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mario bellettato (mariob)
Utente registrato Username: mariob
Messaggio numero: 169 Registrato: 04-2015

| Inviato il venerdì 03 marzo 2017 - 09:46: |
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PROCEDURE PER LA MESSA A PUNTO DEI MOTORI 356/912 TYP 616 Procedere seguendo l’ordine – Le indicazioni si riferiscono a motori di serie non modificati e vengono offerte disinteressatamente al fine di facilitare l’attività di appassionati dotati di buone cognizioni di tecnica motoristica. Chi scrive declina ogni responsabilità per danni a cose o persone comunque connessi a queste note. Nell’eseguire queste operazioni utilizzare le opportune precauzioni per la sicurezza, rispettare l’ambiente ed indossare adeguate protezioni. Alcune operazioni vanno effettuate a motore acceso, fare attenzione alle parti in movimento ed in luogo chiuso munirsi di adeguato sistema di aspirazione dei gas di scarico. Sostituzione candele – Sostituite le candele a motore freddo, eviterete scottature! Assicuratevi di disporre degli utensili adatti: una buona chiave da candele a snodo, lunga abbastanza da raggiungere agevolmente l’esagono della candela e il più sottile possibile per entrare nel foro del lamierato, dotata di un sistema per trattenere la candela (in genere è un gommino o una clip metallica), inoltre vi serviranno uno spessimetro a lame, grasso al rame e uno spezzone di circa 15 cm di tubo in gomma con il diametro interno adatto a trattenere la parte ceramica della candela in modo che non cada ma possa essere rimosso agevolmente. Spegnete il telefono. Staccate il connettore, approfittate dell’occasione per verificare le condizioni dell’anello in gomma che sigilla il foro del lamierato, una buona tenuta è importante per assicurare il corretto raffreddamento di testate e cilindri. Inserite con cura la chiave ed assicuratevi che l’esagono penetri a fondo, allentate (antiorario!) finchè la canela si sblocca, in genere è sufficiente poco più di mezzo giro. Se chi ha installato le candele in precedenza ha fatto un buon lavoro a questo punto è sufficiente inserire il tubo in gomma sulla parte ceramica e allentare completamente la candela, in questo modo potrete verificare le condizioni della filettatura sulla testata ed evitare che la candela cada a tradimento nei recessi dei lamierati. I carburanti moderni rendono più difficile la “diagnosi cromatica” della combustione, in ogni caso se gli elettrodi si presentano molto scuri probabilmente la carburazione è ricca (ma potrebbe anche essere dovuta a percorsi brevi e/o ad utilizzo prevalente a bassi regimi), al contrario colorazioni chiare indicherebbero l’opposto (ma potrebbe essere dovuto a lunghe tirate in autostrada a regimi elevati), se infine gli elettrodi presentano patine oleose probabilmente avete un consumo d’olio elevato. In ogni caso se il motore funziona bene ed il consumo d’olio è inferiore a 1lt/3.000km accontentatevi e godetevi l’auto. In ogni caso è preferibile regolare il motore con una carburazione leggermente ricca, facilità l partenze a freddo e riduce i rischi di surriscaldamento, specie in quota. Gli ambientalisti chiudano un occhio, si tratta di un progetto degli anni ’50. Prendete la nuova candela, verificate le condizioni della filettatura e accertatevi che il gap tra gli elettrodi sia tra 0,6 e 0,7 mm, NON date per scontato che a nuovo tutto sia preciso, anche i marchi blasonati hanno realtà produttive in paesi con scarsa tradizione meccanica. Applicate sulla filettatura una piccola quantità di grasso al rame, inserite la parte ceramica nel prezioso tubo in gomma ed avvitate a mano. Fate attenzione soprattutto nella fase di imbocco della filettatura, la prolunga in gomma impedisce di procedere se l’inserimento non è preciso perché in quel caso slitta sulla ceramica, questo evita la possibilità di danneggiare la filettatura della testata (45% delle testate presenta segni di inserimenti disassati). Avvitate a mano sino alla fine e poi serratele con la chiave ruotandole di 90°, è PIU’ che sufficiente, si tratta di candele non dei dadi dei semiasse. Se ci sono residui carboniosi che ostacolano l’operazione a mano pulite con pazienza la filettatura avvitando e svitando ripetutamente a mano la candela dopo averla spruzzata con Svitol o simili, pulite la filettatura della candela con uno straccio. Ripetete l’operazione finché la candela non si avvita facilmente a mano, quindi pulite a fondo la filettatura e applicate un po’ di grasso al rame: questo vi permetterà di smontare sempre le candele senza difficoltà. Rimontate con cura il connettore e l’anello in gomma per la tenuta del flusso di raffreddamento. Accertatevi che il connettore sia inserito a fondo. Se presenta gioco eccessivo sostituitelo, con 6V serve una connessione perfetta per ottenere una buona combustione (cioè buone prestazioni e bassi consumi), anche i cavi vecchi vanno sostituiti, preferite quelli con una buona sezione in rame e comunque sacrificate l’originalità al buon funzionamento ed alle facili partenze a freddo. Sostituite una candela alla volta per evitare di scambiare i cavi. se le clip passacavi sul convogliatore sono state tolte (molto frequente) tappate i fori con un tappino in plastica o almeno con nastro isolante nero, sono due buchi che riducono la pressione dell’aria di raffreddamento. Le candele originali erano 225 o 240 (per guida sportiva) della scala Bosch (oggi corrispondono rispettivamente ai gradi 7 e 6), personalmente uso NGK B6 HP o B7 o , che trovo ottime o in alternativa Bosch grado termico 6 AC (distanza tra gli elettrodi 0,6 mm). Un’ultima finezza: si trovano in commercio candele con gli elettrodi più o meno sporgenti, a parità di grado termico l’elettrodo sporgente aumenta leggermente il rapporto di compressione e facilità la progressione del fronte di fiamma, quindi indirettamente “anticipa” leggermente l’accensione, se andate ai raduni e al centro commerciale preferite elettrodi meno sporgenti, se invece usate l’auto come dovrebbe essere usata… elettrodo sporgente.
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PL3 (peter)
Porschista attivo Username: peter
Messaggio numero: 1688 Registrato: 05-2003

| Inviato il venerdì 03 marzo 2017 - 11:04: |
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Sempre enciclopedico e appassionante da leggere! Continua così... Tutto quello che in un motore non c'è...sicuramente non si rompe!!!
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carlo l (carlospeed)
Utente esperto Username: carlospeed
Messaggio numero: 677 Registrato: 12-2012

| Inviato il venerdì 03 marzo 2017 - 22:34: |
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Grazie Mario , il capitolo candele mi interessa molto perché mi capita spesso dopo lungo inutilizzo di avere candele sporche e motore che non sale di giri , tossisce e non funziona correttamente , per contro non mi fido mai a pulirle personalmente per la difficolta a riavvitarle correttamente con pericoli di fare danni . Geniale il tubo in gomma come da tua perfetta spiegazione . Essendo ignorante sul tema non capisco perche un fermo macchina di anche solo un mese , sporchi le candele al punto di dover pulirle . Potresti spiegarmi da esperto i motivi ? Grazie |
   
mario bellettato (mariob)
Utente registrato Username: mariob
Messaggio numero: 171 Registrato: 04-2015

| Inviato il sabato 04 marzo 2017 - 15:16: |
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Carlo, di per se la sosta, anche prolungata non dovrebbe influire sulle condizioni delle candele. La descrizione del problema, con le riserve dettate dalla distanza, sembrerebbe piuttosto legata alla carburazione, forse il tuo motore gira "ricco" e le candele si imbrattano durante il funzionamento. A motore avviato la combustione comunque si verifica anche in condizioni di miscela grassa, potresti avere le vaschette con il livello alto o i getti non corretti (non fidarti dei numeri stampigliati, speso i getti vengono alesati da preparatori e/o carburatoristi, per sicurezza misurali). Potresti avere un impianto di accensione che eroga una scintilla "fiacca" o l'anticipo non regolato correttamente. L'uso a bassa velocità, nel traffico urbano è l'ideale per imbrattare le candele di qualsiasi auto pre-1970. Per non parlare del "riscaldamento" al minimo, operazioni inutile e dannosa praticata spesso da proprietari orgogliosi che si sfidano l'un l'altro a chi ha il minimo più basso e regolare. Come se le 356 fossero state progettate per emulare l'infame motore del Falcone Guzzi (so che sfido la morte con questa affermazione per molti blasfema). Se l'auto è in ordine un funzionamento meno regolare a freddo è normale, via via che il motore si scalda il fenomeno dovrebbe sparire e un po' di chilometri sopra i 3.000 giri/min dovrebbero ripulire candele e camere di scoppio. Avviate l'auto, partite subito tenete il motore tondo, sui 2.000 giri, quando la temperatura dell'olio sale iniziate progressivamente e spingere, ricordate che è un'auto sportiva. Qui torniamo sul tema dell'importanza di avere l'indicatore della temperatura olio in ordine. Senza alcun riferimento personale, è frustrante e fonte di insoddisfazione pretendere di utilizzare un'auto nel modo opposto a quello per cui è stata progettata. |
   
carlo l (carlospeed)
Utente esperto Username: carlospeed
Messaggio numero: 678 Registrato: 12-2012

| Inviato il sabato 04 marzo 2017 - 21:05: |
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Grazie Mario , si vero il motore gira "ricco " ed é vero anche che qualche volta accendo l auto e la tengo al minimo pensando che é meglio tenere il motore in movimento da ferma che spenta per mesi soprattutto d inverno . Sempre pensato di fare bene , invece mi dici che la cosa è errata . Non lo faro' più . Riguardo ai sintomi descritti mi è capitato di partire come dici tu , col motore che tossisce , e dopo qualche chilometro sistemarsi il tutto , questa volta pero' non sale oltre i 2500 giri scoppietta e gira male . Proverò a guardare le vaschette , per contro i carburatori sono praticamente nuovi e hanno funzionato bene almeno fino a poco tempo fa ... Mi fa sempre molto piacere leggere le tue risposte , aiutano a capire tante cose che nessun altro mi ha mai spiegato ed in questo caso evitare un comportamento che ti garantisco é molto usato da appassionati ( e ignoranti in meccanica come me ) . Purtroppo di meccanici con la tua preparazione e competenza non ne ho mai visti e nessuno mi ha mai spiegato il dafarsi , comtinua a darci consigli , sempre molto graditi Grazie |
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