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Maurizio C. (macre)
| Inviato il domenica 05 maggio 2002 - 13:56: |      |
Dovendomi recare da Roma a Viterbo sabato, ho accarezzato la possibilità di seguire il percorso della celebre rievocazione, anche solleticato dagli intendimenti degli amici di questo Forum che si radunavano sulla Futa. Sul Raccordo Anulare ho incontrato una barchetta rossa (penso Ferrari) sotto una pioggia mai vista, l'equipaggio era composto anche da una imperturbabile Signora che serrava tra le mani un rigoglioso mazzetto di fiori gialli. Vabbè che era una barchetta, ma con quell'acqua sarebbe stato meglio un canotto). L'auto era preceduta a grande distanza e pertanto inutilmente da una vettura moderna con frecce azionate. Ho pensato ad una dimenticanza di chi era al volante. Sono giunto a Capranica dove una fila chilometrica era stata causata da un incidente molto grave, che aveva richiesto perfino l'atterraggio di un elicottero. Con l'aiuto di persone del luogo, altri malcapita- ti ed io siamo stati dirottati verso Ronciglione, con qualche dubbio da parte dei ns. informatori, proprio per lo svolgimento della M. M.. Era comunque evidente che non un vigile urbano, non un poliziotto, non un carabiniere fossero stati incaricati di fare qualcosa per le decine di auto ferme. Ho imboccato la strada che costeggia il lago di Vico, dove dalle indicazioni, vedevo che c'era un punto di controllo. Tra parentesi le indicazioni avevano la freccia verso delle stradine sul bordo del lago, che io avrei preso alla lettera, pensando che il controllo fosse decentrato dalla strada. In quel momento sono stato avvolto da una nebbia accecante, diciamo visibilità 15/20 metri?, che imponeva velocità ridottissima. Ad un certo punto ho scorto un qualcosa di indistinto, poi rivelatosi un'auto con il cofano aperto e uno con una pettorina colorata che mi ha fatto cenno di sorpassare l'auto ferma. Ho capito che era un posto di controllo da un filo che era posto sulla carreggiata, ma non c'era altra segnalazione che quella data dai cartelli con la freccia rossa, che non mi pare facciano ancora parte della segnaletica del C. S.. IL tutto si svolgeva in una delle due strette carreggiate da cui era formata la strada e senza uno straccio di luce, visto che l'auto ferma non ne aveva e la pettorina dell'incaricato era l'unico riferimento visivo di un certo rilievo in quella marea di bianco. La stessa cosa si è ripetuta ad un secondo controllo dove dietro al filo sostava un'auto col cofano chiuso, senza luci di posizione, forse perche' con una giornata così si sa che l'impianto elettrico è quello più sollecitato. Dirottato sull'altra carreggiata per il sorpasso, ho avuto la "certezza" che la strada fosse chiusa nel senso contrario di marcia, visti i disinvolti sorpassi fatti, senza visibilità e senza indicazioni luminose verso chi avrebbe potuto incrociarmi. Dopo essere stato sorpassato da un'auto moderna ancora molto disinvoltamente, ma la strada era chiusa al senso contrario, ho notato che la stessa aveva le frecce azionate e la cosa cominciava ad indispettirmi. Oltretutto intravedevo due auto partecipanti SENZA LUCI e memore di quanto accaduto prima, con la paura di trovarmele ferme a controllare il cronometro ho rallentato ancora di più. Ho intravvisto una freccia a destra di una di esse, l'altra che l'ha superata ed entrambe superate dalla vettura moderna, che non ha avuto bisogno di segnalare il sorpasso, in quanto con lungimiranza aveva le frecce gia' azionate. Non ci crederete ma le vecchiette non le ho più riviste, tutto sommato meglio così perchè temevo un incontro troppo ravvicinato. Ma finisco col dirvi che alla fine della strada ho scoperto che essa non era affatto chiusa al senso contrario e allora pensate se qualcuno fosse passato durante i miei e altrui disinvolti sorpassi o avessi travolto con la mia folle velocità (20/30 km/h) qualche addetto ai controlli, che per passione prestava la sua opera gratuitamente e che era stato travolto da un incosciente che non aveva capito che le luci in caso di nebbia fittissima non erano necessarie. Però ho fatto delle considerazioni, che voglio sottoporVi ed è questo il motivo di tale mio scritto che so troppo lungo, ma forse necessario per illustare le stesse. 1) Che senso ha una formula come quella della M.M. con imposizione di controlli orari, che per essere rispettati provocano l'attesa per lunghi minuti. Le tabelle di marcia non sono sviluppate tenendo conto dei limiti di velocità e come mai le auto sostano prima dei controlli? NOn sarà perchè sono andate troppo forte prima, non rispettando i limiti? (si). Se vuole essere una rievocazione si faccia senza insulsi controlli orari. 2) perchè tali controlli non avvengono fuori della carreggiata? Non dimentichiamo che il tutto avviene su strade APERTE AL TRAFFICO. 3) perchè le macchine di servizio non hanno distintivi più riconoscibili dei semplici adesivi sul cofano che nessun automobilista percepisce e non viene loro negato di azionare le frecce. 4) si fà tanta attenzione all'originalità delle auto partecipanti, ma secondo me andrebbero eliminate quelle che alla fine non hanno i dispositivi in regola e quelle che in "corsa" non li usano. 5) perchè polizia , carabinieri e VV.UU. di cui ieri ho visto diverse pattuglie dove non servivano e in misura soverchiante rispetto al normale, non fanno rispettare quel C. S. che dovrebbe tutelare tutti in strade APERTE AL TRAFFICO?. Scusate ancora la lunghezza del msg ma vorrei sapere che ne pensate Voi. Mi piacerebbe raccontarVi un episodio della partecipazione alla M.M. del ministro Prandini, ma poi dicono che ce l'ho con la M.M. e con il potere costituito. Un lampeggio lungo MILLE MIGLIA Maurizio Cremona di Roma |
   
Maurizio C. (macre)
| Inviato il domenica 05 maggio 2002 - 13:57: |      |
Nota dolente: ho visto una 550 sul carro attrezzi e una ferma sul ciglio della strada col cofano aperto, con somma mestizia mia e sommo gaudio di mio figlio ferrarista, a cui ho fatto leggere i Vs. post sul sito, senza averlo convinto a diventare dei nostri. Prometto che non scrivero' piu'
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Francesco P. (francesco)
| Inviato il domenica 05 maggio 2002 - 17:53: |      |
Per Maurizio C.: concordo in quello che dici, Sotto molti aspetti le gare storiche di regolarità sono pericolose per i commissari di gara, per i piloti e per gli altri automobilisti. Figurati che la Mille Miglia è ritenuta la gara con l'organizzazione migliore. Ho fatto il commissario di gara per 6 anni ed ho smesso proprio dopo essermi reso conto dei rischi e delle responsabilità che incorrevo. E' un miracolo che non succedano incidenti in queste manifestazioni. Ciao, Francesco. |
   
Maurizio C. (macre)
| Inviato il martedì 07 maggio 2002 - 14:48: |      |
Caro Francesco, ti ringrazio per la pazienza che hai avuto nel leggere quanto da me scritto e mi consolo che le mie impressioni sono state da Te condivise. Pensavo che l'argomento potesse suscitare maggiore interesse, evidentemente tra colori, gioielli e squadre (tralasciata Moggiamente la squadra che in questi ultimi 2 anni ha totalizzato più punti e permanenze in vetta) gli altri Pmaniaci non hanno ritenuto di intervenire. Ciao, Maurizio |
   
Gianalberto (giana993)
| Inviato il martedì 07 maggio 2002 - 17:50: |      |
Mah, ragazzi, non esageriamo... E' vero che ci sono molte manifestazioni automobilistiche (non solo gare di regolarita', anche raduni o - peggio - i rally) organizzate in modo irresponsabile, ma molte altre sono gestite con serieta' anche dal punto di vista della sicurezza. Purtroppo in manifestazioni "geografiche", cioe' non limitate ad un circuito che puo' essere tenuto costantemente sott'occhio, hanno una responsabilita' rilevante i singoli commissari (e chi li sovrintende) e gli equipaggi. Per questo voglio sperare che quanto tu hai rilevato alla Mille Miglia sia stato un fatto isolato, dovuto alla stupidita' di quei commissari. Concordo pienamente sul fatto che i controlli (di qualunque tipo: di passaggio, orario ecc.) debbano essere piazzati in modo da non essere pericolosi e soprattutto concordo nella condanna di quei deficienti che con le quattro frecce accese hanno fatto sorpassi criminali. La segnaletica e' frequentemente carente per l'obbiettiva difficolta' di predisporne di migliore su un territorio cosi' vasto e anche perche' le amministrazioni locali spesso non collaborano come potrebbero, e spessissimo non sono sufficientemente attrezzate!. Per quanto riguarda i concorrenti, e' logico che chi prende penalita' se arriva in ritardo faccia di tutto per arrivare prima ed aspettare: metti caso che trova un passaggio a livello chiuso, o e' sfigato con i semafori poco prima dell'arrivo? In questo senso normalmente le forze dell'ordine non stanno a guardare ma cercano di favorire il passaggio dei concorrenti e segnalano eventuali pericoli. Non lo hanno fatto? Male! trovo comunque piu' ridicolo il fatto che a volte si mettano a multare i concorrenti per divieto di sosta in competizioni autorizzate. A quanto mi risulta gli incidenti in questo tipo di gare sono piuttosto rari...credi che sia solo fortuna? Un lampeggio |
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