Autore testi e foto
Giuliano Tolentino
Grafica e Programmazione
Massimo Pezzali

BENVENUTI
nella sezione dedicata alla
Porsche 356

Si può contattare Giuliano sul
FORUM DI DISCUSSIONE della 356

PREMI QUI
per avere una lista completa
di tutti gli aggiornamenti a quest'area


Se è vero che il Maggiolino Volkswagen, progettato come tutti sanno dall’ing. Ferdinand Porsche, è stato l’automobile più longeva della storia, la longevità deve essere una caratteristica di casa Porsche: la 911, ancora attualissima, è nata nel lontano 1963, ma non era in fondo che una continuazione diretta, come impostazione tecnica, ma anche come linea, della vettura che l’aveva preceduta, la gloriosa 356, la quale , comunque, uscì di scena dopo ben diciotto anni di vita durante i quali non era cambiata molto nelle sue linee essenziali. E qui il cerchio si chiude perché la Porsche 356 era nata più o meno come una versione sportiva della Volkswagen!


Già prima della guerra, quando stavano lavorando per conto del governo alla progettazione della Volkswagen, Ferdinand Porsche ed i suoi collaboratori avevano pensato, fra i molti possibili sviluppi di quel progetto, anche una versione coupé sportiva, che avrebbe utilizzato la maggior parte degli organi meccanici della berlina, ma con un motore più potente, di un litro e mezzo. L’idea fu però rifiutata dai responsabili della produzione della Volkswagen e fu accantonata, anche se poi, in vista della corsa Berlino-Roma, che si doveva disputare nel settembre 1939, furono in effetti costruite tre vetture aereodinamiche speciali, denominate 60K10, che non erano poi lontane da quell’idea.

Nessuno, probabilmente, poteva prevedere allora che un’automobile che a quel progetto in fondo si rifaceva avrebbe segnato il debutto della Porsche come casa automobilistica.


E’ nella provvisoria sede di Gmünd, in Carinzia, dove parte dello staff Porsche si era trasferito da Stuttgart quando ormai le cose volgevano al peggio per la Germania, che la rifondata Porsche, ormai sotto la guida tecnica del figlio di Ferdinand, Ferry Porsche, individua nella produzione di una piccola, elegante, ma economica vettura sportiva, basata su organi meccanici di serie, una possibilità concreta di sopravvivenza, nel difficile dopoguerra tedesco. Nasce così tra i monti della Carinzia la prima 356, oggi denominata appunto "Gmünd" con la carrozzeria battuta totalmente a mano in alluminio. Di quella auto furono prodotti non più di 50 esemplari, pochissimi dei quali sono oggi sopravissuti alle competizioni nelle quali furono principalmente impiegati ed oggi, divenuti di estrema rarità, sono conservati in musei o collezioni private.


Dal 1950, a Stuttgart nello stesso sito dove ancora oggi le Porsche vengono prodotte, inizia quella che si può definire una produzione vera e propria, anche se in piccola serie. Non è cambiata molto la 356 nei suoi diciotto anni di esistenza. Per i più, almeno fino all’avvento dei modelli successivi, è sempre stata "la" Porsche: sempre uguale a sé stessa. Ciò però in apparenza, perché in realtà la 356, nonostante le origini modeste come derivazione di una vettura di grande serie, è stata una sportiva di razza sempre prodotta, anche negli ultimi anni della sua esistenza, con metodi artigianali. Di conseguenza ha goduto di continui aggiornamenti, tecnici ed estetici, a mano a mano che nuove soluzioni venivano sviluppate, nuove tecnologie si rendevano disponibili o semplicemente i gusti del pubblico cambiavano; aggiornamenti anche a volte importanti, che non corrispondono necessariamente ai cambi di denominazione ufficiali (356, 356 A e poi B e C) si sono susseguiti praticamente anno dopo anno ed alla fine della sua carriera la 356 non aveva più nemmeno un pezzo in comune con la prima versione: simile, anche in questo, alla sua illustre progenitrice, il Maggiolino.


Nota di carattere generale:

Da sempre in casa Porsche, ma particolarmente a partire dall’anno 1955, la presentazione dei modelli nuovi ha coinciso con la riapertura della fabbrica dopo le ferie estive. Questi modelli vennero (e tuttora vengono) designati con il millesimo dell’anno successivo. Pertanto ad esempio il Modellyahr (MY) ‘63 si riferisce alle vettura costruite dal settembre 1962 ad agosto 1963. Tale spostamento di 4 mesi tra il MY e l’anno solare crea spesso confusione ed incomprensioni in merito ai dati di produzione ed alla denominazione dei vari modelli.
Nella presente trattazione TUTTI GLI ANNI INDICATI SONO DA INTENDERSI COME MY!