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Andrea Monticone (casper72)
Nuovo utente (in prova) Username: casper72
Messaggio numero: 5 Registrato: 08-2010

| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 13:09: |
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Ciao a tutti, avrei bisogno di un aiuto riguardo un manicotto che la mia 924 non ha. Per essere precisi si tratta di questo
Sul manuale d'officina che ho (in inglese) non ne trovo traccia come ricambio. Osservando alcune foto di altri modelli ho notato che si infila sotto il motore finendo praticamente contro i collettori di scarico. Qualcuno può dirmi come trovarlo ed eventualmente come fissarlo? La sua assenza causa problemi di surriscaldamento? Questa è la stampa, bellezza.
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fabio ciciriello (by_me71)
Utente registrato Username: by_me71
Messaggio numero: 187 Registrato: 09-2003
| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 16:28: |
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Ciao Andrea, si tratta del tubo che porta l' aria per il raffreddamento dell' alternatore. Momentaneamente puoi procurarti un tubo di quelli "corrugati" che si utilizzano per gl'air box,che puo' assolvere tranquillamente al compito,evitando di surriscaldare l' alternatore,soprattutto in questo periodo dell' anno,con le ovvie conseguenze del caso. Lo trovi da qualsiasi ricambista,a cui dovrai solo dare il diametro dell'imbocco della presa aria. Sull'estremo opposto,il diametro e' uguale. Buon lavoro. Distinguo sempre la buona macchina dalla bella macchina. |
   
Andrea Monticone (casper72)
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Messaggio numero: 6 Registrato: 08-2010

| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 16:39: |
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Grazie Fabio. L'unico guaio è che non riesco a individuare l'aggancio dall'altro lato, per quanto mi sforzi di "entrare" nel vano motore... Questa è la stampa, bellezza.
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Massimo (porsche_924_77)
Utente registrato Username: porsche_924_77
Messaggio numero: 188 Registrato: 02-2009

| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 16:40: |
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ciao, il manicotto serve per raffreddare l'alternatore, basta che cerchi in un qualsiasi negozio di autoricambi(o in un magazzino di termodinamica) un tubo in materiale resistente al calore(come montano tutte le auto). Il mio sembra di carta esternamente, internamente è ricoperto con un materiale che sembra alluminio(tipo quello che si usa in cucina). ...dagli specchietti mi accorsi che nemmeno la mia ombra riusciva a starmi dietro...porschepower!!
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Andrea Monticone (casper72)
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Messaggio numero: 7 Registrato: 08-2010

| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 16:48: |
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Grazie anche a Massimo. Ora mi armo di centimetro, mi segno il diametro e procedo. Sperando di riuscire a trovare l'aggancio all'alternatore senza lasciarci una falange A questo punto mi viene da pensare che il surriscaldamento potrebbe aver influito su qualche contatto che ultimamente mi ha causato qualche strano inconveniente, tipo i tergicristalli che si attivano da soli...  Questa è la stampa, bellezza.
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Diego (dieguito)
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Messaggio numero: 325 Registrato: 06-2005

| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 17:03: |
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x i tergi puo essere un contatto sul devioluci, anche a me mi sta ricapitando.. me l'aveva gia fatto tempo fa e ho risolto smontando volante, pulendo e sistemando i contatti.. praticamente quando l'auto aveva qualche vibrazione strana si attivavano i tergi
 Si el placer es un pecado, bienvenidos al infierno.
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Massimo (porsche_924_77)
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Messaggio numero: 190 Registrato: 02-2009

| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 17:11: |
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quel tastino rosso mi sa tanto di NOS ...l'operazione è facile e veloce....per i contatti io mi sono smontato tutta la centralina ed i relais e controllati uno ad uno! ...dagli specchietti mi accorsi che nemmeno la mia ombra riusciva a starmi dietro...porschepower!!
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Abramo (abramo)
Utente registrato Username: abramo
Messaggio numero: 112 Registrato: 08-2007

| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 20:26: |
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Per Massimo: "Il mio sembra di carta esternamente, internamente è ricoperto con un materiale che sembra alluminio(tipo quello che si usa in cucina)". Occhio che dalla descrizione sembrerebbe di amianto Massimo. Non ne sono sicuro perché lo dovrei vedere ma quella "carta" coincide con molti manicotti che furono realizzati con la pericolosa fibra e, la parte "interna in alluminio", con il legante per fissarla. Il problema è che con gli anni il legante perde di efficacia e può causare il rilascio di fibre. Non credo che il tuo manicotto sia originale (fortunatamente di amianto nelle nostre 924 ce n'è veramente pochissimo) mi da l'idea di una sostituzione con un tubo adattato da qualche precedente proprietario... anche se, essendo la tua 924 una MY77 non escludo che possa essere originale. Personalmente, originale o no, ne procurerei uno nuovo senza il dubbio del pericoloso materiale. Spero di esserti stato utile.
ciao Abramo "non ti fidar di me se il cuor ti manca"
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tony (tony24)
Porschista attivo Username: tony24
Messaggio numero: 1062 Registrato: 08-2002

| Inviato il martedì 10 agosto 2010 - 21:28: |
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quello è l'imbocco del tubo basta prendere un tubo cartone alluminio diametro interno 50 mm si tiene da solo sull'alternatore ma devi procurarti la parte di plastica che va agganciata al montante anteriore sono circa 50 cm di tubo costo un paio di euro |
   
Massimo (porsche_924_77)
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Messaggio numero: 192 Registrato: 02-2009

| Inviato il mercoledì 11 agosto 2010 - 09:42: |
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Grazie Abramo, il mio panico è sempre quello ad operare con auto anziane, mi piacerebbe tanto sapere come riconoscerlo per evitarlo, alla mia 924 mi sono strusciato più di un gatto quando marca il territorio e penso di aver risciato parecchio....anche adesso che ho sostituito le pastiglie con alcune scorte di magazzino ho avuto la pelle d'oca.... ...dagli specchietti mi accorsi che nemmeno la mia ombra riusciva a starmi dietro...porschepower!!
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Andrea Monticone (casper72)
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Messaggio numero: 8 Registrato: 08-2010

| Inviato il mercoledì 11 agosto 2010 - 12:01: |
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Quindi se ho capito bene l'imbocco è al di sotto dell'alternatore. Stamattina ho ispezionato il tutto ma non sono riuscito a vederlo (è anche vero che in garage non ho molto spazio per muovermi): non è che devo per forza sollevare l'auto? Questa è la stampa, bellezza.
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tony (tony24)
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Messaggio numero: 1063 Registrato: 08-2002

| Inviato il mercoledì 11 agosto 2010 - 12:59: |
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no è sopra evidentemente al tuo manca la protezione se vedi la foto esso nella posizione è facilmente individuabile facile innestare un tubo |
   
Andrea Monticone (casper72)
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Messaggio numero: 9 Registrato: 08-2010

| Inviato il mercoledì 11 agosto 2010 - 13:23: |
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Giuro che non mi oriento... Questa è la stampa, bellezza.
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fabio ciciriello (by_me71)
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Messaggio numero: 188 Registrato: 09-2003
| Inviato il mercoledì 11 agosto 2010 - 14:23: |
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Complimenti a chi ha messo mano a questa vettura,alleggerendola di un particolare importante che ha una funzione ben specifica,di cui il presunto "svitabulloni" non ne e' a conoscenza. Questa e' l' ennesima prova del fatto che in molti si improvvisano...tanto i danni saranno a carico degl' altri... Andrea,il particolare che manca si chiama 046903187,secondo il PET,non viene piu' fornito,un tentativo pero' vale la pena di farlo,l' alternatore della 924 e' in un punto "critico" e non puo' permettersi di non essere "rinfrescato". Fatto questo,bisognera' poi mettere ordine ai fili che arrivano all' alternatore,in quanto dalla foto gia' si vede che lo "svitabulloni" si e' preso anche la licenza di "corrugare" il +30 dell' alternatore e chissa' cos' altro ha combinato con gl' altri fili... Distinguo sempre la buona macchina dalla bella macchina. |
   
Andrea Monticone (casper72)
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Messaggio numero: 10 Registrato: 08-2010

| Inviato il mercoledì 11 agosto 2010 - 15:16: |
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Quel codice è proprio quello che mi serviva, grazie, sul manuale d'officina non lo trovavo Ho però notato che lo svitabulloni in questione non è l'unico, considerando che ho visto altre foto di vetture prive di questo particolare  Questa è la stampa, bellezza.
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Abramo (abramo)
Utente registrato Username: abramo
Messaggio numero: 113 Registrato: 08-2007

| Inviato il giovedì 12 agosto 2010 - 12:38: |
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Per Massimo: Ciao Massimo, fai bene ad essere sensibile a queste tematiche anche perché, conoscendo il problema (e alcuni accorgimenti), si possono evitare brutti rischi. Chi minimizza, o addirittura canzona, dicendo frasi del tipo "rischiava solo chi lo lavorava" non conosce l'argomento (nella migliore delle ipotesi) oppure è un incosciente (nella peggiore). La tua domanda, di cui ti ringrazio, mi da l'occasione di parlare di un tema che meriterebbe anche un post specifico… chiedo venia ai moderatori quindi se sono un po’ OT in questo topic e se riterranno di spostare quanto segue non posso che approvare. Penso che l’argomento possa interessare a molti ma sono certo che dovrebbe interessare a tutti. Naturalmente il tema è estremamente importante e complesso e dare dei consigli significherebbe assumersi delle responsabilità, ma questa non è la giusta sede. Quindi nessun consiglio (e di conseguenza nessuna responsabilità) ma esterno soltanto quello che conosco lasciando a chi legge il compito di studiarsi l'argomento (si trova parecchio in Internet), verificare, decidere ed eventualmente agire. Premesso questo, sappiamo che cos'è l'amianto. La sua fibra è sottilissima 1300 volte più di un capello... un numero che dice poco ma per rendere l'idea basti pensare che una sua fibra "per cadere" dall'altezza di un metro (naturalmente in ambiente totalmente privo di vento) impiega 24 ore! Sulle 924 io ne ho trovato di pericoloso solo in un "cartone" posto tra collettori di scarico e carrozzeria (passaruota interno ruota anteriore destra) e, naturalmente (ma questi sono meno pericolosi), in pastiglie freno, ganasce dei tamburi, dischi frizione e qualche guarnizione in punti "caldi" del motore (attenzione che non ho scritto che non può essercene dell'altro). Come riconoscerlo? 1) Sapere dove veniva maggiormente impiegato: ci aiuta sicuramente a sospettarne la presenza in certi punti. Come sappiamo ha altissime proprietà ignifughe, fonoassorbenti e meccaniche quindi... 2) Analisi visiva: diciamo che un'analisi visiva (quando lo conosci) ti dà una buona percentuale nell'individuarlo. Ce ne sono di vario tipo (Crisotilo, Actinolite, Amosite, Crocidolite, ecc.) ma soprattutto ce ne sono di varie lavorazioni... sì, insomma, un gran casino. Diciamo che lo possiamo trovare, nella maggioranza dei casi, nella tipologia di Crisotilo in quanto costituiva il 95% della produzione mondiale… la sua colorazione è difficilmente confondibile una volta imparata. E’ generalmente bianco-avorio con una leggera tendenza al grigio-cenere. 3) Analisi con un microscopio: si tratta certamente del metodo migliore… possedendo anche un modesto microscopio, e conoscendo la forma delle fibre, basta osservare un minimo di preparato su di un vetrino ed il verdetto sarà certo. Naturalmente il campione di materiale dovrà essere prelevato e maneggiato con attenzione. Iniziare con l’indossare una mascherina antipolveri con protezione FFP3 (minimo) durante tutta l’operazione. Meglio non avere indumenti che possano trattenere la polvere (tipo un maglione) ma indossare per esempio un antipioggia, così per i capelli… i guanti invece sono a mio avviso inutili se non si tocca il materiale, basta ricordarsi di sciacquare le mani. Attenzione che le comuni mascherine sono FFP1 e non servono a nulla, è come non averle! Indossata una FFP3 quindi, bagna con un po’ d’olio la parte che andrai a staccare ed il suo immediato intorno per “immobilizzare” le fibre, quindi stacca un frammento minuscolo con una pinzetta… poni il campione sul vetrino bagnato anch’esso da una goccia d’olio (il più trasparente possibile… buono anche quello di semi vari!), ed osserva la forma e la struttura del materiale… qui puoi notare un ingrandimento: http://www.trigoso.it/Minerali/FILLOSILICATI/AMIANTO.htm Le mascherine FFP3 le trovi nei buoni negozi di antinfortunistica oppure in Internet. 4) metodo empirico: io uso anche questo metodo se “vado di fretta”… naturalmente utilizzare protezioni individuali come sopra (lì non bisogna mai andare di fretta)… dunque, individuato il materiale, se si trova in un punto accessibile e non pericoloso o già staccato dall’auto, provare con un accendino se inizia a bruciare… se il frammento brucia e diventa cenere allora non dovrebbe trattarsi di amianto. Il metodo però è un po’ vichingo! Può non bruciare, infatti, anche altro materiale (fibra di vetro, lana di roccia, ecc.) quindi è possibile avere dei falsi allarmi o, al contrario, bruciare ma contenere una piccola parte di amianto (come per esempio se l’amianto è intessuto con canapa o simili) e, quindi, mascherarsi da “non amianto”. Una volta individuata la presenza di amianto fare le giuste considerazioni se rimuoverlo o no! Se integro ed in un punto non soggetto a “ventilazione” con l'abitacolo la maggioranza delle volte vale la pena di non toccarlo. Se si è costretti invece ad un restauro o ad una riparazione, allora usare tutti gli accorgimenti del caso che sono: mascherina come sopra, indumenti idonei lavabili a doccia, cuffia per capelli, guanti in lattice, bagnare tutto il materiale con acqua e vinavil al 50% prima di toccarlo, non in garage, incelofanare in modo ermetico quanto rimosso e consegnarlo alle opportune discariche. Prima di cambiare le pastiglie freno lavare abbondantemente con acqua tutta la parte pinza-pastiglie, disco, ammortizzatore, passaruota e meglio cambiarle quando tutto è ancora bagnato. Questo è quanto. Noi appassionati d’auto nate quando questo materiale era ancora diffuso dobbiamo farne i conti e con questo schifo di amianto il cui detto “meglio prevenire… “ sembra ad esso coniato e quantomai vero! Abramo "non ti fidar di me se il cuor ti manca"
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Andrea Monticone (casper72)
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Messaggio numero: 11 Registrato: 08-2010

| Inviato il giovedì 12 agosto 2010 - 13:06: |
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Per Abramo: grazie di questa delucidazione. Io per lavoro ho molto a che fare con le tematiche dell'amianto e garantisco che non è un argomento da sottovalutare. Per quanto riguarda invece l'argomento principale, ho trovato infine il pezzo che mancava, nonostante il tentativo di un demolitore che per darmelo voleva vendermi un motore intero Mi è costato molto meno prendermi un alternatore di riserva... Adesso cercherò di montare la protezione. Vi chiedo solo un'ultima cortesia (scusate se approfitto della vostra competenza e della vostra gentilezza): devo collegare un cavo di massa alla calottina? E nel caso, mi aggancio alla scocca? Questa è la stampa, bellezza.
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fabio ciciriello (by_me71)
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Messaggio numero: 191 Registrato: 09-2003
| Inviato il giovedì 12 agosto 2010 - 14:30: |
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Prima di dare una mano ad Andrea,vorrei spendere due parole sull' intervento di Abramo,che trovo molto ben articolato e interessante sia dal punto di vista tecnico che da quello preventivo. Ottimi e corretti tutti i consigli per rimuoverlo o per lasciarlo dove si trova. Bravo Abramo,finalmente leggo qualcosa di interessante che arricchisce in qualche modo la conoscenza di tutti.(spero di non aver offeso nessuno). Andrea: Per montare il carterino sull' alternatore,dovrai procedere allo stacco alternatore dalla vettura,dopodiche' dovrai verificare che i fili che arrivano all' alternatore siano tutti isolati correttamente e soprattutto integri in tutta la loro lunghezza,fino alla connessione di plastica che trovi nella parte sinistra alta del vano motore,tra la lamiera parafiamma ed il duomo dell' ammortizzatore. Vedrai che il carterino ha un invito nella parte bassa,da cui dovranno passare i fili che andranno collegati all' alternatore. In quel punto i fili dovranno essere contenuti da un gommino che impedira' il contatto degli stessi con la lamiera del carterino. Ftto questo,dovari fissare i fili all' alternatore e successivamente chiudere il carter dietro l' alternatore. Rimonta l'alternatore sul motore,fissandolo sul corsoio di regolazione della cinghia nella parte bassa. In origine,sull' alternatore,e' montata una stretta treccia di massa tra il dado che chiude l' alternatore sulla parte alta e una delle due viti che fissa la staffa di sostegno dell' alternatore al blocco motore. Questa massa deve assolutamente esserci,puo' anche essere un filo elettrico normalissimo,se non hai a disposizione il ricambio,e' importante pero' che abbia una sezione di almeno 6mm e che faccia una buona massa una volta collegato. A questo punto puoi collegare la batteria e mettere in moto per alcuni secondi,in modo che la cinghia dell' alternatore si assesti. Ripristina la sua tensione e riposiziona il tubo di presa aria al suo posto,con due fascette. Buon lavoro. Distinguo sempre la buona macchina dalla bella macchina. |
   
Massimo (porsche_924_77)
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Messaggio numero: 202 Registrato: 02-2009

| Inviato il giovedì 12 agosto 2010 - 17:01: |
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Grazie Abramo, molto preciso e corretto. Bisognerebbe fare davvero un post...la mia paura è proprio per la polverina sottile delle pastiglie, sciacquosempre con abbondante acqua prima che si formino eccessivi depositi, comunque il rischio c'è ed è tanto, purtroppo in passato penso di essere venuto a contatto con fibre(i cassono di una volta per l'acqua)e se ci penso mi vengono i brividi! ...dagli specchietti mi accorsi che nemmeno la mia ombra riusciva a starmi dietro...porschepower!!
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Abramo (abramo)
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Messaggio numero: 114 Registrato: 08-2007

| Inviato il giovedì 12 agosto 2010 - 21:03: |
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Mi fa piacere che quanto da me postato sia apprezzato. Bravo ad Andrea, che sbirciando il profilo scopro essere un giornalista... chi lavora con la "penna" può molto ed il fatto che tu sia sensibile anche a queste tematiche ti fa onore. Sono contento che Fabio, utente i cui interventi sono stati da me apprezzati per competenza in più occasioni, abbia avvallato quanto ho postato; e grazie a Massimo per il buon giudizio espresso. Mi sento inoltre di rassicurare Massimo... considera che le pastiglie dei freni contenevano una percentuale bassa di amianto e che quest'ultimo è ben coeso con l'impasto d'attrito. In una parola non è detto che la polvere dei freni contenga fibre libere ma è più probabile che quest'ultime siano sempre attaccate ad un po' di resina che le rende "pesanti" e difficilmente inalabili. Che io sappia non ci sono studi precisi a tal proposito tuttavia non sembra che vi sia un particolare rischio occupazionale per i gommisti (anche quelli di vecchia data) e questo porta ad avvallare la mia teoria. Pensa inoltre a tutte le auto che frenano... a chi vive in prossimità di un grande incrocio, al termine di una strada in forte discesa, ai casellanti autostradali, ecc, dovrebbero avere tutti dei problemi specifici di salute ma, fortunatamente per loro, non è così! Prestare attenzione è d'obbligo, ma sicuramente il rischio per un occasionale intervento meccanico è basso (alla pari di molte altre cose). Cisterne in fibrocemento con cui sei venuto a contatto?! Anche qui mi sento di rassicurarti. Le tubazioni e le cisterne erano composte da un ottimo legante cementizio, molto compatto. In sede di lavorazione amianto e cemento erano particolarmente pressati in appositi stampi. Il calcare inoltre presente nell'acqua ha fatto, nel tempo, sicuramente un ulteriore scudo nella loro parte interna. Meglio non giocarci naturalmente ma l'amianto in esse presente è imprigionato dal cemento. E poi, ricorda sempre la tua firma: ...dagli specchietti mi accorsi che nemmeno la mia ombra riusciva a starmi dietro... figurati una fibra che impiega 24 ore per fare un metro! Se hai dubbi, e se vuoi, scrivimi: gnomonicachiocciolalibero.it ciao! Abramo "non ti fidar di me se il cuor ti manca"
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Marco F. (mich_77)
Porschista attivo Username: mich_77
Messaggio numero: 1135 Registrato: 09-2006

| Inviato il venerdì 13 agosto 2010 - 01:41: |
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citazione da altro messaggio:Per montare il carterino sull' alternatore,dovrai procedere allo stacco alternatore dalla vettura,dopodiche' dovrai verificare che i fili che arrivano all' alternatore siano tutti isolati correttamente e soprattutto integri in tutta la loro lunghezza,fino alla connessione di plastica che trovi nella parte sinistra alta del vano motore,tra la lamiera parafiamma ed il duomo dell' ammortizzatore. Vedrai che il carterino ha un invito nella parte bassa,da cui dovranno passare i fili che andranno collegati all' alternatore. In quel punto i fili dovranno essere contenuti da un gommino che impedira' il contatto degli stessi con la lamiera del carterino. Ftto questo,dovari fissare i fili all' alternatore e successivamente chiudere il carter dietro l' alternatore. Rimonta l'alternatore sul motore,fissandolo sul corsoio di regolazione della cinghia nella parte bassa. In origine,sull' alternatore,e' montata una stretta treccia di massa tra il dado che chiude l' alternatore sulla parte alta e una delle due viti che fissa la staffa di sostegno dell' alternatore al blocco motore. Questa massa deve assolutamente esserci,puo' anche essere un filo elettrico normalissimo,se non hai a disposizione il ricambio,e' importante pero' che abbia una sezione di almeno 6mm e che faccia una buona massa una volta collegato. A questo punto puoi collegare la batteria e mettere in moto per alcuni secondi,in modo che la cinghia dell' alternatore si assesti. Ripristina la sua tensione e riposiziona il tubo di presa aria al suo posto,con due fascette
ammazza Fabio che memoria! neanche l'avessi fatto poco tempo fà su una 924 azzurra!  |
   
Andrea Monticone (casper72)
Nuovo utente (in prova) Username: casper72
Messaggio numero: 15 Registrato: 08-2010

| Inviato il venerdì 13 agosto 2010 - 12:26: |
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Grazie Abramo. Mi sembra più semplice della mia idea di fare le contorsioni per installarlo senza togliere l'alternatore  Questa è la stampa, bellezza.
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Massimo (porsche_924_77)
Utente registrato Username: porsche_924_77
Messaggio numero: 204 Registrato: 02-2009

| Inviato il venerdì 13 agosto 2010 - 16:19: |
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Grazie Abramo per le rassicurazioni!! ...dagli specchietti mi accorsi che nemmeno la mia ombra riusciva a starmi dietro...porschepower!!
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Arturo Nacci (naccia)
Utente registrato Username: naccia
Messaggio numero: 218 Registrato: 10-2009

| Inviato il giovedì 02 settembre 2010 - 14:01: |
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X Abramo: Sei veramente preparato... Grazie per le informazioni e i consigli. Dovrebbero essere più frequenti questo tipo di interventi |