Chi e' Rita ?

Rita Milesi, nata a Erve nel 1942.
Puericultrice all’Onmi parte nel 1974 per le missioni in un progetto del Celim, un organismo di volontariato cristiano internazionale e nel 1991 con il raggiungimento della pensione la sua diventa una scelta definitiva.
Rimane nel Malawi e fonda la Casa Alleluia, orfanotrofio per i bambini abbandonati o rimasti orfani.
Spesso questi bambini sono ammalati, anche gravemente e curarli è veramente difficile nonostante la lunga esperienza di Rita.

L’infaticabile Rita quest’anno ci chiede di collaborare alla costruzione di una casa-famiglia in Malawi.
Spesso gli orfani che tanto faticosamente riesce a salvare, crescendo non hanno la possibilità di rientrare in una famiglia che li sostenga nell’ulteriore percorso di vita.
Solitamente i ragazzi sono orfani di entrambi i genitori e i parenti riescono faticosamente a seguire la propria famiglia.
Rita, in accordo con il capo-villaggio, che contribuisce mettendo a disposizione il terreno, sta organizzando di costruire una casa-famiglia dove persone adeguate seguiranno i ragazzi.




Cos'è Casa Alleluia ?

Il Centro di Assistenza Alleluia (ACC) è una riconosciuta organizzazione a scopo caritatevole, che ha iniziato il suo operato nel 1974; è localizzato nel sud del Malawi, a 44 chilometri da Mangochi Bomo, nel distretto di Mangochi, lungo la strada Bakiki Muluzi.

Il Centro ha un orfanotrofio che accoglie 30 ospiti per volta.

E’ annessa al ACC una Clinica Nutrizionistica che assiste bambini e adulti malnutriti della comunità, dando loro una sovvenzione settimanale di cibo (latte, pacchi nutritivi, likuni phala), educa alla cura degli orfani, alla prevenzione delle malattie, con interventi tesi al benessere dei bambini e delle loro famiglie.

La Clinica fornisce assistenza anche a malati con altre patologie, compatibilmente con le sue disponibilità e capacità.

Durante i mesi da ottobre a marzo, ogni anno, vengono assistiti settimanalmente 60 bambini, negli altri mesi il Centro sostiene 30 bambini a settimana e molte famiglie, affinché abbiano cibo a sufficienza nelle loro case.

Il centro ACC è stato costruito e si sostiene esclusivamente con donazioni che provengono per la maggior parte dall’Italia.

Responsabile della struttura e referente locale è Rita Milesi.



Qual'è la situazione attuale ?

Il Centro di Assistenza Alleluia accoglie orfani provenienti da tutto il distretto.

Questi piccoli ospiti richiedono molto sostegno in termini di cibo, vestiti e attenzioni sanitarie.

Il Centro avrebbe bisogno inoltre di automezzi per trasportare i bambini nei vicini ospedali, nei centri specialistici e per effettuare
l’assistenza domiciliare.

E’ necessario il rifornimento quotidiano di elettricità, soprattutto per lavatrici e pompe per i pozzi; considerato che nella stagione delle
piogge i blackouts accadono frequentemente, è indispensabile un generatore elettrico.

Gli ospiti in Casa Alleluia al momento sono 30, da 0 a 3 anni.

Dall’inizio dell’attività, fino ad oggi, sono stati ospitati mediamente 40 bambini l’anno, per un totale di 659, che ora si trovano nei loro villaggi senza avere la possibilità di andare a scuola.

Dei 1500 bambini che mensilmente arrivano per aiuti in cibo, vestiario e medicine, solo il 15 % va a scuola.


Quali sono le necessita' più urgenti ?

Attualmente si sta facendo uso di una macchina presa in prestito dalla Diocesi, ma ci sarà bisogno al più presto di un mezzo che il Coordinatore del progetto userà per monitorare, supervisionare le attività e condurre i bambini malati negli ospedali.

E’ necessario un generatore di corrente elettrica (John Deerie Engine CD 4045 D con Marathon Electric Alternator 40 KVA).

Necessitano inoltre 10 biciclette per i fornitori e i membri della comunità per monitorare e supervisionare le attività.
I fornitori della comunità sono volontari che lavorano fianco a fianco con coloro che prestano le cure, al fine di facilitare il trasferimento dei bambini

Come è noto, la pandemia da HIV/AIDS contribuisce molto alla instabilità alimentare delle famiglie, con implicazioni negative sui bambini, che spesso muoiono per mancanza di cibo appropriato oltre che per assenza di cure mediche.
Sono perciò richiesti: cibo, vestiti, oggetti di vario genere, letti e materassi.
Dovranno essere acquistati:
  • 800 sacchi di mais da 50 kg,
  • 12 borse di latte da 20 kg,
  • 480 borse di likuni phala da 50 kg,
  • 2.400 balle di zucchero
  • 480 sacchi di fagioli da 50 kg.


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