercare di sbloccare la situazione, ritiene doveroso richiedere l’intervento di un esponente del Governo in carica, il senatore Luciano Magnalbò.

I soci Lucio Bugli e Edoardo Fittipaldi, in un incontro informale, consegnano al senatore Magnalbò un testo contenente soltanto minori modifiche rispetto al DdL 826. Il senatore Magnalbò, dopo averne preso visione ed averlo discusso con i nostri soci, lo fa proprio con entusiasmo e lo presenta in data 12 novembre 2003 al Senato che gli assegna il progressivo S 2575.

Tenuto conto dell’elevato numero di senatori, appartenenti a tutti gli schieramenti politici, che hanno sottoscritto il documento, la sua pronta approvazione poteva sembrare cosa fatta.

E invece, no !

A questo punto il presidente dell’ASI, con una visione veramente miope del problema, interviene pesantemente, con molteplici editoriali sul mensile “La Manovella”, arrivando a definire il DdL 2575 “disdicevole”! Peccato però per lui che il presidente della FIVA sia di tutt’altro avviso e si sia congratulato calorosamente con A.A.V.S. per i contenuti della legge, di cui auspica addirittura l’esportazione in Europa !

Con il suo atteggiamento il presidente ASI commette un macroscopico errore di valutazione: per cercare di tutelare il monopolio dell’ente da lui presieduto, non soltanto sminuisce l’operato di chi sta lavorando a tutela di tutto il movimento, e non solo dei propri associati ma, quel che è peggio, fornisce a chi è chiamato a decidere e legiferare, l’immagine di un movimento non coeso nella difesa dei propri legittimi interessi.

Se tutto ciò non bastasse, con il suo comportamento, il presidente ASI offre spazio a soggetti che, fino a quel momento, poco o nulla avevano a che fare con il movimento.

Alcuni di questi, per rancori personali, hanno come unico obiettivo quello di vendicarsi del presidente ASI, incuranti del fatto che il loro disegno porti a minare seriamente la credibilità dell’ente e a far dimenticare quanto di buono questo ha fatto in quattro decenni di attività (e di cose buone, nel passato, ne sono state fatte tante !)

Altri, fiutando un possibile beneficio economico, mirano ad ottenere, in qualche maniera, la gestione dell’emissione delle targhe “H”.

Questi soggetti, con il pretesto di eliminare il monopolio dell’ASI – fatto di per sé condivisibile ed auspicabile, se condotto con trasparenza e correttezza – hanno esercitato forti pressioni sul presentatore affinché inserisse nel DdL originario una serie di modifiche.

Alcune di queste sono difficilmente condivisibili (limiti di cilindrata per l’accesso ai centri storici); altre tendono a vanificare l’efficacia del provvedimento attraverso l’estensione della facoltà di certificazione a un numero troppo elevato di soggetti, tra cui alcuni del tutto privi della indispensabile cultura storica (ACI ed altri).

Si giunge così al 27 ottobre 2004, quando la Commissione VIII inizia l’esame congiunto, in sede referente dei DdL 826 (Pasquini), 2575 (Magnalbò) e 2963 (Camber), tutti riguardanti il motorismo storico.

Il lungo e paziente lavoro portato avanti per cinque anni da A.A.V.S., nel totale disinteresse o con l’ostilità degli altri enti coinvolti (Registri, ASI), viene improvvisamente portato a conoscenza della pubblica opinione. Attraverso un lancio dell’Agenzia ANSA e, con l’impropria denominazione di “Legge Salva 500”, il DdL 2575 ed il suo presentatore assurgono agli onori delle cronache con servizi in tutti i telegiornali e sui maggiori quotidiani nazionali.

E, come spesso avviene in questi casi, spuntano come funghi dei personaggi che dichiarano di essere i soli “padri” del DdL 2575. Bene: significa che non era poi tanto “disdicevole”, se sono in tanti a volersene attribuire la paternità !

Purtroppo però gli impropri interventi già menzionati hanno lasciato il loro segno ed il DdL presta il fianco a molteplici critiche, in gran parte giustificate. Per questo motivo, ogni qual volta l’esame congiunto dei tre DdL viene messo all’Ordine del Giorno, A.A.V.S. si premura di far notare individualmente ai 25 componenti la Commissione, attraverso e-mail, gli aggiustamenti ritenuti necessari per rendere il provvedimento in itinere rispondente alle aspettative degli appassionati.

Nella seduta del 15 febbraio 2005 la Commissione delibera la costituzione di un Comitato ristretto che, nella sua prima seduta, decide di congiungere l’esame dei tre DdL con quello del DdL 2363 (Fabris), avente come oggetto i camper.

In data 18 maggio 2005 la Commissione riprende i lavori con l’esame di un Testo unificato predisposto dal Comitato ristretto.

Purtroppo anche questo testo non è privo di incongruenze, prontamente segnalate da A.A.V.S., e nella seduta del 26 maggio 2005 viene presentato un “Nuovo Testo unificato”. La Commissione indica la data del 16 giugno 2005 come termine ultimo per la presentazione degli emendamenti a questo documento.

Anche in questo caso A.A.V.S. suggerisce le proprie proposte migliorative che vengono presentate nella prescritta forma di emendamenti dai senatori Camber, Montalbano, Pasquini, Brutti, Viserta Costantini e Montino.

Anche i senatori Magnalbò e Salvi fanno proprie, con qualche modifica, le proposte di A.A.V.S.

Quando, alla ripresa dei lavori parlamentari dopo le ferie estive, questi emendamenti saranno discussi ed approvati, si potrà affermare che il risultato sarà stato raggiunto nella misura dell’80/85% ma mancano ancora alcuni aspetti qualificanti da mettere a punto.

In particolare la non obbligatorietà dell’associazionismo per l’ottenimento della targa “H”, la circolazione nei centri storici, le competenze degli enti certificatori.

A.A.V.S. invita quindi tutti gli enti interessati (ASI, Registri, FMI) a mettere da parte gli eventuali motivi di contrasto ed incontrarsi per discutere e concordare in via preliminare le soluzioni a questi punti da presentare unanimamente al Presidente della Commissione VIII nel corso di un incontro che A.A.V.S. si impegna a favorire, offrendo finalmente al legislatore un’immagine di compattezza e concordia di fronte a dei problemi che sono di tutti, nessuno escluso.

Ma al raggiungimento di questo obiettivo non giovano di certo querele, diffide ed altre iniziative giudiziarie che stanno circolando in questi giorni. Anzi, non possono che portare discredito al movimento.

Tutti dovrebbero fare un passo indietro.
E il presidente dell’ASI, due.

Vittorio Klun - Presidente A.A.V.S.



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Giuliano T. (giuliano)
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Messaggio numero: 4852
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Inviato il giovedì 28 luglio 2005 - 10:01:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

GRANDE TOJO !!!!!

ma anche Alvise che, credo per modestia, non si firma ma certo non è estraneo alla stesura di questo comunicato !

Speriamo che venga letto e seguito ma, purtroppo, ne dubito.
BUONA PORSCHE DA GIULIANO !
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Roberto (sade74)
Ciucciami gli scarichi !
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Inviato il sabato 30 luglio 2005 - 09:28:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Comincio seriamente a pensare di mollare l'Asi per l'A.A.V.S., il loro è un movimento che tutela veramente chi ha interesse per le storiche!
Il mondo non è delle persone ragionevoli che sanno adattarsi ad esso, ma è di quelli irragionevoli che continuano a lavorare per adattare il mondo a se stessi
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Carmine DI VIRGILIO (orione)
Utente esperto
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Messaggio numero: 527
Registrato: 03-2004


Inviato il sabato 30 luglio 2005 - 10:06:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Non sono riuscito a formarmi un opinione corretta su questa vicenda. Il testo che avevo in mente quando ci siamo riuniti a Padova era un pasticcio disastroso (non di certo per colpa del A.A.V.S.). Continuo a non avere le idee chiare.

Di certo, scusate se ve lo faccio notare, qui viene correttamente riportato uno solo dei punti di vista. A sentire l'ASI, che ne' accuso ne' difendo, c'e' dell'altro. Non saro' certo io l'avvocato dell'ASI.

So solo che molti di quelli che si riempiono la bocca dell'amore per i veicoli storici (non mi riferisco a chi scrivi qui sopra) spesso lo fanno solo per i loro interessi. Nel club federato ASI di cui faccio parte attualmente ci sono piu' di 450 soci, quindi ben oltre 500 veicoli..... peccato che ai raduni si vedano sempre e solo i "soliti noti".... peccato che la maggior parte si siano iscritti per il solo beneficio fiscale….

Speriamo che il legislatore non partorisca un altro topolino.
Ciao
Carmine


P.S. Poi mi dovete spiegare perche' io dovrei poter entrare nei centri storici con il mio GTJ 1300 del '66.... e' un privilegio ingiusto.
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Luca 914 (luca914)
Moderatore (GURU)
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Messaggio numero: 3446
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Inviato il sabato 30 luglio 2005 - 10:45:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Carmine, con storiche non si tratta di poter entrare o meno nei centri storici.
A breve per tutte le non catalitiche ci sara' il divieto di circolazione assoluto.
Se questa legge passa, per le storiche ci potra' essere una speranza, senno' le mettiamo in salotto per guardare la televisione tipo "drive in".
Ciao!
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Carmine DI VIRGILIO (orione)
Utente esperto
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Messaggio numero: 528
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Inviato il sabato 30 luglio 2005 - 21:55:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Luca, concordo con quanto dici.

A Novara e' gia' in vigore e la regione Piemonte ha concesso una deroga alle auto iscritte al registro ASI.

Comunque vi assicuro (ormai mi conoscete) il mio intento non e' polemico....
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Roberto (sade74)
Ciucciami gli scarichi !
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Messaggio numero: 2431
Registrato: 03-2005


Inviato il domenica 31 luglio 2005 - 15:26:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Le storiche sono commercialmente parlando un problema per le case automobilistiche, guardate quello schifo di azienda che abbiamo in casa.
Il mondo non è delle persone ragionevoli che sanno adattarsi ad esso, ma è di quelli irragionevoli che continuano a lavorare per adattare il mondo a se stessi
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GIUSEPPE L. (ruf)
Utente registrato
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Inviato il martedì 16 agosto 2005 - 23:05:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)

Ultime notizie sull'iter della Legge Magnalbò pubblicate sul numero di Agosto di Ruoteclassiche:
"gli ultimi emendamenti alla citata Legge sono stati votati e approvati dalla commissione in Senato, giovedì 14 Luglio, dopo che sul testo è stato raggiunto il più ampio accordo politico. In considerazione di questa totale convergenza verrà richiesta la procedura "legislativa", ossia l'inoltro immediato della legge alla Camera. Se concessa, questa permetterà di "saltare" la votazione in aula del Senato e passare direttamente a quella in Parlamento. Così facendo si accorcerà ulteriormente l'iter per cui si può addirittura ipotizzare che il testo diventi operativo già dal mese di ottobre. Comunque entro l'anno in corso".
Speriamo sia vero....
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Carmine DI VIRGILIO (orione)
Utente esperto
Username: orione

Messaggio numero: 574
Registrato: 03-2004


Inviato il martedì 16 agosto 2005 - 23:25:   Modifica MessaggioCancella MessaggioStampa Messaggio   Sposta Messaggio (Moderatore/Amministratore soltanto)


citazione da altro messaggio:

gli ultimi emendamenti alla citata Legge sono stati votati e approvati dalla commissione in Senato



chissa' cosa hanno variato... sperem...

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