Solo ai tecnici Porsche poteva balenare l'idea di sacrificare una Boxster S per mostrare ai propri clienti le raffinate soluzioni meccaniche nascoste sotto la accattivante carrozzeria disegnata nel 1995 dal californiano Taru Lithe e con l'equipe diretta da Hamr Lagaay.

Nella vista di 3/4 anteriore si può ben vedere la posizione del radiatore destro per il liquido di raffreddamento (a sinistra è montato il secondo).
Si intravede anche la ruota di scorta, montata in quella posizione per fare da scudo al serbatoio in caso di urto frontale.
Nella vista laterale si apprezza il grande sforzo fatto dai tecnici per concentrare i pesi nella posizione più centrale possibile.
L'estrema compattezza del motore ha permesso di realizzare sopra di esso il vano per la capote (quando viene abbassata) e lascia spazio anche per il bagagliaio posteriore.
Nella vista di 3/4 posteriore si evidenzia lo schema McPherson su entrambi gli assali (abbandonata la soluzione con barra di torsione tanto cara a Ferry Porsche) e, durante la marcia in curva, la particolare taratura 'elastocinematica' delle sospensioni modifica automaticamente la convergenza delle ruote.
Nelle versioni con assetto sportivo sono presenti molle più corte e più rigide, barre stabilizzatrici di maggiore diametro, taratura più rigida degli ammortizzatori, cerchi e pneumatici maggiorati (tutto di serie sulla S).
In questa foto della zona posteriore è ben visibile il bagagliaio: la capienza globale anteriore + posteriore è di 260 litri, la più ampia tra i roadster di questa categoria.
Si vede anche il meccanismo dello spoilerino a sollevamento automatico e la zona laterale del sistema di scarico con il catalizzatore destro.
In evidenza anche il sistema frenante, composto da pinze monoblocco a 4 pistoncini in lega, usate per la prima volta nella produzione di serie e derivate direttamente dalle gare.
Naturalmente di serie il sistema antibloccaggio ABS.
La zona anteriore mostra il bagagliaio con l'alloggiamento per la ruota di scorta, la posizione della batteria e delle centraline elettroniche.
Splendidi i cerchi con le pinze freno verniciate in rosso ed i dischi forati autoventilanti.
Passiamo quindi ad esaminare il motore, posizionato subito dietro i sedili e ingabbiato dal roll bar fisso:
si tratta di un sei cilindri boxer raffreddato ad acqua con 4 valvole per cilindro che è stato prodotto in 3 versioni:
2480 cc, potenza max 204cv a 6000 giri (fuori produzione)
2687 cc, potenza max 220cv a 6400 giri
3179 cc, potenza max 252cv a 6250 giri
Caratteristiche tecniche del motore Boxster S:
- motore boxer 6 cilindri contrapposti
- cilindrata 3.179 cc
- rapporto di compressione 11,0:1
- potenza max 252 cv (185Kw) a 6.250 giri/min.
- coppia max 305 Nm a 4.500 giri/min
- raffreddamento a liquido
- lubrificazione a carter secco integrato
- 4 alberi a camme in testa e 4 valvole per cilindro
- distribuzione a fasatura variabile (Variocam)
- gestione motore DME (versione ME 7.2) per accensione ed iniezione
- accensione elettronica a distribuzione statica
- iniezione multipoint sequenziale
- trasmissione alle ruote post. mediante semialberi con giunti omocinetici
- cambio meccanico a 6 rapporti (+rm) o automatico Tiptronic a 5 rapporti
Una delle differenze che caratterizzano il modello 3.200 S dal normale 2.700 è la presa d'aria centrale.
Altre differenze estetiche sono:
- pinze freni colorate in rosso
- nuovi cerchi in lega da 17 pollici
- doppi tubi di scarico
- scritta in titanio sul cofano posteriore
- strumentazione con fondino bianco

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